Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

che rifiuta il confronto, non solo con i cittadini, ma anche con le
istituzioni della città quale è il Consiglio Comunale.
Ma molti altri sono i problemi che ITEA SpA ha in sospeso a
Rovereto, basti pensare all’area ex Alpe a Sacco, anche in questo
caso vige la regola del silenzio e dell’omertà, nulla emerge
e nulla si dice, eppure è una area strategica per un quartiere
importante come quello di Sacco – San Giorgio, dove sono state
fatte variazioni urbanistiche ad hoc.
Ma c’è anche la sempre difficile gestione del cosiddetto “Mostro
di Viale Trento”, l’Intercity su cui l’ITEA ha acquistano
parecchi appartamenti e che ha creato vari problemi di ordine
pubblico nel passato e nel presente, con problemi anche rilevanti.
Creando gravi situazioni di tensione tra i privati che avevano
acquistato degli appartamenti e gli inquilini ITEA inseriti
senza alcun criterio, con la presenza di decine di etnie diverse
con problemi di convivenza se non di vero e proprio scontro.
In questo le colpe della Ruffini sono molteplici, faceva parte
della maggioranza comunale e di giunta quando sono state prese
le decisioni di edificare l’Intercity, creando la situazione di
degrado socio urbanistico che ha generato quella edificazione
ed ora non è in grado di gestirla come Presidente ITEA.
«FAIDE» DA CONDOMINIO DIETRO L’AUTO BRUCIATA
19 Giugno 2012
Ci sarebbero degli screzi legati alla convivenza tra famiglie dietro
all’incendio doloso di un’auto avvenuto la notte di sabato nel parcheggio
del condominio Itea Intercity, in viale Trento. La Vokswagen Sharan
data alle fiamme poco prima delle 23 di sabato sera, mentre gran
parte del quartiere stava partecipando alla festa sarda in Piazza della
Pace, apparteneva ad un cittadino kossovaro di 36 anni, residente
nel compendio e impiegato all’Amr. Ufficialmente le indagini, condotte
dai carabinieri di Rovereto, sono vincolate al rapporto degli specialisti
dei Vigili del Fuoco, che dovrebbe arrivare già oggi. Gli investigatori
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