Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

ase quinquennale con la compagnia aerea irlandese Ryanair
si è incrementato l’inutilizzo dell’aeroporto bresciano a Montichiari
che nel corso degli anni ha accumulato perdite pari 70
milioni di euro.”
Ma corrisponde al vero il fatto che il suddetto aeroporto costa
13 milioni di euro al giorno? E poi – elemento strettamente
correlato – qual è il movimento aereo giornaliero? Cosa si intende
fare per tamponare queste gravi perdite?
Con l’interrogazione n. 3933, datata 11 gennaio 2012 ed intitolata
“Società Aeroporto G. Caproni S.p.A.: quali sono i costi?”
propongo un’indagine a carattere territoriale, per verificare,
nello specifico, a quanto ammonta il totale dei contributi distribuiti
dalla Provincia dal 2008 ad oggi; se è vero che il debito di
bilancio corrisponde all’esorbitante cifra di 710.005,00 euro ed
eventuali relative motivazioni; da ultimo, chiedo quali sono le
intenzioni della Provincia e come intende muoversi per uscire
da questa situazione di profondo deficit che rischia di trascinarci
verso congiunture estremamente negative, con pericolose
ricadute su altri importanti settori della vita sociale.
In data 14 febbraio 2012 giunge la risposta dell’assessore Alberto
Pacher, che riporta i dati dei contributi erogati dalla Provincia:
per il 2008 la somma (che assembla spese di gestione
ed investimenti) è di 1.986.950,93 euro; per il 2009 si parla di
523.715,32 euro, per il 2010 di 864.440,90 euro, per il 2011 siamo
a 777.936,91 euro; alla voce 2012 compare solo un valore
stimato di 715.000,00 euro.
In calce alla tabulazione delle uscite, l’assessore illustra le funzioni
strutturali dell’aeroporto Caproni – aperto al traffico
turistico, al volo diportistico, ed all’attività di elisoccorso del
Nucleo dei Vigili del Fuoco. Pacher sottolinea che la Società in
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