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2012年九月Settembre 2012 Anno 3 No .8

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Settembre <strong>2012</strong> <strong>Anno</strong> 3 <strong>No</strong><strong>.8</strong><br />

<strong>2012</strong>年 九月<br />

1


2 3


Il Rinascimento e Firenze. Capolavori e Protagonisti<br />

Pechino, Museo Nazionale di Cina<br />

6 luglio <strong>2012</strong> - 30 aprile 2013<br />

Raffaello Sanzio<br />

(Urbino 1483 – Roma 1520)<br />

Angelo<br />

Dipinto su tela trasportato da tavola (1501)<br />

Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo<br />

Il piccolo dipinto è un frammento della perduta<br />

pala raffigurante l’Incoronazione di San Nicola<br />

da Tolentino commissionata il 10 dicembre 1500<br />

a Raffaello e ad Evangelista da Pian di Meleto dal<br />

mercanti di lana Andrea Baronci, per la sua cappella<br />

nella chiesa di Sant’Agostino a Città di Castello, in<br />

Umbria.<br />

L’opera, ultimata nel 1501, fu gravemente<br />

danneggiata a causa di un terremoto nel 1789;<br />

successivamente venne acquistata da papa Pio VI e<br />

divisa in molte parti poi disperse. A tutt’oggi sono<br />

stati rintracciati solo quattro frammenti: l’angelo a<br />

mezzo busto di Brescia, un altro angelo con cartiglio<br />

al Museo del Louvre, le figure della Vergine Maria e<br />

del Padre eterno al Museo di Capodimonte di Napoli.<br />

Lo studio di questi elementi, dei documenti e dei<br />

disegni autografi di Raffaello conservati nei musei<br />

di Lille e di Oxford ha consentito la ricostruzione<br />

dell’aspetto originario della pala, che presentava<br />

al centro san Nicola da Tolentino attorniato da due<br />

angeli per parte con il demonio ai suoi piedi e in alto<br />

la Vergine Maria, Dio e sant’Agostino, resi nell’atto<br />

di tenere sospesa una corona sulla testa del santo.<br />

A Raffaello è concordemente riferita dalla<br />

critica l’ideazione del progetto compositivo<br />

dell’insieme nonché l’esecuzione degli angeli di<br />

Brescia e di Parigi. Nel contratto di commissione<br />

dell’opera l’allora diciassettenne Raffaello viene<br />

definito per la prima volta magister, appellativo<br />

che testimonia come a quella data l’artista avesse<br />

raggiunta la piena autonomia professionale. La<br />

pala con l’Incoronazione di San Nicola segnò un<br />

momento importante per l’affermazione personale<br />

di Raffaello e della sua bottega, che di lì a poco<br />

sarebbe stata chiamata ad assolvere incarichi sempre<br />

più prestigiosi e impegnativi in Umbria, regione<br />

dominata fino a quel momento dalla figura di Pietro<br />

Vannucci, detto il Perugino, maestro di Raffaello.<br />

E proprio ai tipi del Perugino si rifà il volto pieno e<br />

delicato dell’angelo di Brescia, la cui figura appare<br />

contraddistinta da una monumentalità, una vivace<br />

gamma cromatica e una perizia di esecuzione che<br />

preludono alle opere successive del grande artista.<br />

