Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

delle azioni intraprese a livello territoriale. La via intrapresa dal
Trentino, dunque, ha portato la nostra provincia ad isolarsi, sia
in un contesto nazionale, ma anche nei confronti della provincia
di Bolzano e di fatto ha quindi indebolito la credibilità della
nostra autonomia e ci ha reso “antipatici” ai territori confinanti:
Veneto e Lombardia che non capiscono il senso della nostra differenza
amministrativa.
Quindi non si può parlare di Trentino e d’Italia in modo diviso
e distinto, un Trentino forte, anche nell’affermazione dell’Autonomia,
va di pari passo con un Trentino che si colloca e rafforza
all’interno di una politica nazionale.
L’Italia e il Trentino sono il Paese che amo. Qui ho le mie radici
ma anche i miei orizzonti. In questa terra, attraverso l’insegnamento
dei miei genitori, attraverso l’esperienza ho imparato il
mio mestiere di imprenditore ed ho appreso la passione per la
vita e la libertà. Per preservare questi valori, ed il lavoro mio e
dei miei genitori, ho ritenuto un dovere impegnarmi in politica,
visto come servizio nei confronti della cosa pubblica, perché
non voglio vivere in un paese illiberale e governato da persone
non mature. Per fare questo ho cercato un contenitore politico
che mi ha permesso in questi anni di lavorare assieme a delle
persone che hanno condiviso questi principi liberali e democratici
e che hanno sentito e ancora sentono il desiderio di creare
una politica che sia in grado di trasformare e rinnovare il nostro
Trentino e la nostra Italia. Ho sempre diffidato dai profeti e dai
salvatori, ritenendo che la politica abbia bisogno di persone con
la testa sulle spalle, esperienza, creatività ed onestà.
L’onestà non dovrebbe essere un valore, ma una dote naturale
che compete a chiunque s’avvicini alla cosa pubblica, purtroppo
invece abbiamo scoperto in questi anni che la mancanza d’onestà
si è concentrata nella politica. Ritengo che l’onestà, affin-
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