Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

attraverso il denaro pubblico. Un Trentino fatto di sprechi, di
mille rivoli di denaro che vanno ad alimentare un sottobosco di
economia e politica.
Un sistema che ha retto finché il bilancio provinciale lo ha consentito;
ora che si inizia a fare spending review anche in riva all’Adige
i nodi iniziano ad arrivare al pettine.
Per rendere più leggibile la documentazione ho pensato di raccoglierla
per capitoli che sono i macro settori di azione in cui si
muove la provincia: Cooperazione, Cultura, Scuola, Solidarietà
internazionale, Promozione turistica e così via.
SEMPLIFICAZIONE, PICCOLA RIVOLUZIONE
Vorrei terminare questa premessa, riflettendo su come a mio avviso
si debba d’ora in poi impostare il futuro della Provincia per
creare un nuovo modello sociale ed un nuovo modello politico
per il Trentino.
In primis, intervenire sulla semplificazione dei livelli amministrativi,
tornando immediatamente ad un sistema provinciale articolato
su due livelli: Provincia e Comuni. Le tanto decantate
Comunità di Valle, infatti, sono state realizzate solo per volontà
politica, non sono volute né dai cittadini né dagli amministratori
locali; come è evidente, non funzionano e non funzioneranno
mai. (E non parliamo dei costi...)
Le realtà municipali dovranno giocoforza essere ridotte di numero,
dobbiamo passare dall’attuale parcellizzazione amministrativa
di 217 Comuni ad un numero di circa 100 comuni, tolti i
comuni di maggiori dimensioni, si avrebbero delle strutture comunali
con dimensioni medie superiori ai 3000 abitanti, in modo
da poter garantire servizi ed economia di scala sufficienti al loro
mantenimento, rendendo allo stesso tempo le pratiche amministrative
omogenee sul territorio.
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