Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

Alcuni dei fatti segnalati sono ancora, allo stato attuale, oggetto
d’indagine, quindi non è possibile entrare nel dettaglio circostanziale
dei fatti, però la gravità delle cose che ho potuto
accertare con i miei mezzi di Consigliere Provinciale e raccogliere
anche attraverso gli involontari protagonisti degli stessi,
sono sicuramente gravi e testimoniano una situazione anomala
presente nella gestione pubblica in Provincia di Trento. Sono
proprio questi episodi che mi hanno fatto pensare alla piovra
della copertina, un sistema fatto di favoritismi e compiacenze
gestite dalla P.A.T. o meglio dal sistema dellaiano che ha gestito
la P.A.T. attraverso i tentacoli del sistema provinciale: società di
scopo, società di sistema o tutti quegli enti ed organismi che si
sono mossi per nome o per conto della provincia.
In modo particolare mi sono ultimamente occupato, partendo
da articoli della stampa locale, della strana situazione denunciata
da alcuni dirigenti provinciali che sono stati trasferiti dai
loro incarichi e che, di fatto, sono stati “declassati” forse perché
troppo onesti, scrupolosi e corretti e poco compiacenti rispetto
alla volontà del potere politico espresso direttamente dagli assessori
di competenza o attraverso i dirigenti di livello superiore.
Quindi ho scoperto e segnalato tramite una segnalazione-esposto
agli opportuni Organi inquirenti “strane” situazioni, in cui gli
ordini di servizio vengono dati per via verbale e non per iscritto
e che anche di fronte alla richiesta dell’ordine scritto non si procede,
forse perché è troppo compromettente mettere per iscritto
certe richieste? Forse perché non è opportuno mettere per iscritto
la richiesta di violazioni procedurali, di norme o di richiesta di
privilegiare qualcuno rispetto ad altri?
Richieste che sono di favoritismo o compiacenza nei confronti
delle pratiche degli “amici” del potere politico, o di chi comunque
può fare comodo aiutare. Quindi si chiede a dirigenti e fun-
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