Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

fare la privato ciò che non gli conviene, perché lo Stato ed il privato
si trovano sullo stesso livello e decidono assieme la strategia
su cui operare. La ricetta dello Stato sussidiario, basato sulla
cultura della coesione sociale, è antitetico sia al modello dello
Stato padrone sanguisuga sia a quello iperliberista.
L’Italia ed il Trentino che vorrei non sono un’utopia. Sono già
esistiti. Sono quell’Italia e quel Trentino che respiravo quando
ero un giovane, adolescente, pieno di speranze; quelle stesse
speranze che questa terra mi ha permesso di coltivare e di sviluppare.
Ora, attraverso l’impegno politico, voglio ricostruire
quell’humus, in modo che anche gli attuali adolescenti possano
avere speranze di fare crescere i propri talenti in questa terra.
Molte sono le preoccupazioni che angustiano i trentini e gli italiani.
La sicurezza, ad esempio, vista non solo come paura dell’incolumità
personale, ma anche come sicurezza nel futuro, sicurezza
di potere costruire e vivere serenamente, la serenità di costruirsi
una famiglia. Deve essere affermata la sicurezza come uno dei valori
principali che la politica deve garantire ai cittadini. Una donna
e un uomo devono potere vivere senza paura all’interno della
propria casa, devono potere girare liberamente per le vie delle
città. Questa facoltà – mai scontata – non la si ottiene mediante
uno Stato di polizia, ma attraverso la graduale riappropriazione
del controllo del territorio, attuata da una rete di competenze
che vede le Forze dell’Ordine collaborare con le amministrazioni
locali, con il sistema del sociale e del volontariato, onde evitare le
azioni criminose, prevenendole e reprimendole.
Le pagine di questo mio libro non hanno l’ambizione di essere
un programma politico e nemmeno una lunga esposizione di
promesse di ciò che farò.
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