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Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

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Se l’Italia e quindi anche il <strong>Trentino</strong> vogliono rimettersi in cammino,<br />

ma soprattutto desiderano ripristinare un rapporto di fiducia<br />

con i propri cittadini devono procedere immediatamente<br />

ad un alleggerimento della macchina pubblica attraverso una<br />

drastica riduzione del peso della pubblica amministrazione locale<br />

e nazionale.<br />

Lo Stato e la nostra Provincia devono fare una perentoria cura<br />

dimagrante, ponendosi obiettivi di riduzione di spesa drastici,<br />

senza tagliare servizi pubblici importanti come istruzione, assistenza,<br />

sanità, cultura, ma mediante interventi di selettiva e attenta<br />

riduzione di tutti gli sprechi presenti nella gestione anche<br />

di questi servizi. Per fare questo ci vogliono persone forti e autorevoli,<br />

che siano al di sopra di ogni sospetto di connivenza con<br />

la “bestia” stato che ha portato ad affamare i propri cittadini.<br />

Deve essere avviata anche una maturazione culturale per fare<br />

crescere nelle persone la consapevolezza di far parte di una collettività,<br />

partendo dal locale per arrivare al nazionale. Sono i<br />

singoli cittadini, infatti, che crescendo fanno grande la loro comunità<br />

e, quindi, la loro nazione. Dobbiamo riscoprire l’orgoglio<br />

d’essere trentini ed italiani, attraverso il nostro impegno,<br />

dobbiamo essere consapevoli che il futuro ci appartiene. Solo<br />

noi con le nostre azioni possiamo costruire il nostro futuro e<br />

quello delle generazioni future.<br />

La politica ha il compito di prevedere, indirizzare e governare<br />

i cambiamenti, ma ha soprattutto il compito – più arduo – di<br />

valorizzare il capitale umano delle donne e uomini liberi, garantendo<br />

la libera intrapresa in tutti i settori. Non ci sono settori<br />

in cui l’azione pubblica e privata non possano coesistere, anzi,<br />

il nuovo modello di Stato “leggero” è quello in cui il cittadino<br />

si pone come attore principale anche nel proporre e realizzare<br />

servizi di valenza pubblica, nella piena attuazione di un principio<br />

paritario di sussidiarietà. Ciò non significa che lo Stato lascia<br />

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