Il Trentino nascosto - Leonardi Giorgio

in cui credo, il mio senso etico, basato sulla concretezza, il mio
attaccamento al territorio trentino, alle nostre radici e alla nostra
storia.
Rimboccandomi le maniche – come spesso ho dovuto fare nella
mia vita – sono entrato in questa nuova dimensione di servizio
del pubblico con una grande voglia di “imparare” a fare politica.
Ma prima, ho cercato il consenso degli elettori, che si ottiene con
il voto. E il voto si ottiene con la fiducia e la credibilità che altri
ti riconoscono.
Mai come in quel momento, con grande umiltà, ho dovuto ripetermi
la massima socratica del “so di non sapere”, trovandomi di
fronte a certi meccanismi della politica amministrativa. Per questo
non mi stancherò mai di ringraziare tutte le persone che mi
sono state vicine in questi anni e che mi hanno aiutato a crescere,
come politico e come uomo.
L’inizio della mia avventura politica è abbastanza recente. Nelle
elezioni provinciali del 2003 ho presentato un simbolo e una
lista civica di cui ero il candidato presidente. Pur non riuscendo
ad essere eletto, il risultato in termini di numeri si è rivelato
ottimo, considerato che si trattava di una lista nuova, al di fuori
dagli schemi della politica locale di allora. Questa prima esperienza
mi ha dato il modo di conoscere molte valide persone sul
territorio provinciale e quindi di iniziare a metterle in rete. È
mia abitudine quella di creare e di mantenere i rapporti umani
anche al di là delle elezioni: non si può pretendere di telefonare
o chiamare alle riunioni le donne e gli uomini che ti stanno vicini
solo in occasione delle tornate elettorali, non uso e getto le
persone.
Nel 2005 mi è stata data la possibilità di candidare a Rovereto
per le comunali, nella lista di Forza Italia, come indipendente, in
quanto non conoscevo ancora bene le persone che costituivano
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