Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

La scuola dovrebbe anche sostituirsi a molte famiglie, spesso
inesistenti per vari motivi, nel dare delle regole ed indirizzi ai
ragazzi. Invece si va dalla parte opposta, illudendo i giovani
che tutto si possa ottenere con facilità e senza sforzo. Il tanto
decantato rapporto scuola-famiglia sta praticamente scomparendo
e l’unica presenza di alcuni genitori si riduce alle udienze
generali.
Le strutture scolastiche pretendono che il docente sia più un
educatore che un referente culturale. Non tutti, però, sono
disposti a sacrificarsi. Il risultato è quello di avere un corpo
docente, specialmente quello con qualche anno di servizio, demotivato;
anni di studio ed aggiornamento nelle varie discipline
accantonati a favore di un’assistenza sociale non formalizzata
ma di fatto presente nella scuola secondaria ma specialmente
alle superiori.
E i nostri politici di maggioranza cosa dicono? Per loro questa
impostazione va bene perché l’indotto (cooperative, educatori,
consulenti, esperti con relativo staff, insegnanti distaccati con
vari incarichi, ecc.) porta voti utili alla loro riconferma. Ufficialmente,
però, dicono che così facendo si creano dei cittadini
responsabili. Sarà poi il mondo del lavoro ad attingere tra essi
impegnandosi direttamente nella loro formazione professionale.
Un capitolo a parte meriterebbe il trattamento attribuito agli
stranieri nelle scuole. È comunque sufficiente dire che essi si
avvalgono della “Legge Salvaterra”, la cui lettura toglierebbe le
forze a qualsiasi persona seria. Ovviamente il nostro sistema,
per non dimostrarsi razzista, eccede nel favorire la loro permanenza
nelle scuole consentendo ad essi di godere di privilegi
assolutamente ingiustificati. La maggior parte percepisce questo
vantaggio a loro assegnato prendendosi delle libertà assolu-
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