Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

Due mesi dopo, la risposta.
“Con riferimento al punto 1 si precisa che, per quanto riguarda i bilanci
del Museo d’arte moderna e contemporanea, sono già disponibili
presso il Consiglio provinciale in quanto i bilanci degli enti pubblici
strumentali della Provincia sono inviati annualmente al Consiglio provinciale,
secondo quanto disposto dall’art. 35 della L.P. 14 settembre
1979 n. 7.
Si comunica che il Servizio Attività culturali è in possesso
dei documenti richiesti e che sono a Sua disposizione per la consultazione.
Va precisato che nella dicitura “gratuiti” utilizzata nella rilevazione
della Provincia Autonoma di Trento, vengono compresi non solo le
tipologie che hanno beneficiato della gratuità previste dalla regolamentazione
provinciale, ma anche i biglietti emessi come “gratuiti” a
fronte di servizi diversi resi dal Museo. Queste ultime tipologie, comprendono,
ad esempio, i pacchetti speciali acquistati, con emissione
di fattura, da varie tipologie di visitatori (aziende, istituzioni, agenzie),
che comprendono la visita alle mostre e altri servizi (l’uso di spazi
per convegni, conferenze, laboratori didattici e serate speciali). Nella
voce “gratuiti” sono compresi anche i biglietti previsti nei contratti di
sponsorizzazione, gli ingressi degli “Amici del Museo”, nonché dei
visitatori titolari di abbonamenti, come ad esempio le tessere “Rovereto
Musei” e “Trento Card”. Anche in questo caso, non si tratta di
“ingressi gratuiti” ma di visitatori che hanno regolarmente pre-pagato
il loro ingresso.
In merito al punto 3, relativamente alle ragioni del calo delle presenze
per l’anno 2010; si comunica che, come si può notare dalla tabella
sopra riportata, l’andamento dei visitatori è altalenante nel tempo ma
complessivamente positivo. Le cause sono da ricercare nella fisiologica
fluttuazione delle presenze legate a molte variabili come l’offerta
culturale piuttosto che i gusti del pubblico o la mostra di richiamo
come quella chiusasi a luglio “La rivoluzione dello sguardo” con le
opere del Museé d’Orsay che ha attirato moltissimi visitatori e difficilmente
ripetibile e ancora la difficile congiuntura economica e la
presenza turistica, anche se, negli ultimi anni è stata registrata una
crescita da parte del pubblico locale.
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