05.06.2013 Views

Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

zionari di chiudere un occhio a volte entrambi e anche tapparsi<br />

le orecchie pur di approvare determinate pratiche.<br />

Per fortuna – come più sopra detto – ci sono anche dirigenti e<br />

funzionari scrupolosi che cercano di evidenziare le “anomalie”<br />

che riscontrano nelle pratiche, mettendo i puntini sulle “i” ed<br />

esprimendo un parere non favorevole o avanzando dubbi all’interno<br />

delle commissioni provinciali preposte a valutare determinate<br />

pratiche. <strong>Il</strong> risultato è che questi pareri non vengono riportati<br />

nei verbali, esponendo il funzionario o dirigente a responsabilità<br />

di decisioni che lui non ha preso. Se, come è successo, lo<br />

“zelante” dipendente provinciale fa presente queste anomalie gli<br />

viene consigliato “per il suo bene” di non continuare ad insistere.<br />

Ma la gravità dei fatti continua e, infatti, a quanto pare, vengono<br />

modificati dei pareri o addirittura modificati protocolli di<br />

atti al fine di favorire l’uno rispetto all’altro nell’elargizione di<br />

contributi pubblici legati al settore del commercio, il tutto in un<br />

clima di omertà indotto dal potere politico degli assessori e dei<br />

dirigenti da loro nominati che si è instaurato all’interno delle<br />

strutture provinciali.<br />

E se lo “zelante” dirigente insiste nell’affermare le sue ragioni,<br />

che sono ragioni di legalità, correttezza, tutela del soggetto pubblico,<br />

ma anche dei privati, affermazione di trasparenza, gli viene<br />

suggerito di tacere se vuol ricevere “qualcosa”, altrimenti …<br />

Quindi si registrano situazioni in cui le domande di contributo<br />

pubblico non vengono valutate in base a criteri oggettivi, dettate<br />

da leggi provinciali e regolamenti attuativi, ma sulla base di tabelle<br />

“redatte” le quali stabiliscono come devono essere suddivisi<br />

i contributi: un tot ad uno ed un tot all’altro, in base a criteri stabiliti<br />

dall’“alto”. Su cui, magari, poi gli uffici devono “costruire”<br />

le motivazioni delle attribuzioni e quindi si scarica la responsabilità<br />

delle scelte politiche sui funzionari.<br />

24

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!