Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

contesto del Servizio sanitario del Trentino, delle condizioni
minime, sul piano tecnico sanitario e della sostenibilità economica
(rapporto costi/benefici), che possano giustificare l’attivazione
di uno specifico servizio OTI”.
Quest’ottica prettamente economica mal si addice all’Ossigenoterapia
Iperbarica, in quanto tale struttura si utilizza in trattamenti
d’emergenza salvavita. L’Assessore alle politiche alla
salute dott. Remo Andreolli, nella scorsa legislatura, richiamato
sulla questione, si è riservato di approfondire la tematica al fine
di verificare l’esistenza di ulteriori elementi che portino a rivedere
la scelta del Servizio Sanitario provinciale.
Si interroga il Presidente della Giunta Provinciale e l’Assessore
competente per conoscere: 1. Se, sulla base delle indicazioni
esposte sull’utilizzo dell’Ossigenoterapia Iperbarica, si possa
iniziare ad avviare un progetto di fattibilità per l’istituzione immediata
di un Servizio di Ossigenoterapia Iperbarica nell’ambito
del Servizio Sanitario Provinciale. 2. Se non si ritenga che le
spese di trasporto dei pazienti della Provincia di Trento verso
località extraprovinciali compenserebbero i costi per la costruzione
di questa struttura salvavita. 3. Quanti sono stati i trasporti
di malati locali verso centri di Ossigenoterapia Iperbarica extraprovinciali
dall’anno 2001 ad oggi. 4. Con quali mezzi avviene il
trasferimento e quali sono le associazioni di volontariato a cui è
stato affidato il compito del trasporto di malati in centri esterni
alla Provincia di Trento.Con quali criteri queste associazioni di
volontari sono state scelte e quanti finanziamenti sono stati erogati
a queste per il suddetto compito dal 2001 ad oggi.
La risposta arriva a fine luglio (si notino i tempi biblici…)
Un elenco di dati e di costi per rispondere che l’Assessore preposto
non ritiene di dover dotare il Trentino di una camera
iperbarica.
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