拉斐尔·桑齐奥<br />

(1483年出生于乌尔比诺—1520年在罗马去世)<br />

天使<br />

移到画布上的木版画, 1501年<br />

这 幅小画是一个今已失传的祭坛屏风“托<br />

伦蒂诺的圣尼古拉加冕”的一部分。羊<br />

毛商安德列亚·巴龙齐在翁布里亚大区<br />

齐塔·迪·卡斯特罗市的圣奥古斯丁教堂中有一<br />

个家族礼拜堂,1500年12月10日,他委托拉斐尔及<br />

埃万杰利斯塔·达·皮安·迪·梅莱托为这个礼<br />

拜堂创作屏风,1501年作品完成。1789年,他在<br />

一次地震中严重受损,以后教皇庇护六世把它买<br />

下来,切割成好几块,最终失散,直至今天,我<br />

们才找到该屏风的4个残片:这里的布雷西亚收<br />

藏的半身天使,卢浮宫收藏的绘有纸带的另一个<br />

天使、那不勒斯卡波迪蒙特博物馆收藏的圣母和<br />

圣父的画像。通过研究这些绘画碎片,历史文献<br />

和拉斐尔亲笔签名的草图(今藏法国里尔美术博<br />

物馆和英国牛津的阿什莫林博物馆),我们得以<br />

重构祭坛屏风的原状:中间是托伦蒂诺的圣尼古<br />

拉,两边各有两个天使,脚底是魔鬼,画面上方<br />

是圣母,圣父和把圣冕举在圣尼古拉头上的圣奥<br />

古斯丁。<br />

评论家公认,拉斐尔决定了整个屏风的构<br />

图,并创作了藏于布雷西亚和巴黎的的两个天<br />

使,而卡波迪蒙特博物馆收藏的圣母和圣父应该<br />

是出自埃万杰斯塔·达·皮安·迪·梅莱托的手<br />

笔,他在1500年与拉斐尔签订了绘制这个屏风的<br />

聘约,合同中,年仅17岁的拉斐尔第一次被称作<br />

“老师”,这个头衔证明,当时的拉斐尔已经完<br />

全独立从事绘画的职业。<br />

“托伦蒂诺的圣尼古拉加冕”代表了拉斐尔<br />

及他主持的画坊的个人事业得到承认的一个重要<br />

时刻,不久以后,他被请去翁布里亚创作越来越<br />

重要和庞大的作品。在他之前,那个地区绘画界<br />

的主宰人物是拉斐尔的老师、别号佩鲁吉诺的<br />

彼埃特罗·瓦怒奇。正是参照佩鲁吉诺的画<br />

中形象,布雷西亚的天使的脸庞才这样圆润和精<br />

致。他体形硕大、色彩欢快丰富,画技老成,这<br />

些特征构成了拉斐尔未来作品的前奏,例如梵蒂<br />

冈美术馆收藏的“奥蒂祭坛屏”和米兰布雷拉美<br />

术馆的“玛丽亚的婚事”。<br />

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佛罗伦萨与文艺复兴:名家名作<br />

北京,中国国家博物馆<br />

<strong>2012</strong>年7月6日 - 2013年4月30日<br />

Raffaello Sanzio<br />

(Urbino 1483 – Roma 1520)<br />

Autoritratto<br />

Dipinto su tavola, 1506 ca.<br />

Firenze, Galleria degli Uffizi<br />

Il dipinto, prima giunto a Firenze da Urbino nel<br />

1631 con le raccolte della granduchessa Vittoria<br />

della Rovere, entrò successivamente a far parte<br />

della collezione del cardinale Leopoldo de’ Medici,<br />

il cui inventario lo registra fra i Ritratti di pittori<br />

fatti loro propria mano, presumibilmente donato<br />

dalla stessa duchessa al cognato quando questi iniziò<br />

la raccolta di autoritratti degli artisti, oggi esposta<br />

nel Corridoio Vasariano della Galleria degli Uffizi.<br />

Raffigura un giovane vestito di nero, a mezzo<br />

busto, ripreso di tre quarti, mentre volge lo sguardo<br />

verso lo spettatore, come è tipico negli autoritratti.<br />

Porta una berretta di panno nero a falda ripiegata che<br />

copre i lunghi capelli castani.<br />

Il giovane è sempre stato riconosciuto come<br />

Raffaello anche grazie all’indubbio rapporto con<br />

l’autoritratto che il pittore eseguì nell’affresco della<br />

Scuola di Atene nella Stanza della Segnatura in<br />

Vaticano. Il dipinto ha goduto di un’enorme fortuna<br />

critica già a partire dai primi anni del XIX secolo,<br />

soprattutto perché la bellezza malinconica, efebica e<br />

aggraziata dell’artista corrispondeva così bene alla<br />

sua arte e al mito del “divin pittore” morto giovane;<br />

inoltre esso rispecchiava il ritratto psicologico che il<br />

Vasari ne aveva delineato nella biografia dedicatagli.<br />

Dibattuta è la committenza del dipinto.<br />

拉斐尔·桑齐奥<br />

(1483年出生于乌尔比诺—1520年在罗马去世)<br />

自画像<br />

木版画, 1506年前后<br />

佛罗伦萨,乌菲齐美术馆<br />

