Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

Bene, dico, molto bene… Erano a conoscenza del rapporto di
coniugio tra Bressan e Giunchiglia, ma… ritengono la circostanza
“ininfluente”.
DIRIGENTI DOPPI? ECCO L’INCARICO SPECIALE
Nell’aprile del 2012, la stampa locale ha dedicato ampio
spazio alla riorganizzazione, razionalizzazione e riduzione
dell’assetto organico della Provincia autonoma di Trento. Lo
studio del riassetto aziendale è stato affidato con un incarico
di consulenza alla prestigiosa società Deloitte che da mesi sta
analizzando la situazione dell’intera burocrazia provinciale,
dai dipartimenti agli uffici, attraverso colloqui e osservazioni
“dal vivo”, per poi proporre un nuovo modello organizzativo.
Quasi 500 le posizioni “duplicate” in Provincia, un centinaio
delle quali solo al palazzo dell’Istruzione. Il riassetto è partito
dai Dirigenti , con gli incarichi di vertice individuati dalla
giunta provinciale.
Dopo il direttore generale Ivano Dalmonego, ci sarebbero 11
dipartimenti guidati da Nicolò Pedrazzoli (Avvocatura), Fulvia
Deanesi (Affari finanziari e programmazione), Fabio Scalet
(Affari istituzionali e legislativi), Paolo Nicoletti (Agricoltura,
turismo, commercio e promozione), Marco Tomasi (il neonato
dipartimento della Conoscenza, Paolo Spagni (Industria e artigianato),
Raffaele De Col (Lavori pubblici e trasporti), Livia
Ferrario (Lavoro e welfare), Silvio Fedrigotti (Organizzazione,
personale e affari generali), Roberto Bertoldi (Protezione civile)
e Romano Masè (Territorio, ambiente e foreste). Inoltre sono
state riorganizzate anche le Agenzie affidando: a Laura Boschini
la Protezione ambientale, a Fabio Berlanda l’Energia, a Claudio
Moser l’Incentivazione delle attività economiche e a Paolo
Nardelli la Depurazione.
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