Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

fatti e non sui proclami giornalistici. Ma come si fa a dichiarare sulla
stampa che questa legge blocca le speculazioni, blocca i centri commerciali,
blocca le cattedrali di cemento? Questa legge non solo non cambia
nulla, ma, anzi, forse, peggiora la situazione. Se si vuol fare una politica
chiara, una volta per tutte, sul blocco dei centri commerciali, basta essere
chiari fin dall’inizio e bloccare la loro nascita, bloccare la nascita
di queste strutture di vendita, ma evidentemente penso che questa non
è la volontà né dell’assessore né della Giunta Dellai. Basti guardare in
Alto Adige: l’Alto Adige ha sempre fatto una politica precisa, una scelta
precisa che è stata portata avanti sempre con una certa coerenza, anche
con azioni legali, in cui la Provincia di Bolzano ha difeso il suo territorio,
ha difeso i suoi prodotti, ha difeso le sue imprese locali e questo in
maniera estremamente coerente. Invece in Trentino procediamo, come è
tipico della Giunta Dellai, magari lei, assessore, non avrà responsabilità
di quello che è avvenuto negli ultimi 15 anni, perché è assessore da 2
anni, con i proclami: da una parte affermiamo attraverso la stampa che
non siamo ad Affi, poi leggendo il ddl sul commercio ci si porta ad un
modello di commercio veneto che, magari, non è la difesa delle nostre
botteghe tipiche e di qualità e magari di quelle migliaia di piccole e piccolissime
imprese commerciali.
Partiamo dalle aperture domenicali. L’assessore ritiene che la soluzione
delle aperture domenicali sia la panacea dei mali del commercio trentino.
Invece questo sarà il colpo di grazia per le piccole botteghe familiari
che non hanno le risorse per l’apertura anche domenicale. Mi dispiace
che non sia in aula il collega Dorigatti, ma volevo ricordare che non
sono per niente d’ accordo sul fatto che le imprese commerciali non
rispettano o rispettano poco i contratti di lavoro. Vorrei ricordare che -
lui, da buon sindacalista, dovrebbe saperlo - il comparto commerciale è
quello che ha meno vertenze sindacali e quelle vertenze sono quasi tutte
o in maggioranza portate dalla grande distribuzione, per cui ormai le
piccole e medie imprese sono diventate delle famiglie, per cui su questo
bisogna effettivamente, prima di sparare sul mucchio, pensare bene e
non strumentalizzare determinate cose.
Tornando alle aperture, penso che forse l’assessore abbia anche un’ottica
ideologica diversa. In questa Provincia penso che vada un po’ alla rove-
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