与 大公夫人维多利亚·罗维莱的收藏一<br />

起, 这幅画于1631年从乌尔比诺达到<br />

佛罗伦萨,以后,它又进入红衣主教利<br />

奥波德·德·美第奇的收藏,他在1663-1667年<br />

的财产清单中把它登记为“画家亲自创作的肖<br />

像”。当时红衣主教开始收藏如今陈列在乌菲齐<br />

瓦萨利长廊中的艺术家自画像,而这幅画很有可<br />

能就是大公夫人赠送给小叔子的礼物。<br />

画中的年轻人一身黑衫、半身、四分之三的<br />

侧面、眼光目视观众,这是自画像典型的构图。<br />

他带着一顶帽檐上翻的黑毛呢沿帽,帽子盖住了<br />

他蓬松的栗色长发。<br />

因为在为梵蒂冈签字厅创作壁画“雅典学<br />

派”时,拉斐尔加入了自己的自画像,这件作品<br />

中的人物自始至终都被明白无误地确认为是画家<br />

本人。十九世纪初叶, 这件作品就倍受评论家<br />

的高度评价,其主要原因在于,画中艺术家忧<br />

郁、阴柔和优雅之美与他的艺术表现和英年早逝<br />

的“仙笔”神话是如此吻合,此外,他也折射了<br />

瓦萨里在《艺苑名人传》拉斐尔章节中对他的心<br />

理描写。<br />

有争论的问题是这幅肖像的委托人,有人认<br />

为是为叔父西蒙内·恰尔拉画的,另有人认为是<br />

为圭多巴尔多·德拉·罗维莱公爵画的,还有人<br />

认为是为费德里科·达·蒙特菲尔特罗的女儿、<br />

乔万尼·德拉·罗维莱的遗孀乔万娜创作的,拉<br />

斐尔把这幅画送给伯爵夫人,以感谢她对自己的<br />

事业多次给予的引荐和帮助。<br />

这件作品是否属于“雅典学派”中的自画像<br />

的衍生?因为意见相左,作品的日期被定于1506<br />

年和1509年之间。<br />

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THROUGH WATERS<br />

“ART & WATER keeping desert aside”<br />

Christina Sasayiannis<br />

Nel contesto dei progetti, nei quali RCMA - Roma Capitale Mondiale per l’Acqua si impegna da anni,<br />

Through Waters mette al centro dell’attenzione l’acqua come risorsa fondamentale nell’esistenza<br />

umana, elemento di ogni cultura, incontro e dialogo tra esse.<br />

Via di conoscenza, un elemento in comune, si crea la sacralità.<br />

Le storie di vita di ognuno di noi sono legate visceralmente all’acqua. <strong>No</strong>n importa di quale religione,<br />

nomadi o sedentari, pastori o abitanti di città si sia, l’acqua rimane l’elemento intorno al quale verte la vita.<br />

In città, abbiamo dimenticato il suo valore culturale in quanto la disponibilità dell’acqua è automatica. Essa<br />

non è inserita in alcun contesto rituale e dunque di scontato accesso, quasi asettico, per noi spettatori e<br />

fruitori.<br />

Through Waters vuole essere lo sguardo e al contempo regalare uno sguardo, affinché da spettatori<br />

possiamo divenire attori. Attraverso la rappresentazione dell’acqua nelle fotografie che esporremo, realtà<br />

culturalmente e geograficamente lontane si incontrano. Infatti gli scatti dei fotografi testimoniano qui<br />

diversi modi di vivere l’elemento acqua: sacralizzata e sacralizzante come è in particolari riti e nel suo uso<br />

quotidiano.<br />

Nella conferenza organizzata per l’occasione, si incontreranno professionisti di diversa formazione che<br />

lavorano e si interessano dell’acqua avendo un fine in comune: sostenere la conoscenza e dunque la<br />

consapevolezza per poter salvaguardare proteggere e sopratutto valorizzare l’acqua nei suoi modi di essere<br />

percepita e vissuta.<br />

Through Waters vuole considerare l’acqua come risorsa, una risorsa da tutelare e proteggere, ma sopratutto<br />

da amare e riscorpire. E riscoprire significa conoscere. “Acqua e origine precedono ogni forma e sono di<br />

supporto ad ogni creazione” (Mircea Eliade;1950).<br />

Through Waters entra così nel contesto di un progetto più ampio che verte alla promozione della Cultura<br />

