Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

zioni vertono, per alcuni ambiti, su punti che sono connessi ad
aspetti gestionali del servizio formativo rimesso all’autonoma
responsabilità degli organi di vertice e del direttivo dell’Ente,
il quale è tenuto al rispetto di specifiche normative (privacy, sicurezza,
fumo, ecc.) nell’organizzazione del servizio (es. l’organizzazione
logistica dei corsi, gestione delle attrezzature messe
a disposizione dalla Provincia, ecc.).
Una risposta che risulta elusiva e poco dettagliata, volutamente
vaga e scarsamente votata alla trasparenza. Un caso, quello del
C.F.P. Veronesi, divenuto emblema della mala gestione pubblica.
Non va dimenticato, infatti, che la Formazione Professionale
paritaria è quasi totalmente finanziata dalla Provincia con
denaro pubblico e non è ammissibile che la stessa Provincia
eluda controlli seri su come il denaro medesimo venga impiegato.
Funzionari onesti spesso trovano un muro tra i dirigenti
e anche più in alto quando si chiede di procedere ad ispezioni
serie. Non si spiegherebbe altrimenti come, ad esempio, nessuno
abbia contestato l’attività di “Team Building” effettuata
da un gruppo (selezionato, n.d.r.) di dipendenti del Veronesi
i quali, nei giorni 14, 15 e 16 ottobre 2011 e 10 marzo 2012,
accompagnati dalla dirigente, hanno svolto questo “corso” in
barca a vela tra la Croazia e il Golfo di Trieste. L’evento è stato
pubblicizzato dalle TV locali e dal quotidiano l’Adige del 20
ottobre 2011. Parrebbe che nelle due occasioni sia stata noleggiata
una barca con skipper, trasporto da Rovereto fino al luogo
dell’imbarco, pasti e qualche pernottamento, fornitura di abbigliamento
tecnico, riprese filmate dell’attività e quant’altro.
Singolare il fatto che, come sembra, tutte le spese siano ricadute
sul bilancio dei corsi di base che attualmente sono in grave difficoltà
economica anche a causa del taglio dei finanziamenti da
parte della Provincia. Ma va bene così, dato che l’autonomia di
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