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Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

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sione di tali nozioni avvenuta in questi anni sia in ambito scolastico,<br />

sia lavorativo.<br />

L’arrivo del primo mezzo di soccorso di base è assicurato, per la quasi<br />

totalità del nostro territorio, nei tempi standard previsti a livello nazionale:<br />

8 minuti in area urbana, 20 minuti nelle zone extra urbane, salvo<br />

particolari situazioni di complessità orografica. <strong>Il</strong> mezzo di soccorso<br />

di base viene quindi raggiunto, quando richiesto, da un mezzo di soccorso<br />

avanzato costituito, secondo le circostanze, dall’elisoccorso,<br />

dall’automedica o dall’autosanitaria con infermiere di emergenza a<br />

bordo. L’infermiere di emergenza in questo caso opera in sinergia con<br />

il medico della centrale operativa cui compete la medicalizzazione del<br />

paziente in causa. I dati di riferimento su cui è stato sviluppato il sistema<br />

di emergenza sanitaria provinciale sono quelli relativi all’intero<br />

ambito provinciale, raccolti sistematicamente dalla Centrale Operativa<br />

118.<br />

Nell’autunno del 2007 la Provincia di Trento adottò il modello di medicalizzazione<br />

a distanza per l’intero territorio provinciale, abbandonando<br />

il precedente progetto che prevedeva la presenza di un medico di<br />

emergenza a partenza dai Pronto Soccorso dei sette ospedali provinciali.<br />

Tale decisione venne presa dopo un periodo sperimentale di<br />

nove mesi in cui la presenza del medico di emergenza fu assicurata<br />

anche dall’ospedale di Rovereto.<br />

La medicalizzazione a distanza consiste nel soccorso avanzato portato<br />

dall’infermiere di emergenza in contatto in tempo reale con il medico<br />

della Centrale Operativa 118, cui compete la medicalizzazione del<br />

paziente. Tale sinergia è supportata dalla trasmissione di dati clinici,<br />

anche strumentali.<br />

L’infermiere di emergenza è presente in tutti i distretti, ma non ancora<br />

nelle postazioni di Mezzolombardo e, nella fascia notturna, di Trento.<br />

<strong>Il</strong> medico di centrale, cui compete anche la decisione di eventuali suoi<br />

interventi sul territorio - indicativamente per eventi di alta complessità<br />

organizzativa, quali eventi maggiori o a rischio NBCR –, tutt’oggi supplisce<br />

alla suddetta carenza in attesa del completamento della pianta<br />

organica infermieristica anche per la postazione di Trento - Mezzolombardo.<br />

Nel comune di Rovereto l’infermiere di emergenza è presente<br />

24 ore su 24 dal dicembre 2006.<br />

Concludendo, si precisa infine che ai medici del servizio di continuità<br />

assistenziale non è richiesta la specifica preparazione prevista per i<br />

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