dell’Acqua. Attraverso lo sguardo dei fotografi selezionati, arte, immagini, uomini, acqua e culture<br />

entreranno in un dialogo comune, realtà diverse e percezioni di esse apriranno gli orizzonti cognitivi degli<br />

attori.<br />

La scelta di esporre fotografie scattate in diverse realtà culturali e geografiche è dettata dalla coesistenza tra<br />

uomo e natura molto stretta che qui oggi si traduce in arte.<br />

Il fiume, la raccolta dell’acqua, la “ritualizzazione” nell’acqua, la poesia, l’approvigionamento e la natura<br />

attraverso l’arte. Acqua nella rappresentazione del suo modo di essere vista e vissuta per sottolineare ancora<br />

una volta lo stretto legame tra ACQUA e VITA.<br />

Attraverso l’esposizione fotografica si vuole sostenere il dialogo, la conoscenza e il rispetto, mezzi per<br />

creare e mantenere la pace in questa meravigliosa sorgente di vita che è la TERRA con le sue ACQUE.<br />

Cerimonia d’inaugurazione: 14 settembre <strong>2012</strong>, ore 16,00<br />

ore 16:15 proiezione del documentario The Well - Water Voices from Ethiopia, regia di Paolo Barberi,<br />

Mario Michelini, Riccardo Russo (56’, etiope con sottotitoli in inglese)<br />

ore 17:15 conferenza con Ma Jun, ospite d’onore<br />

Proiezione speciale sul tema dell’acqua: 20 settembre, ore 19,30<br />

Cry Sea, regia di Luca Cusani (50’, senegalese e portoghese con sottotitoli in inglese)<br />

The Well - Water Voices from Ethiopia, regia di P. Barberi, M. Michelini, R. Russo<br />

Durata della mostra: 15-28 settembre <strong>2012</strong>, dalle 10 alle 18<br />

