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Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

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dei frigoriferi, ai bagni, fino alle stanze da letto. Circa sessanta famiglie,<br />

domiciliate presso il condominio amministrato da Itea Spa di<br />

via Chiocchetti, in località Centochiavi, ormai non cercano neanche<br />

di risolvere il problema, ma tentano piuttosto di contenerlo, fronteggiando<br />

quotidianamente la moltitudine di insetti con trappole e spray<br />

insetticida. E la situazione sarebbe così grave da richiedere, a detta<br />

della consigliere comunale Gabriella Maffioletti (Lista civica Morandini),<br />

l’intervento del sindaco Alessandro Andreatta quale garante dell’igiene<br />

pubblica.<br />

Comuni in tutte le aree urbane, gli scarafaggi prolificano negli ambienti<br />

domestici a causa della presenza di alimenti e di un clima temperato<br />

ideale. Spesso difficili da vedere, in quanto rifuggono la luce e i rumori<br />

forti, tendono a uscire dai pertugi e dagli scarichi soprattutto durante<br />

le ore notturne. Quelli di via Chiocchetti - della sottospecie «Blattella<br />

germanica», distinguibili per le piccole dimensioni, la velocità e il colore<br />

rossiccio (oltre alla capacità di volare e di camminare su pareti<br />

lisce) - sono però in tali quantità da essere facilmente rintracciabili<br />

negli appartamenti a qualsiasi ora del giorno.<br />

«Appena ci alziamo la mattina - spiega Daniela Marsetti, da anni alle<br />

prese con gli insetti - raccogliamo le trappole posate la sera precedente,<br />

colme di scarafaggi imprigionati, e continuiamo la caccia tra i<br />

mobili e lungo i muri». Una situazione, questa, che comporta un forte<br />

disagio agli inquilini. Sembra infatti che l’infestazione non sia dovuta<br />

alla pulizia degli appartamenti, ma ad una colonizzazione diffusa cominciata,<br />

probabilmente, dal sistema fognario. «Ormai - ci dice Marsetti<br />

- i miei nipoti non vengono più a trovarmi, e noi stessi evitiamo<br />

di invitare a casa amici o parenti. Per di più, abbiamo il timore che<br />

le blatte possano diffondere malattie». In effetti gli scarafaggi, data<br />

l’abitudine di rigurgitare periodicamente parte del cibo ingerito, sono<br />

ritenuti veicolo di germi patogeni, come febbri tifoidee e dissenteria.<br />

Ma anche questo non è un caso isolato, infatti:<br />

VIA FILZI, LE CASE ITEA TRA ESCREMENTI E LARVE<br />

Si conoscono. Si parlano. E si chiamano perfino per nome. Al civico<br />

8 di via Fabio Filzi, un «casermone» oggi dell’Itea ma vecchio di 80<br />

anni, hanno abitudini di un tempo. Perché i giovani dell’ultimo piano<br />

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