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Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

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Stando al racconto fornito dalla stampa la funzionaria, con ventennale<br />

esperienza, avrebbe nel corso degli anni superato brillantemente<br />

selezioni interne volte alla progressione verticale del<br />

ruolo ricoperto; già nel 2004 in una prova interna aveva ricevuto<br />

un punteggio più alto del suo diretto concorrente preferito<br />

alla stessa nella nomina a sostituto capo ufficio qualche anno<br />

dopo. La funzionaria aveva dunque assunto profili più elevati<br />

già dal 2003 mentre il collega solo dal 2006.<br />

Stando sempre al racconto fornito dalla stampa sembra che alla<br />

funzionaria fossero stati affidati incarichi di elevata responsabilità<br />

come quello di essere stata indicata dal capo ufficio di riferimento<br />

sua diretta vice, indicazione che sembra non essere stata<br />

sufficiente per essere nominata sostituto capo ufficio quando<br />

il capo ufficio lasciò l’incarico per un periodo di aspettativa.<br />

Al posto della funzionaria si è preferito un collega con minore<br />

punteggio e competenze.<br />

Nella sentenza il giudice ha riportato l’illegittimità della scelta e<br />

la riconducibilità della mancata promozione a motivi legati alla<br />

personalità della funzionaria.<br />

La Provincia a mezzo del Servizio Avvocatura ha comunque<br />

difeso la scelta presa affermando che “la normativa prevede da<br />

parte dell’ente un’amplissima discrezionalità nell’affidamento<br />

di un incarico quale quello di sostituto capo ufficio”.<br />

Motivazioni che non hanno convinto il giudice del lavoro il<br />

quale ha disposto non solo il reintegro della funzionaria ma<br />

anche la possibilità per la stessa di percepire le indennità che<br />

avrebbe dovuto ricevere se fosse stato affidato a lei l’incarico.<br />

L’<strong>Il</strong>lecito accertato dal giudice, quindi, comporta un doppio costo<br />

per l’amministrazione provinciale: lo stipendio da risarcire<br />

e quello già elargito (illecitamente) al collega preferito nella nomina.<br />

Interrogo (n.3392) il Presidente della Giunta provinciale<br />

per sapere: 1. a quanto ammonta l’indennità che dovrà essere<br />

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