Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

Alcune tabelle – che risparmio al lettore – presentano i trasporti
effettuati nel periodo 2001-2008 per trasferire pazienti
trentini verso centri extra-provinciali al fine di usufruire di trattamenti
di ossigenoterapia iperbarica e sono presentati assieme
alla spesa sostenuta.
«A partire dall’anno 2001, nel Distretto di Trento - operando per la città
di Trento 2 associazioni (Croce Bianca Trento e Croce Rossa Trento)
cui si è aggiunta, negli ultimi anni e per una certa quota di attività sulla
città, l’associazione Croce Bianca Rotaliana di Mezzolombardo - i
trasporti a lunga percorrenza, fra i quali rientrano quelli con destinazione
al Centro di ossigenoterapia iperbarica di Bolzano, sono stati
assegnati secondo un calendario di ripartizione tra le associazioni citate,
redatto trimestralmente secondo l’impegno di servizio attivo dato
dall’associazione nel trimestre precedente. Tale modalità fu introdotta
dopo un confronto e in accordo con le associazioni interessate per
garantire la più equa ripartizione di detti viaggi tra le stesse.
Non sono stati eseguiti rimborsi di spesa verso strutture diverse dall’Istituto
Iperbarico di Bolzano il quale ha riscosso direttamente dai pazienti
una compartecipazione (ticket) pari a 2.783,55 euro.
In applicazione delle linee guida sopra citate, l’accesso alle prestazioni
di ossigenoterapia iperbarica con oneri a carico del SSP è destinato agli
assistiti trentini su prescrizione di medici del SSP e, talvolta, del SSN.
In casi d’urgenza le prestazioni possono essere erogate anche a favore
di pazienti provenienti da fuori provincia.
Come già sopra segnalato, i pazienti ricoverati che occorrono di ossigenoterapia
iperbarica sono trasportati in autoambulanza (trasporto
organizzato tramite la centrale operativa TE 118) mentre tutti gli altri si
recano a Bolzano con mezzi propri.
Riguardo, infine, all’ipotesi di avviare (un progetto di fattibilità per)
l’istituzione di un Servizio di ossigenoterapia iperbarica nell’ambito
del Servizio sanitario provinciale, ritengo che le valutazioni generali
di ordine epidemiologico, clinico, tecnico-sanitario e di sostenibilità
economica dell’attività in argomento - in particolare il sottodimensionamento
per l’utilizzo nel campo delle malattie da decompressione
per le situazioni di emergenza correlate alle immersioni nel lago di
Garda e la necessità per l’utilizzo dell’ossigenoterapia iperbarica nelle
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