Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

LA FORZA DEI FATTI
Nel corso della mia vita sono sempre stato spinto a provare
esperienze nuove. Naturalmente aperto alle novità, mosso
dalla curiosità della conoscenza, ho sempre intrapreso una
sorta di sfida nei confronti di me stesso per comprendere fino
in fondo le mie capacità e per misurare i miei limiti. Il limite
beninteso non è un confine invalicabile, o un muro su cui si va
a sbattere, bensì un ostacolo da scavalcare e lasciarsi alle spalle,
grazie al lavoro e alla collaborazione tra le persone.
Alla luce di queste convinzioni, dopo tre anni trascorsi in servizio
nell’Arma dei carabinieri, dopo aver avviato un’attività imprenditoriale,
dopo aver avuto molte soddisfazioni anche nel mondo
dello sport automobilistico, ho deciso di mettermi nuovamente
in gioco entrando nel mondo della politica.
Tante le motivazioni che mi hanno portato a una tale scelta. Intanto
ero mosso dalla curiosità di conoscere i meccanismi della
politica, capire se e fino a che punto è possibile interpretarla
come attività di servizio in favore della collettività; il tutto con
un impeto “popolare” dell’impegno politico, non certo in chiave
demagogica, ma coniugato nel più alto concetto della democrazia
rappresentativa: “Io, politico eletto, rappresento e sono delegato
da una parte del popolo”.
Fino al momento della mia discesa in campo, da semplice cittadino,
avevo sempre guardato alla politica come al luogo in cui è
possibile dare concretezza alle azioni, attraverso gli atti amministrativi
che vi si compiono, ma anche come fucina dei valori più
alti, dello stare assieme e del “fare comunità”.
Ero animato, dunque, dalla curiosità e da un sano gusto della sfida;
mosso, altresì, dal desiderio di apportare alla politica i valori
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