Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

questione si occupa anche delle 14 elisuperfici strategiche per
il soccorso nella Provincia di Trento, che richiedono costi organizzativi
importanti. Si ribadisce che il volume dei traffici aerei
è limitato e non paragonabile a scali con movimenti consistenti,
pertanto anche le entrate risultano proporzionali all’attività
dell’aeroporto. Nessi e connessi, le spese per personale, torri
di controllo, scuole, officine…L’assessore conclude spiegando
che la Provincia intende proseguire questa politica, sostenendo
– a suon di milioni – l’attività del Caproni in virtù delle
operazioni di soccorso, ritenute basilari e prioritarie. Dichiara
inoltre che la Provincia esercita il controllo di tali attività per
garantire qualità ed efficienza.
Considerazioni che andrebbero ridimensionate, riviste e rielaborate,
alla luce delle ingenti cifre che stanno letteralmente
dissanguando la Provincia, sempre più assistenzialista e poco
attenta ai cordoni della borsa.
In data 4 maggio 2012 giunge anche la risposta del Presidente
Dellai alla mia sopra esposta interrogazione del 14 dicembre
2011 (“Perdite milionarie della società a partecipazione pubblica
Valerio Catullo S.p.A.). Lo stesso Presidente prende atto
di quella che viene da lui definita una “situazione difficile”,
aggravata dalla crisi che ha colpito tutti i settori dell’economia.
Per parlare di cifre, la perdita semestrale netta (anno 2011) è
di 16,1 milioni, con cause che vanno ricercate nel “mancato
apporto di marginalità da parte del traffico generato da Rayanair”,
nella flessione dei voli charter, nelle difficoltà di riorganizzazione
dell’azienda, dall’incremento degli oneri finanziari.
Ribadisce l’impegno di tutte le parti per risollevare l’attività.
Riferisce di non aver notizia di interessi specifici sulla società.
Per la promozione dello scalo veronese si parla del servizio di
navetta da e verso le valli, per incentivare i movimenti aerei. Si
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