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Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

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ciale e gli intendimenti futuri che si intendono applicare per<br />

migliorare suddetto servizio».<br />

I dati che mi vengono forniti nei primi due punti della risposta<br />

– relativi alla spesa a carico del Bilancio della Provincia autonoma<br />

di Trento per la mobilità sanitaria, costituita dal saldo fra la<br />

mobilità attiva e quella passiva e dal numero di ricoveri in mobilità<br />

passiva – mostrano una sostanziale stabilità nel triennio<br />

2008-2010.<br />

La risposta continua con il Punto 3)<br />

«Le misure che la Provincia ha intrapreso per ridurre la mobilità sanitaria<br />

passiva sono di medio-lungo periodo, anche alla luce della prevista<br />

contrazione delle dotazioni di bilancio che non permettono politiche di<br />

ulteriore espansione della spesa:<br />

• è stato potenziato il settore più critico della mobilità rappresentato<br />

dall’ortopedia, implementando la rete ospedaliera provinciale attraverso<br />

l’istituzione di tre nuovi primariati nei presidi di Cavalese, Borgo<br />

Valsugana e Tione di Trento e la partecipazione dei soggetti privati<br />

accreditati; nel 2010 è stato incrementato il budget della C.d.C. Villa<br />

Bianca per gli interventi di chirurgia ortopedica;<br />

• con deliberazione n. 1071 del 7 maggio 2010 della Giunta provinciale<br />

è stato aggiornato il piano per il contenimento dei tempi d’attesa che<br />

sono tra i fattori che maggiormente provocano situazioni di “fuga”;<br />

• la nuova legge sulla tutela della salute in provincia di Trento (L.P.<br />

16/2010) ha inoltre istituito il servizio ospedaliero provinciale, costituito<br />

dagli ospedali pubblici individuati nel piano provinciale per la salute,<br />

coordinati in un’unica rete secondo criteri di sussidiarietà ed efficienza,<br />

prevedendo anche un’integrazione tra le prestazioni specialistiche<br />

ambulatoriali e i servizi territoriali. Nelle intenzioni questo dovrebbe<br />

diminuire il divario qualitativo tra gli ospedali trentini e riuscire ad intercettare<br />

parte di quella domanda che oggi si rivolge fuori provincia;<br />

• nell’ottica di responsabilizzazione dell’Azienda provinciale per i servizi<br />

sanitari, inoltre è stato assegnato nel corso dell’anno 2012 un<br />

obiettivo specifico finalizzato al contenimento della mobilità passiva<br />

che riguarda in particolare tre ambiti di intervento: a) la riduzione gra-<br />

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