Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

nel 2010 ammontavano a 6, 3 milioni di euro mentre nel 2011
saranno prossime ai 19 milioni di euro. Stando a questi dati si
preannuncia per la Provincia autonoma di Trento e per gli enti
compartecipi alla società Valerio Catullo S.p.A. ulteriori spese
di ricapitalizzazione della società”.
Una premessa che mette in luce una situazione estremamente
difficile, che coinvolge più parti territoriali e che lascia intravedere
le falle del sistema. Si parla di milioni di euro che sfumano
dalle mani generose della Provincia, con pesanti ricadute sui
bilanci.
In primis chiedo dunque al Presidente quali sono le motivazioni
delle perdite della Valerio Catullo S.p.A. e quali saranno
le future strategie di gestione del cda; indago inoltre sull’eventuale
intervento di altre società sul mercato intenzionate ad acquistare
parte dell’azienda e sulla possibilità di promuovere
a mezzo pubblicità l’utilizzo dell’aeroporto veronese da parte
dei trentini. Desidero poi conoscere i futuri intendimenti della
Provincia per affrontare questa grave perdita finanziaria e
nomi e cognomi di quanti rappresentavano la Provincia al tempo
del contratto con la compagnia aerea Ryanair.
Alla stessa data invio una seconda interrogazione – “E all’Aeroporto
di Brescia un solo volo al giorno” (n. 3875) – che espone
perplessità sull’utilizzo dello scalo di Brescia Montichiari,
come del resto conferma e ribadisce la stampa nazionale: “Si
apprende dalla stampa nazionale che lo scalo aereo di Montichiari
di Brescia risulta essere lo scalo più inutile di Italia.
L’Aeroporto Gabriele D’Annunzio da circa un anno accoglie
un solo aereo al giorno che è quello di Poste Italiane. In nove
anni suddetto aeroporto ha perso circa 40,5 milioni cioè circa
13 mila euro al giorno. Da quando l’aeroporto Valerio Catullo
a Villafranca di Verona ha siglato quest’anno un accordo su
56