Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

giorni e che di fatto considera le progressioni verticali come
nuove assunzioni, accessibili solo con concorso pubblico aperto
a tutti e quindi senza riserva totale di posti per gli interni, e
quali eventuali direttive o provvedimenti si intendono prendere
a tale proposito.
E ancora, a fine mese, nuova interrogazione (n. 730) sulla richiesta
di pubblicare i dati retributivi dei dirigenti pubblici…
“Premesso che: In merito alle nuove disposizioni, che obbligano
le pubbliche amministrazioni a pubblicare i dati sui dirigenti
pubblici compresi quelli retributivi, l’Amministrazione
provinciale risponde con un comunicato stampa nei seguenti
testuali termini: “Va chiarito che sotto il profilo giuridico la
recente normativa nazionale non si applica direttamente alla
Provincia Autonoma di Trento e ai suoi enti strumentali, né ai
Comuni trattandosi di disposizioni che incidono su una materia
che appartiene alla potestà legislativa primaria rispettivamente
della Provincia e della Regione Autonoma Trentino Alto Adige
– Südtirol”. Le precisazioni contenute nel comunicato, sotto il
profilo giuridico rispecchiano la realtà e tuttavia nulla vieta che
la Provincia risponda ai criteri di trasparenza richiesti dai cittadini,
al pari del Sindaco di Arco che al riguardo afferma: “Pare
che niente ce lo imponga, ma alla richiesta di trasparenza che
proviene dai nostri cittadini va data una risposta, al di là che
gli obblighi di legge non siano direttamente applicabili nella
nostra provincia”.
Se la decisione del Sindaco del Comune di Arco è del tutto
apprezzabile e sicuramente rispettosa del ruolo istituzionale interpretato
nel rendere trasparenti dati rientranti nel Bilancio
pubblico, non è invece comprensibile la posizione assunta dalla
Provincia che, certamente può e deve tutelare le competenze
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