Grazie al Decreto Clini, Roma minaccia di ... - Latina per Strada

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L’invasione
dei rifiuti romani
Il decreto Clini ha dato il via libera al trasferimento dell’immondizia di Roma
nelle province del Lazio. In terra pontina tutti hanno dichiarato guerra
Rifiuti anno zero con una
piccola variazione sul
tema. Ad aumentare
quelle che sono le servitù
pontine è infatti chi, come
l’attuale ministro all’ambiente, a
Latina era stato accolto come
un re. Corrado Clini che poco
più di un mese fa è stato
ricevuto nel cuore del
Nubi minacciose
sul sito di Montello
capoluogo per avere la
cittadinanza onoraria dal
sindaco di Latina, Giovanni Di
Giorgi, è il firmatario del
decreto che autorizza il
trasferimento dei rifiuti
provenienti dalla Capitale nelle
province del Lazio. Tra queste
ovviamente Latina che ha ben
due discariche, già alle soglie
dell’emergenza e già oggetto di
ampliamenti da parte delle
amministrazioni regionali che
hanno ben pensato di
ingrandire lo spazio per
accumulare spazzatura,
piuttosto che cercare di
risolvere alla radice la
questione gestione del ciclo.
Oggi in terra pontina tutti
dichiarano guerra al ministro.
Lo stesso che è stato
legittimato, dopo strette di
mano e foto ricordo, ad
esercitare il proprio potere dalle
istituzioni locali fatta eccezione
per la Provincia guidata da
Cusani. Come al solito la storia
si ripete e come una ruota
riporta ciclicamente in primo
piano i grandi buchi neri del
territorio. Il tutto a fronte di
programmi, quelli elettorali del
centrodestra, che sono stati più
volte premiati dai cittadini che
avevano espresso la propria
opinione positiva sulla
possibilità di riportare la
chiusura del ciclo integrato dei
rifiuti sui territori di