Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

La necessità è quella di trovare le forme, anche sperimentali, per
mettere in campo forme di democrazia diretta e partecipata, in
modo che i cittadini trentini possano esprimersi sulle decisioni
strategiche che riguardano il loro futuro.
La tanto bistrattata politica deve ritornare ad essere una degasperiana
missione, fatta di impegno e passione civile, che permetta
a tutti di farsi artefici della costruzione del proprio futuro. La
democrazia rappresentativa non è più sufficiente. Non può più
essere un gruppo ristretto di persone – qual è una Giunta provinciale,
che si confronta a sua volta con un gruppo altrettanto
ristretto di amici – a decidere, in modo distaccato dal territorio,
cosa fare. Ci possono essere strumenti che consentano di coinvolgere
la maggior parte della popolazione in scelte strategiche e,
si badi bene, senza necessità di creare sovrastrutture amministrative.
La Giunta provinciale ed il consiglio, così come le Giunte
comunali ed i Consigli hanno il dovere di elaborare proposte, gestire
il bene comune, ma in una azione continua di confronto con
tutti i cittadini, questo ritengo essere la sfida della nuova politica.
Questo consentirà ai trentini e al Trentino di liberarsi dai tentacoli
della piovra che lo sta soffocando e che consentirà ai cittadini
di ritornare liberi, di confrontarsi e di proporre, protagonisti
del proprio futuro.
Questo è il Trentino che vorrei.
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Giorgio Leonardi