Istituto di Cultura Italiano a Pechino<br />

Ingresso libero<br />

水 -“艺术&水·远离沙漠”<br />

Christina Sasayiannis<br />

“RCMA:罗马─世界水都”非盈利性公益协会多年致力于从事水环境的保护项目。水,既是人<br />

类生存的必要资源,也是不同文化间交融的重要元素。展览的目的就是提高民众对水的关注。<br />

水是交流的途径,是人类共有的资源,水是神圣的。<br />

每个人的生活都与水息息相关。不论你的宗教信仰如何,不论你是流浪还是定居,不论你是放<br />

牧还是在城市居住,水无时无刻不在你身边。在城市,水资源的供应相对充足且取用简便,使得我<br />

们单纯地成为水的观赏者和使用者,却遗忘了水的神圣性,遗忘了它的文化价值。<br />

《水》摄影展中的所有作品都以水为主题,希望透过这一特别的视角,让人们从单纯的旁观者<br />

成为其中的参与者,让不同文化、不同地域通过水这一介质相遇相融。摄影师们用快门记录下水的<br />

多样状态:被神圣化的水,神圣的水仪式,以及水的日常使用。此次活动的参与者来自各个领域,<br />

但他们有着共同的关注点,那就是如何更好地保护和合理地开发水资源。<br />

水资源是需要我们保护的,更是需要我们去热爱、去探求的。探求的前提是认知。生活经历可<br />

以帮助我们认识到水之于自然、之于人类的重要性。正如罗马尼亚宗教史学家米尔恰·伊利亚德所<br />

说:“水源是一切生物的形式和支撑。”于是,致力于推广水文化的《水》项目就此诞生。通过一<br />

系列以水为主题的摄影图片的展示,让艺术、影像、人类、水和文化进行平等对话,为所有参与者<br />

提供一个认知水的崭新视角。来自不同地域、不同文化的照片,将用艺术的形式展现人与自然的和<br />

谐共处。河流、水的收集、水的仪式化…… 水,将通过艺术的形式得以展现,凸显水与生活之间密<br />

不可分的关系。<br />

《水》,与水对话,认识、了解、尊重它,从而更好地保护地球,保护地球上的生命之源。<br />

展览开幕式:<strong>2012</strong>年9月14日,下午4时<br />

下午4:15时:放映纪录片《井─埃塞俄比亚水之音》,导演:Paolo Barberi,<br />

Mario Michelini, Riccardo Russo (56’, 埃塞俄比亚语,英文字幕)<br />

下午5:15时:研讨会,出席嘉宾马军<br />

“水”主题放映:<strong>2012</strong>年9月20日,晚7:30时<br />

《哭泣的海洋》,导演:Luca Cusani (50’, 塞内加尔和葡萄牙语,英文字幕)<br />

《井─埃塞俄比亚水之音》<br />

展期:<strong>2012</strong>年9月15日-28日,10时-18时<br />

意大利文化处<br />

免费参观<br />

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话剧《快乐到底是什么鬼东西》<br />

[意大利] 国际荟萃<br />

时间:<strong>2012</strong>.09.14-<strong>2012</strong>.09.16 19:30<br />

场馆:北京国话先锋剧场(东城区东单三条8-2号)<br />

创意/剧作/导演:亿万代码剧团Codice Ivan artistic collective<br />

从生存角度探索当今世界受困于无尽的经济发展下的境况,尽管其中呈现的经济模型似乎已不<br />

再拥有发展前景。剧中演员讲述着看似简单却被人忽略的故事:你决定生孩子,你就得工作赚钱,<br />

去工作赚钱,你就得穿着T恤衫。一旦你有了孩子,你又会需要一个保姆,否则你又将失去陪伴老<br />

婆的时间。结果,你需要加更多的班挣更多的钱,以便雇个保姆,以便做这做那。生活像卷入高速<br />

运转的机器,如此反复,永无止境。通过不同媒体的实时记录和投射,此剧演绎出当今时代的混<br />

乱,像巨大的涡轮机般将观众卷入对生活的思考,”我们该怎样生活?”,”快乐到底是什么鬼东<br />

西?”。<br />

ìWhat the Hell is Happiness?î<br />

[Italy]<br />

Time: <strong>2012</strong>.09.14-<strong>2012</strong>.09.16 19:30<br />

Location: Guo Hua Xian Feng Ju chang (Dongcheng District Dongdan san tiao <strong>No</strong>. 8-2)<br />

Director:Codice Ivan artistic collective<br />

The play offers an image of the contemporary world’s obsession for endless economic growth, although<br />

the model that lies behind it seems not existentially sustainable. The actress tells an apparently childish story,<br />

according to which in order to have children you need a t-shirt so that you to go to work and earn money. But<br />

if you do have children then you will need a baby-sitter, otherwise you will not have time to spend with your<br />

wife. As a result, you will have to work more in order to earn more money to pay the baby-sitter, and so on.<br />

Through a kaleidoscope of different images, the audience is then drawn into a vortex, a sort of mirror which<br />

reflects what for many people are actual experiences, and makes the audience reflect on “what the hell is happiness?”<br />

and “how should we live?”.<br />

<strong>2012</strong>.09.25-<strong>2012</strong>.09.26 17:30<br />

尤伦斯当代艺术中心 UCCA<br />

[国际单元]<br />

团队者<br />

Team Player<br />

镜中世界 创新单元<br />

Through the look’ing glass<br />

大象在房间剧团<br />

Elephant in the Room Theatre<br />

导演 Director: 丰翼 Fabrizio Massini<br />

www.beijingff.com<br />

<strong>2012</strong>.09.25-<strong>2012</strong>.09.26 17:30<br />

尤伦斯当代艺术中心 UCCA<br />

[国际单元]<br />

一出戏<br />

A Play<br />

镜中世界 创新单元<br />

Through the look’ing glass<br />

人剧团<br />

Ren<br />

导演 Director: 李山 Alessandro Rolandi<br />

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LA PALMA DELL’ELEGANZA<br />

