Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

polazione sinti e rom. Gli interventi riguardano problematiche
legate alla salute, al lavoro, alla scuola, alla ricerca di opportunità
abitative diverse e sono finalizzati al sostegno e all’integrazione
di queste minoranze etniche non riconosciute come tali e
soggette ad esclusione.
S’interroga il Presidente della Giunta provinciale per sapere
1. quanto ammontano i costi sostenuti dalla Provincia autonoma
di Trento dal 2008 ad oggi per la gestione dei campi nomadi
di Ravina nel comune di Trento e di Rovereto.
La risposta da parte dell’Assessore Provinciale competente Ugo
Rossi è stata la seguente:
Con riferimento all’interrogazione in oggetto, si evidenzia che le problematiche
ivi segnalate non rientrano nella competenza della Provincia,
la quale, com’è specificato nell’allegato 4 della deliberazione della
Giunta Provinciale n. 399 del 02 marzo 2012, “Atto di indirizzo e coordinamento:
finanziamento delle attività socio-assistenziali di livello
locale e criteri e modalità d’esercizio delle funzioni socio-assistenziali
per l’anno 2012”, è responsabile dell’attuazione della legge provinciale
n. 12 del 2009 (Misure per favorire l’integrazione dei gruppi sinti e rom
residenti in provincia di Trento), per la parte di competenza provinciale
prevista dalla medesima legge.
Ho già avuto modo di “apprezzare” la capacità di non risposta
dell’Assessore Rossi, esponente di punta del Partito Autonomista
Trentino, forse imbarazzato nel dovere spiegare anche
ai “suoi” simpatizzati il fatto che la provincia di Trento è più
interessata alla tutela delle minoranze etniche non riconosciute
come i siti e rom, piuttosto che ai trentini che hanno costruito
con il loro lavoro questa terra.
Cosa vuol dire che la Provincia di Trento non ha competenze?
Quando proprio questa maggioranza provinciale di centro
sinistra autonomista ha promulgato la legge provinciale n. 12
del 2009 “Misure per favorire l’integrazione dei gruppi sinti e
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