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Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

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tà che svolge a favore degli inquilini. Ma mentre si fa fatica a<br />

trovare risorse per sistemare i problemi degli inquilini ITEA,<br />

altrettanto non si può dire per le spese di gestione della struttura<br />

che si permette addirittura di avere due direttori da 170.000<br />

euro cadauno, un consiglio d’amministrazione da 125.000 euro,<br />

e varie spese di consulenza esterne, nonostante una struttura<br />

ben dimensionata:<br />

«LE SOCIETÀ PUBBLICHE SONO POCO TRASPARENTI»<br />

TRENTO - «Poca trasparenza di alcune operazioni», «numerose criticità<br />

su incarichi e consulenze esterne», «moltiplicazione dei centri di<br />

spesa», «scarsa chiarezza dei dati di bilancio». La sezione di controllo<br />

della Corte dei Conti di Trento bacchetta la Provincia su diversi aspetti<br />

della gestione di tre delle sue società, Tecnofin Trentina, <strong>Trentino</strong><br />

Sviluppo e Patrimonio del <strong>Trentino</strong>. Le delibere, citate nella relazione<br />

del procuratore regionale Salvatore Pilato all’inaugurazione dell’anno<br />

giudiziario della magistratura contabile giovedì scorso, sono del 19<br />

gennaio e riguardano gli anni 2005-2008. Nelle corpose relazioni allegate<br />

sono comprese le controdeduzioni di Piazza Dante.<br />

DALL’ITEA A PAXOS<br />

Tra il 2005 e il 2007 Tecnofin ha affidato consulenze esterne per un<br />

totale di 2 milioni di euro, a cui va aggiunto l’importo di oltre 1 milione<br />

«girato» a Itea per la consulenza di E-Capital Partners sulla trasformazione<br />

dell’Istituto di edilizia abitativa in società per azioni. Secondo<br />

la Corte dei Conti «va rimarcata la poca trasparenza delle operazioni<br />

inerenti all’affidamento di consulenze relative a progetto Itea e progetto<br />

Patrimonio del <strong>Trentino</strong>, nonché le perplessità che suscita la<br />

poca chiarezza delle due consulenze affidate per il progetto Paxos».<br />

Quest’ultimo è lo studio sull’aggregazione delle società di servizi pubblici<br />

locali, chiesto dalla Provincia a Tecnofin nel 2004. Per i magistrati,<br />

gli esiti di questo studio, costato 172 mila euro, sono «ignoti». Per<br />

Piazza Dante è stato il primo passo per arrivare all’attuale, robusta e<br />

redditizia, Dolomiti Energia.<br />

O altre consulenze:<br />

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