Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

quale, però, fornisce i nominativi dei dirigenti scolastici preceduti
dal rispettivo titolo di studio. Interessante verificare che
l’assessore attribuisce il titolo di “dottoressa” alla dirigente del
Veronesi. Peccato che in una successiva interrogazione, la 2110
del 29 settembre 2010, la stessa Dalmaso fornisca il curriculum
della dirigente la quale non figura essere laureata. Come mai
questa contraddizione da parte dell’assessore?
Il 16 luglio 2010, con l’interrogazione n. 1892, chiedo all’assessore
competente quali rapporti vi siano tra il Veronesi e la
L.A.G.O. Formazione s.r.l.. Naturalmente risposta negativa, anche
se parrebbe che della L.A.G.O., all’epoca, facessero parte la
dirigente del Veronesi e qualche dipendente.
La Determinazione n. 134 del 31 luglio 2009 intima, fornendo
circostanziate motivazioni legali, la restituzione entro 30 giorni
della somma complessiva pari all’importo di 447.195,48 euro
costituente l’ammanco contestato al C.F.P. Veronesi. Il riferimento
è alle precedenti sentenze riguardanti i dirigenti, di cui
sopra.
La perentoria dichiarazione rilasciata il 9 dicembre 2007 dal
governatore Dellai, che all’epoca rivestiva anche la carica di Assessore
all’Istruzione, al quotidiano “Il Corriere del Trentino”
in cui egli affermava testualmente: “Massimo rigore con il Veronesi,
su queste cose non si scherza e se qualcuno ha davvero
sbagliato deve pagare…. A lavoro compiuto dalla Procura applicheremo
le norme previste in questi casi. Di fronte a determinate
irregolarità ci sono precise conseguenze, è previsto dalla
Legge”.
Chidiamo a gran voce come mai la Giunta Provinciale non si sia
costituita parte civile, per quali motivi i numeri si siano elevati
a livello esponenziale per un certo periodo, per poi ritornare a
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