Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

Con riferimento al punto 4, si comunica che la spesa sostenuta dalla
Provincia a favore del Museo d’arte moderna e contemporanea dal
2005 ad oggi è stata la seguente:
E giù un’altra sfilza di numeri...
Per quanto riguarda il punto 5, si fa presente che è in atto un confronto
con i responsabili dei Musei provinciali per definire le politiche di
marketing per migliorare il rapporto tra offerta museale e utenza con
l’obiettivo di consolidare l’utenza attuale e di aumentare le presenze,
insistendo anche su quella parte di popolazione che abitualmente non
frequenta i musei.
Peraltro si allegano le schede sintetiche del bilancio relative agli anni
2008-2009.
UN DIRETTORE INADEGUATO PER UN MUSEO INADEGUATO
Ma ogni Museo, come si sa, ha il Direttore che si merita. Proprio
nell’autunno del 2011 arriva a capo del Mart, dalla Sardegna,
Cristiana Collu. Una nomina che puzza di cooptazione politica.
Il Cda del Mart ha partorito il topolino, o meglio cerca di farci
digerire l’ennesimo topo. La scelta della nuova direttrice è avvenuta
con criteri di “trasparenza e tracciabilità”, come afferma
il presidente Bernabé, ma la trasparenza e tracciabilità che ha
deciso lui, non certo la comunità trentina che paga profumatamente
la struttura del Mart. Se si volevano attuare criteri di
trasparenza veri, si poteva indire un concorso serio.
Una prestigiosa agenzia ha curato la prima selezione – è vero –
ma la scelta tra i “finalisti” è stata fatta da lui, da Bernabé.
E poi, mi domando, candidamente: «Ma dove sta la difesa della
identità culturale del Trentino? Forse solo nell’acquistare le
divise per le bande e per i cori, o forse l’assessore Panizza si
accontenta che la nuova direttrice del Mart arriva anch’essa da
terra d’autonomia?
Ma diamo un’occhiata al curriculum della signora Collu.
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