Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

IL TRENTINO E L’ITALIA CHE VORREI
Il mio impegno politico, lontano da ideologie e da luoghi comuni.
Perché è tempo che il cittadino venga messo davanti allo Stato.
Il ruolo politico che fino ad ora ho svolto è stato quello di
minoranza in Consiglio Provinciale, cioè di opposizione al
sistema politico esistente. Ho cercato, per quanto possibile,
di svolgere al meglio questo ruolo di sorveglianza e controllo
dell’operato della maggioranza, attraverso azioni di denuncia
politica su ciò che non funziona, sugli sprechi, sulle scelte che ritenevo
sbagliate e su quelle non operate da parte di chi governa.
Oggi sono consapevole che chi fa politica debba essere in grado
di elaborare una propria concezione del futuro, in quanto
la politica è soprattutto “visione”, la proiezione nel futuro della
propria idea di sviluppo, la grande utopia della soluzione ai
problemi dell’oggi. Tuttavia, la politica è anche il tentativo di
individuare quali siano le azioni da intraprendere, al fine di garantire
alle future generazioni serenità, crescita, prosperità, pace
ed equità. L’utopia della politica non deve però staccarsi dalla
realtà e dal pragmatismo dell’azione concreta, del passo dopo
passo che deve caratterizzare il nostro avanzare verso il futuro.
Una concretezza che si fonda su alcuni principi fondamentali
quello dell’impegno personale, del lavoro e della responsabilità
singola e collettiva.
Per questo dedico questo ultimo capitolo del mio libro proprio
al Trentino e all’Italia che vorrei, nell'intento di spiegare qual
è la mia visione della politica e quali sono le azioni che ritengo
debbano essere intraprese per realizzare la buona politica.
Parlo di Trentino e di Italia in quanto ritengo che non si possa
scindere la politica provinciale dalla politica nazionale. L’idea
che il Trentino sia un’isola a sé, dove si debba essere politica-
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