La donazione di PALMA BUCARELLI al Museo Boncompagni Ludovisi<br />

Fino al 30 Settembre <strong>2012</strong><br />

Una mostra a cura di Mariastella Margozzi e Arianna Marullo<br />

Nel 1996 Palma Bucarelli donò il suo guardaroba<br />

al Museo Boncompagni Ludovisi, da poco dedicato<br />

alle Arti decorative, al Costume e alla Moda. Si<br />

trattò di una donazione importante, sia perché assai<br />

consistente in numeri (oltre cento capi) sia perché<br />

particolarmente significativa del personaggio Palma<br />

Bucarelli, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte<br />

Moderna dal 1941 al 1975.<br />

Donna di indiscusso fascino quanto di indiscusso<br />

potere, capace di dirigere con capacità culturali<br />

e manageriali il massimo museo statale italiano<br />

dedicato all’arte contemporanea. Fu oggetto<br />

persino di un’interrogazione parlamentare per<br />

aver portato Alberto Burri alla GNAM. Ma Palma<br />

aveva buone regioni da vantare. Ragioni che si<br />

chiamano Modigliani, Mondrian, Pollock, Morandi,<br />

Scipione, Gino Rossi, Kandinskji, Richter, Malevic,<br />

Fautrier, Moore, Prampolini, Klee, Colla, Manzoni,<br />

Baumeister, Capogrossi. Tutti artisti a cui spalancò<br />

le porte della Galleria Nazionale.<br />

La sua algida bellezza si coniugava con un’innata<br />

eleganza, fatta di gesti e di modi di fare, oltre<br />

che di abiti alla moda, e con un’attenzione mai<br />

venuta meno alla mondanità come strumento per<br />

raccogliere consensi e appoggi. Bellezza ed eleganza<br />

contraddistinsero Palma Bucarelli fin da quegli anni<br />

Quaranta in cui si affacciava al mondo dell’arte<br />

contemporanea attraverso la Galleria nazionale e<br />

la seguirono fino alla fine della sua carriera, a metà<br />

degli anni Settanta, quando ormai decine di riviste<br />

le avevano dedicato articoli e servizi e quando era<br />

stata centinaia di volte fotografata in serate di gala e<br />

inaugurazioni accanto a personaggi famosi e potenti.<br />

Palma impersonava la donna nuova, femminile al<br />

massimo, intelligente e tenace, che sfidava l’uomo<br />

nei posti di potere e che sapeva gestire con grazia,<br />

ma anche con determinazione, confronti con artisti,<br />

collezionisti e con i suoi stessi superiori.<br />

La mostra, suddivisa in tre sezioni (abiti da giorno,<br />

abiti da cocktail e da sera, accessori), presenta circa<br />

cento capi del suo guardaroba di riguardo, da lei<br />

stessa conservati fino a due anni prima della morte<br />

e donati alla sua amata Galleria, che in quel periodo<br />

stava dando vita a uno dei suoi musei “satellite”,<br />

il Museo Boncompagni, al quale già diversi stilisti<br />

avevano donato importanti creazioni di moda. Un<br />

guardaroba il suo che comprende capi di prestigiose<br />

sartorie romane, quali Nicola Zecca, Aurora<br />

Battilocchi, Sorelle Cecconi, Sorelle Botti, Antonio<br />

De Luca, Carosa, Maria Antonelli, Simonetta,<br />

Sorelle Fontana (solo per citarne alcune) e che<br />

scandiscono l’evoluzione del gusto e della moda<br />

italiana nell’arco di quarant’anni.<br />

L’esposizione propone inoltre numerose fotografie<br />

tratte dall’album di famiglia, tra cui quelle realizzate<br />

dalla famosa fotografa Ghitta Carell, che raccontano<br />

la storia di Palma Bucarelli attraverso inaugurazioni<br />

di mostre in Galleria, balli e incontri culturali e<br />

