Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

ne è molto più variegata a seconda della natura della retribuzione accessoria
percepita. Mediamente si può dire che i premi di produttività
della generalità del personale sono pari anche per gli stessi a circa
una mensilità lorda.
Veniamo a un’altra questione, sempre inerente comunque al
personale: la scelta dei membri delle Commissioni per i concorsi
interni ed i messaggi subliminali della Giunta ai dipendenti
della Provincia.
L’interrogazione è la n. 1124 del 18 dicembre 2009, e prefigura
uno scenario orwelliano, con commissioni giudicatrici composte
da soli dirigenti provinciali, personaggi peraltro dalla fedina
etica discutibile che l’Istituzione erge subliminalmente a esempi
morali da seguire per i propri dipendenti.
“Premesso che: I concorsi per l’accesso alla dirigenza e per le
progressioni verticali sono stati introdotti dalla legislazione di
riforma degli anni ’90 come strumento per elevare la motivazione
e la professionalità dei dipendenti pubblici, nonché per
garantire produttività ed efficienza alla Pubblica Amministrazione
trasfondendo nell’ambito della stessa stili e criteri gestionali
tipici del settore privato.
Dopo una finta partenza che sembrava andare in questa direzione,
il Servizio per il personale della Provincia ha invece cominciato
a bandire senza sosta centinaia di concorsi di scadente
qualità il cui esito sembra sia stato sistematicamente pilotato in
modo da sortire l’effetto contrario a quello dichiarato, attraverso
la nomina, in particolare, di Commissioni composte in gran
parte da colleghi ed amici dei candidati favoriti che infatti sono
risultati, immancabilmente, vincitori.
Col tempo, poi, dalle Commissioni sono stati estromessi i membri
esperti esterni, cosa che manifesta la tendenza a passare
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