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Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

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piovra. Quindi hanno operato come strumento di valutazione<br />

d’appartenenza politica, di ascesa al potere centrale basato non<br />

su un sistema meritocratico della conoscenza e del sapere fare,<br />

ma su un sistema basato sul baratto del voto e quindi attraverso<br />

il controllo elettorale hanno esercitato il controllo territoriale. <strong>Il</strong><br />

tutto gestito sulla base di una ricca finanza locale che ha garantito<br />

di potere ungere abbondantemente il meccanismo.<br />

Per questo ritengo fondamentale la realizzazione di un sogno,<br />

che è quello di ritornare ad una società libera, di donne e di uomini,<br />

dove non ci sia la paura; dove al posto dell’invidia sociale<br />

e dell’odio di classe stiano la generosità, la dedizione, la solidarietà,<br />

l’amore per il lavoro, la tolleranza e il rispetto per la vita.<br />

Questo può affermarsi solo se ridiamo spazio all’individuo, solo<br />

ritornando ad uno Stato leggero che definisca le regole e che<br />

garantisca il rispetto delle stesse, ma che lasci poi agli individui<br />

la libera intrapresa della costruzione degli spazi d’azione.<br />

Per fare questo bisogna parlare in modo chiaro e comprensibile,<br />

il politichese non deve essere una lingua fatta per non dire e per<br />

non farsi capire. Si deve lavorare con impegni concreti, chiari<br />

e precisi volti al rinnovamento della società italiana e trentina,<br />

rinnovamento che deve partire dalle istituzioni. Non possiamo<br />

chiedere ai cittadini ciò che lo Stato non è in grado di fare. Dobbiamo<br />

altresì semplificare quella terribile bestia famelica che è<br />

diventato il potere statale: per poter fare ciò dobbiamo “affamarla”.<br />

Togliere, cioè, risorse allo Stato e lasciandole in tasca<br />

ai cittadini. I veri grandi investimenti, quelli che nel corso della<br />

Storia hanno fatto crescere le nazioni, son sempre venuti dai milioni<br />

di singoli cittadini, nel loro complesso. Lo Stato deve solo<br />

occuparsi delle questioni di infrastrutturazione nazionale, di<br />

relazioni internazionali; deve essere lasciato maggiore potere a<br />

livello della prima amministrazione delle comunità cioè i comuni,<br />

in modo che il singolo cittadino possa vedere come vengono<br />

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