Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

usate le risorse, deve essere attuato un vero e pieno federalismo,
non nell’intento di spaccare l’unità nazionale, ma di rafforzarla
nella responsabilità della capacità dei singoli territori di esprimere
progetti virtuosi.
Deve essere data fiducia e sostegno a chi crea benessere e occupazione.
Non possono essere criminalizzati i milioni di industriali,
artigiani, commercianti, liberi professionisti che tutti i
giorni alzano le saracinesche della loro bottega sapendo che il
loro primo “nemico” è lo Stato.
Deve essere data fiducia a tutti quei milioni di lavoratori pubblici
e privati che attraverso il loro risparmio, il lavoro, la volontà
di fare famiglia, di farsi una casa hanno fatto grande l’Italia.
Deve essere ricreata la coesione sociale, atra grande tematica
ideologica che divide concettualmente chi appartiene, come me,
ad una visione liberale della vita rispetto a chi appartiene ad
una cultura di sinistra. La cultura di sinistra non aspira in realtà
ad una coesione sociale, ma alla divisione. La cultura marxista,
che purtroppo si è affermata nella sinistra italiana, contrapposta
ad una visione socialista, è basata sulla lotta di classe. Con un
punto di partenza errato: non tutti i soggetti, con ruoli ed ambiti
diversi, possono contribuire alla crescita della società, dacché il
Sistema è basato su sfruttati e sfruttatori e quindi vi è il dirittodovere
alla lotta di classe (salvo poi tutti sottostare ad un unico
padrone: lo Stato-partito).
Invece, oggi, la grande sfida per costruire il domani è rafforzare
la consapevolezza della coesione sociale. Ogni individuo ha
all’interno della comunità ruoli diversi, responsabilità diverse
e quindi può anche avere tenori di vita diversi, purché questi
rispettino la vocazione, le capacità personali ed il merito degli
individui ma, soprattutto, in un ambito realmente coeso, dove
nessuno deve sentirsi abbandonato e dove tutte le donne e gli
uomini di buona volontà possano trovare spazio di espressione,
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