Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

stiche. In realtà è esattamente il contrario: siamo agli antipodi. L’assessore
afferma che i centri commerciali non potranno più espandersi con questa
legge, ma poi si legge nel comma 4 dell’articolo 10 che i centri commerciali
potranno espandersi fino al 20% ogni cinque anni, quindi i centri
commensali come il Millennium di Rovereto, aperto da più di cinque
anni, potrà ulteriormente espandersi ponendo ulteriori problemi al commercio
in centro storico. Da una parte la Provincia investe centinaia di
migliaia di euro sul centro commerciale naturale, dall’altra i centri commerciali
continuano a potersi espandere con deroghe fatte sempre ad hoc.
L’assessore, poi, afferma che non ci potranno più essere centri commerciali,
poi si vede in maniera chiara nell’articolo 11 della legge che si
stabilisce che la Giunta provinciale per tutto il territorio provinciale
può definire una quota massima di superficie da attivare, nell’arco di
un periodo di riferimento, mi pare di cinque anni, sulla base di una
serie di principi stabiliti nella legge con una particolare attenzione alla
salvaguardia del territorio non edificato o ad esigenze di tutela ambientale.
Contestualmente, però, riserva a se stessa, ancora una volta, una
percentuale di tale superficie massima da destinare all’apertura di una
o, magari, più grandi strutture di vendita con superficie superiore a diecimila
metri quadrati. Questo, magari, sarà, ancora una volta, per gli
amici o per gli amici degli amici.
Direi, però, che il colpo di genio di questa legge è il comma 5 dell’articolo
11 dove si afferma che la Giunta provinciale prima della decisione
acquisisce il parere di una commissione nominata dalla Giunta stessa.
La medesima è composta dai dirigenti dei dipartimenti competenti in
materia di commercio e urbanistica o loro delegati. Io penso, assessore,
che questo sia veramente un paradosso. Questa è una foglia di fico, come
si suol dire, in cui si vuole mostrare una neutralità della Giunta tramite
un parere di una commissione nominata dalla Giunta stessa e composta
da dirigenti la cui nomina è di competenza della Giunta. Scusate, ma
questo fa un po’ sorridere, se non si trattasse di una legge provinciale.
Per quanto riguarda, poi, le superfici di vendita inferiori ai diecimila
scatta un meccanismo perverso che cercherò di illustrare.
Alle comunità di valle viene eventualmente – si dice "eventualmente"
– assegnata una quota del residuo della superficie non riservata alla
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