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Leggende popolari.pdf - Io sono,noi siamo ... la nostra città!

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Nei pressi dell’Abbazia di San Giovanni in<br />

Venere, a sinistra del sentiero che conduce al<br />

mare, c’è un piccolo promontorio dal<strong>la</strong> cima<br />

aguzza, detto «Pizzocchele». Secondo <strong>la</strong><br />

leggenda popo<strong>la</strong>re lì è nascosto un tesoro<br />

custodito dal demonio; perciò nessuno può<br />

toccarlo.<br />

Si racconta, infatti, che in una notte di<br />

tempesta un pescatore, detto zì Minghe di<br />

Cuchilone, uomo anziano ma forte e robusto,<br />

si avviò al<strong>la</strong> spiaggetta di Marina picco<strong>la</strong> per<br />

tirare in secco <strong>la</strong> barca. Mentre passava nelle<br />

vicinanze del promontorio, all’improvviso<br />

una civetta gli girò intorno gridando:<br />

«Chiucchiuvì! Chiucchiuvì!<br />

E subito dopo, tra <strong>la</strong>mpi e tuoni, seguì una voce: «Cuchilò! Accanto a te sto! <strong>Io</strong> <strong>sono</strong> il<br />

demonio e voglio farti diventare ricco, ma in cambio devi darmi <strong>la</strong> tua anima!».<br />

Il vecchio, molto spaventato, corse più veloce del vento verso casa.<br />

Nessuno perciò, ancora oggi, osa avvicinarsi al tesoro di Pizzocchele!

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