Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

QUANDO LA SCUOLA NON INSEGNA NULLA
Scuola e formazione professionale: alcuni esempi emblematici
dell’inadeguata gestione delle risorse da parte della Provincia
autonoma di Trento.
Il caso “Veronesi” lascia intravedere scenari piuttosto indefiniti,
sia a livello di organizzazione, sia nell’ambito delicato della preparazione
dei docenti… E poi il contestato progetto di ampliamento
della scuola di Vattaro.
L’autonomia di cui gode la nostra provincia fa si che la scuola
abbia caratteristiche ben diverse da quella delle altre regioni.
La maggior disponibilità di risorse economiche potrebbe effettivamente
collocarla in un ruolo di eccellenza. Purtroppo, le indicazioni
politiche imposte dalla Giunta la stanno trasformando
sempre più in un servizio sociale che allarga continuamente
la forbice rispetto a quella che dovrebbe essere la missione dominante:
educare alle regole ed al rispetto, produrre cultura e
valorizzare la meritocrazia.
Il sottoprodotto della cultura di sinistra ha invece appiattito
l’utenza, spesso adeguandosi alle esigenze degli stranieri in
continuo aumento (formazione professionale in particolare) ed
utilizzando il “disagio scolastico” come ultima frontiera per accedere
a finanziamenti ed agevolazioni. Infatti la nostra scuola
trentina spende sempre meno per alzare il livello dei docenti
e degli allievi, dirottando le risorse finanziarie verso i bisogni
per le categorie più deboli. Il tutto coinvolgendo una miriade di
strutture che poco o nulla avrebbero a che fare con una scuola
di qualità, se non fosse per agganci politici ben definiti o
per la ben nota caratteristica di favorire gli amici degli amici.
Ecco che allora in molti istituti si infiltrano cooperative sociali
con i loro operatori i quali, forti dell’appoggio politico, spesso
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