Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

ché sia un valore, non debba essere solo il “non rubare”, ma
un qualcosa in più: onestà intellettuale di rispettare gli impegni
presi con gli elettori, l’onestà dell’appartenenza e perfino l’onestà
ideologica.
Non dobbiamo però commettere l’errore di ritenere che tutti
siano uguali: esistono centinaia, migliaia di persone che si dedicano
alla politica senza tornaconto personale, ma solo come
volontà di affermare il dovere all’impegno politico come unica
strada per garantire all’interno di confronto democratico la crescita
del paese.
Le responsabilità non sono mai collettive, ma personali. Chi sbaglia
lo fa personalmente, il sistema politico deve essere in grado
di isolare e condannare immediatamente la mela marcia e non
deve permettere che si estenda il contagio. La responsabilità che
ha avuto la politica ed anche il sistema dei partiti in questi anni è
quella di non avere creato delle regole e di non avere vigilato per
evitare che si creasse un distacco tra la classe politica ed il paese.
Personalmente non mi sono mai sentito parte della cosiddetta
casta, vivo del mio lavoro da imprenditore, e ritengo che la
politica sia lo strumento necessario per garantire il benessere
collettivo che si può raggiungere solo attraverso l’impegno ed il
servizio nei confronti della gente che mi ha dato fiducia attraverso
il voto. Chi mi ha votato, mi ha dato fiducia, ha firmato una
cambiale in bianco sulla quale non c’è un valore in denaro, ma
qualcosa di più importante che si chiama futuro per se e per la
collettività a cui apparteniamo.
Vivo la politica in modo laico, ma non posso dimenticare le mie
origini cattoliche e non posso dimenticare tutti quei cattolici
che dal dopoguerra in poi si sono impegnati nella costruzione
del Trentino e dell’Italia mantenendoci all’interno dei valori che
appartengono alla nostra storia e alla storia dell’Europa che dal
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