Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

incarichi di sostituzione, “fino a conclusione delle procedure di
(nuovo!) concorso”.
Questi reiterati comportamenti distorti, se confermati, provocherebbero
conseguentemente una proliferazione abnorme e
caotica del numero di strutture (solo le strutture cd. di terzo
livello sono quasi 250, suddivise in ben 18 “gruppi omogenei”),
nonché l’assegnazione delle più rilevanti funzioni dirigenziali
in via temporanea a persone di dubbia competenza, posto che,
nel pubblico impiego, la prova provata del possesso delle suddette
competenze è data dal superamento di apposito, ed auspicalmente
regolare, pubblico concorso per l’acquisizione della
qualifica.
Non si ha infatti notizia che sia mai stata attivata la procedura
di mobilità volontaria interna prevista dalla legge come modo
ordinario e funzionale per gestire queste evenienze, così come
pare non siano stati molto utilizzati l’Albo dei dirigenti e quello
dei direttori, istituiti dalla l.p. 7/97 (articoli 22 e 30) soprattutto
al fine di assicurare una corretta gestione della mobilità e delle
risorse umane, cosa peraltro quest’ultima che non pare proprio
essere preoccupazione prioritaria dell’attuale Giunta provinciale.
Per quanto riguarda poi, in particolare, i tempi di svolgimento
delle procedure concorsuali, certamente indegni di una moderna
amministrazione, limitando l’analisi a due dei concorsi
che risultano essere in atto, quello per 1 struttura del gruppo
omogeneo “tecnico-ingegneristico” e quello per 4 strutture
del gruppo omogeneo “amministrativo”, e ricordando in via di
premessa che stiamo parlando di concorsi a cui partecipano al
massimo 20/30 persone, ci risulta quanto segue:
A. Il concorso per 1 struttura del gruppo omogeneo n.14 “tecnico-ingegneristico”,
relativo nello specifico all’Ufficio Osservatorio
e prezziario dei lavori pubblici, è stato deliberato dalla
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