Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

sostituto dirigente del Servizio Attività Culturali, fino al completamento
del nuovo concorso e alla conseguente assegnazione
dell’incarico al titolare.”
Si deduce da questa delibera della Giunta che probabilmente la
commissione esame nominata dalla stessa Giunta non è stata in
grado di “capire” le professionalità acquisite dal dott. Claudio
Martinelli, visto che non era stato in grado di superare la prova
scritta del concorso.
La Giunta non ha fretta, passano 11 mesi, si arriva al 13 aprile
2012, prima che con delibera n.690 venga indetto un nuovo
concorso riservato, per titoli, per l’accesso alla qualifica di Dirigente
cui affidare l’incarico di predisposizione al Servizio attività
culturali. Quindi la Giunta trasforma il bando di concorso
da un esame ad una valutazione per titoli.
Forse alla fine la Giunta Provinciale c’è la farà ad ottenere quello
che ha cercato di ottenere? Non ci sono dubbi, ma non ci
sono nemmeno dubbi che il percorso seguito per il dott. Claudio
Martinelli dimostra la volontà da parte della Giunta di aggirare
la procedura concorsuale nella scelta dei dirigenti provinciali.
La Giunta usa in modo continuo, e non eccezionale,
l’art. 34, comma 3 della legge provinciale 3 aprile 1997 n. 7, che
dovrebbe essere utilizzato solo per “tamponare” situazioni di
emergenza. Inoltre costruisce concorsi con forme, modalità e
tempistiche che evidentemente favoriscono delle persone. Non
solo, ma come nel caso del dott. Claudio Martinelli, si costruisce
un concorso per esami, visto che il dott. Martinelli, assieme
a tutti i candidati, non lo supera, allora si indice un nuovo
concorso non più per esami ma per titoli. Ma la gravità è che
nel frattempo si proroga al dott. Claudio Martinelli l’incarico
ai sensi dell’ l’art. 34, comma 3 della legge provinciale 3 aprile
1997 n. 7, motivandola con la “professionalità già acquisita”.
Penso che nemmeno Alberto Sordi sarebbe riuscito a creare
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