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Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

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noma di Trento per l’anno 2009 pari ad euro 220.000,00. Tale importo<br />

è stato messo a disposizione di Con.solida, in quanto punto di riferimento<br />

organizzativo di Educa, per la copertura di parte delle spese<br />

organizzative legate all’evento. Per chiarezza, allo stato attuale risulta<br />

erogato un acconto pari al 30% dell’importo, la liquidazione del saldo<br />

potrà avvenire a seguito della presentazione della rendicontazione finale.”<br />

<strong>Il</strong> presidente aggiunge inoltre che “sulla base dei dati contenuti<br />

nell’interrogazione, non si trova rispondenza nel sistema contabile<br />

della Provincia autonoma di Trento delle associazioni citate.”<br />

Si allegano visura camerale e bilanci degli anni 2006, 2007, 2008.<br />

In definitiva le conclusioni sono sempre le stesse, ben deducibili<br />

dalle cifre ingenti destinati a questa capillare rete di sostentamento<br />

ad ogni tipo di associazione ed ente: la direzione monodirezionale<br />

della Provincia, a sollevare ed incentivare nascita<br />

ed esistenza di una miriade di realtà, forse non tutte indispensabili…<br />

CONSORZIO CASEIFICIO PINZOLO-FIAVÈ E ALTRI MISTERI<br />

<strong>Il</strong> 10 marzo 2009, pongo al Presidente del Consiglio Provinciale<br />

l’interrogazione n. 222, dal titolo “Debito del Consorzio Caseificio<br />

Pinzolo – Fiavè: chi controlla i controllori?”<br />

In questa mia interrogazione parto dall’alquanto delicata situazione<br />

dei prestiti: assodato che il sistema di credito Cooperativo<br />

<strong>Trentino</strong>, formato dalle Casse Rurali e Cassa Centrale è l’unico<br />

“vero interlocutore bancario diretto e autonomo in provincia di<br />

Trento”. Tuttavia si apprende che “<strong>Il</strong> controllo sugli istituti di<br />

credito non ha come interlocutore la Banca d’Italia e neppure<br />

altre istituzioni.” Secondo questa logica, piuttosto illogica, è avvenuto<br />

che il Consorzio Caseificio Pinzolo Fiavè, come esplico<br />

a chiare lettere nella premessa alla suddetta interrogazione, “si è<br />

indebitato fino a una cifra pari a 48 Milioni di Euro: per ridurre<br />

il passivo ottenuto, si è proceduto a stimare il valore dell’immo-<br />

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