Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

“La Giunta provinciale con deliberazione n. 2745 del 14 dicembre 2011
ha approvato lo schema di convenzione tra la Provincia e la Co.F.As.,
per la regolamentazione dei rapporti riguardanti l’intervento provinciale
di sostegno alla dotazione di attrezzature tecniche standard per le
filodrammatiche associate alla federazione medesima, ai sensi della
L.p. 3 ottobre 2007, n. 15 (disciplina delle attività culturali) e i relativi
trasferimenti finanziari.
L’art. 4, lettera a) della convenzione (contenuti e modalità dell’intervento)
prevede che la Co.F.As. “raccoglie le richieste di attrezzature delle
Filodrammatiche associate, corredate dei relativi preventivi di spesa,
sulla base dell’”elenco “Attrezzature tecniche standard per la dotazione
delle filodrammatiche associate alla Co.F.As.” allegato come parte
integrante alla convenzione stessa.
Fermo restando che le singole filodrammatiche sono assolutamente
libere nella scelta del fornitore, le aziende a cui le filodrammatiche si
sono rivolte per la fornitura delle attrezzature risultano dai preventivi
allegati alla richiesta di contributi, che sono in visione presso il Servizio
Attività culturali.
La Provincia ha concesso contributi, dal 2008 al 2012, per euro
5.779.464,52 per il finanziamento di strutture e arredi ed euro
4.063.655,43 per finanziamenti per l’acquisto di attrezzature comprese
divise e costumi, per un totale complessivo di euro 9.843.119,95”.
È giusto che tutti sappiano, dunque. Dieci milioni per le Filodrammatiche.
Onore al volontariato, per carità. Ma che dire di
tanti teatri trentini, costati anche quelli moltissimo alla Comunità,
che restano chiusi gran parte dell’anno. E che dire riguardo
alla qualità dell’offerta? Perché non se ne fa cenno? Perché
la qualità non è mai un criterio nella determinazione dei contributi?
53