Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

valori normali non appena sono sopraggiunte le prime azioni
legali.
Risale al 22 marzo 2010 la risposta alla scottante interrogazione
n. 1119, pervenuta dal Presidente Dellai. Nei contenuti si precisa
che la Provincia non si è costituita parte civile “in considerazione
del fatto che alla luce degli accertamenti penali sanciti
con sentenza definitiva potrà comunque agire in sede civile per
il risarcimento nonché del fatto che l’Amministrazione provinciale
ha già revocato il finanziamento con provvedimento n. 134
del 31 luglio 2009.” E poi, continua il Presidente, “meno risorse
sono disponibili, meno progetti possono essere finanziati, come
risulta particolarmente evidente con riferimento all’annualità
2006, in prossimità della conclusione della programmazione
Fondo Sociale Europeo 2000-2006.”
Il ragionamento non fa una piega, ma non chiarisce le ingenti
cifre circolate e la loro stretta correlazione con le procedure
penali sopra elencate. Un altro capitolo di dubbie procedure, di
esagerati finanziamenti e di finali non proprio puliti, tristemente
conclusi in tribunale.
Si tenga conto che l’intera questione si chiude a fine 2012 “a
tarallucci e vino”. Pare infatti che la Giunta Provinciale abbia
“punito” il Veronesi con una cifra intorno ai 20mila euro. L’ennesima
beffa.
A breve distanza dalla replica di Dellai, giunge la lapidaria sentenza
dell’assessore Dalmaso riguardante alcune “scomode”
interrogazioni sul Veronesi. Si parla di “estrema difficoltà per
il Servizio provinciale competente a reperire informazioni che
riguardano prevalentemente la persona dell’attuale dirigente
dell’ente, aspetti connessi alla modalità di gestione del servizio
formativo da parte di quest’ultima (es. la gestione del personale
dell’ente e del suo reclutamento, a cui si riferiscono alcune interrogazioni)”.
Si aggiunge inoltre che: “I quesiti delle interroga-
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