Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

ci troviamo in una situazione in cui attraverso il denaro pubblico
si “mantiene” un sistema di relazioni e di controllo del
territorio.
CON I BUONI PASTO I PROFUGHI COMPRANO GLI ALCOLICI
Interrogazione n. 3674/XIV, "Controlli sull’utilizzo dei buoni
pasto da parte dei profughi ospitati in provincia", proponente
cons. Giorgio Leonardi.
Con interrogazione a risposta scritta 3394 del sottoscritto consigliere
veniva segnalato l’increscioso fatto accaduto a Trento in
diversi supermercati. Con determinazione del dirigente della
Protezione civile numero 24 del 19 aprile 2011 si sono impegnati
circa 200.000,00 euro per l’assistenza ai profughi, di cui
150.000,00 relativi a vitto e ospitalità, generi di prima necessità,
arredamento e sistemazione alloggi. Inoltre, se sono messi a
disposizione ulteriori 50.000,00 euro per l’accompagnamento,
assistenza, corsi formativi e primi inserimenti in alloggi. Non
sono, però, specificati quali siano i beni di prima necessità e
cosa intenda con questa dicitura.
Con determinazione 38 del 30 maggio 2011 è stata istituita
un’ulteriore spesa di 250mila euro, di cui parte andrà a favore
di buoni spesa che il profugo potrà utilizzare presso le varie
strutture dei supermercati in Trentino.
È pervenuta più di una segnalazione che testimonia come l’utilizzo
di buoni pasto da parte dei profughi sia del tutto estraneo
alla finalità di assistenza per i beni di prima necessità.
Infatti, sembrerebbe che i suddetti buoni pasto siano utilizzati
dai profughi per l’acquisto di bevande alcoliche.
Tale dato, se confermato, potrebbe configurare l’ennesimo
spreco assistenziale concesso ai profughi, oltre alle visite gratuite
presso i musei trentini.
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