mondani, e alcuni dei suoi ritratti donati alla Galleria<br />

Nazionale con legato testamentario nel 1998: un<br />

bronzo di Mazzacurati e un dipinto di Dario Cecchi.<br />

1996年,帕尔玛·布加莱利将其个人服<br />

装赠与以装饰艺术、服装和时尚为主题的<br />

Boncompagni Ludovisi博物馆。这是一次重要的<br />

捐赠,不仅数量庞大(超过一百套),而且全部<br />

是帕尔玛·布加莱利本人的珍藏,她曾于1941至<br />

1975年间担任国立现代艺术馆馆长。<br />

帕尔玛·布加莱利拥有毋庸置疑的魅力,当<br />

然也有不容争辩的权力,文化底蕴雄厚的她同时<br />

也是意大利最大最重要的国立现当代艺术馆的成<br />

功管理者。阿尔贝托·布里、莫迪尼亚尼、蒙<br />

德里安、波洛克等艺术家能够进入国立现代艺术<br />

馆,都是她的功劳。<br />

她冷艳的美与天生的典雅气质结合得完美无<br />

缺,她的一颦一笑,她的处事风格,还有时髦的<br />

服装,令她在备受瞩目的同时,也收获了认可和<br />

支持。帕尔玛·布加莱利从上世纪四十年代起开<br />

始在国立现代艺术馆工作,从那时起,美丽典雅<br />

就一直是她的标签。自那以后到七十年代中期结<br />

束职业生涯,无数杂志为她撰写过文章,也拍摄<br />

过无数张她在参加展览开幕式或各类晚宴时与各<br />

界名人拍摄的照片。<br />

帕尔玛是新女性的最佳代表,美丽、聪慧且<br />

坚韧,在权力舞台上与男性抗衡,懂得如何经营<br />

与艺术家、收藏家和上级之间的关系。<br />

此次的展览分为三部分,分别是日装、鸡<br />

尾酒会装和晚装、及配饰,共展出约一百套帕尔<br />

玛·布加莱利的个人服装。这些服装是她在自己去<br />

世前两年捐赠给她最喜爱的Boncompagni博物馆<br />

典雅的帕尔玛<br />

Boncompagni Ludovisi博物馆, 帕尔玛·布加莱利珍藏展,<br />

展览至<strong>2012</strong>年9月30日<br />

策展人:玛丽亚斯特拉·玛戈齐;阿丽亚娜·玛鲁罗<br />

的。此前已经有很多服装设计师都把自己钟爱的<br />

设计捐赠给该博物馆收藏。布加莱利的服装都出<br />

自当年罗马最顶级的裁缝店,代表着意大利在那<br />

四十年中最出色的时尚品味。<br />

此外,展览还将展出布加莱利的多幅照片,<br />

包括由著名摄影家吉达·卡雷尔所拍摄的布加莱<br />

利在展览开幕式和各类文化活动中的社交场景,<br />

以及1998年她去世后通过遗嘱捐赠给国立现代艺<br />

术馆的几幅肖像作品。<br />

14 www.museoboncompagni.beniculturali.it<br />

15


Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto<br />

Ricostruzione Futurista<br />

“Ricostruzione Futurista” richiama uno dei testi<br />

chiave delle avanguardie italiane del <strong>No</strong>vecento: il<br />

manifesto “Ricostruzione futurista dell’universo”,<br />

firmato nel 1915 da Giacomo Balla e Fortunato<br />

Depero. <strong>No</strong>n solo un documento di elaborazione<br />

teorica, ma un vero e proprio spartiacque: allo<br />

scoppio della prima guerra mondiale il movimento<br />

futurista stava abbandonando l’aggressività<br />

degli esordi, per avviarsi verso una seconda fase<br />

caratterizzata piuttosto dall’esigenza di un’arte<br />

totale.<br />

Dopo la morte di Umberto Boccioni nel<br />

1916 il programma di “Ricostruzione futurista<br />

dell’universo” diventa il tratto essenziale del<br />

“secondo futurismo”.<br />

Gli esiti sono stati concreti e molteplici:<br />

dall’arredo alla moda, dal cinema al teatro, dalla<br />

musica alla danza, dal manifesto pubblicitario<br />

all’oggetto d’uso.<br />

Balla e Depero, ma anche Tullio Crali, Enrico<br />

Prampolini, o Thayaht hanno addirittura anticipato di<br />

parecchi decenni il ruolo dell’artista come promotore<br />

di se stesso attraverso l’editoria, la corrispondenza e<br />

la fotografia.<br />

Fausto Melotti. Angelico Geometrico<br />

“L’arte è stato d’animo angelico, geometrico. Essa<br />

si rivolge all’intelletto, non ai sensi”. Così Fausto<br />

Melotti descriveva la propria poetica nel testo in<br />

catalogo della sua prima mostra personale alla<br />

Galleria del Milione (1935) di Milano, dove si era<br />

trasferito da Rovereto negli anni Venti.<br />

Un’esposizione come quella, in Italia, non si<br />

era mai vista: un’astrazione purissima e integrale.<br />

“Angelico geometrico” è quindi un’auto-definizione<br />

in cui l’artista accosta immaginazione e raziocinio,<br />

concretezza tattile degli oggetti e impalpabilità<br />

eterea della loro forma. Erano anni economicamente<br />

difficili, in cui anche la libertà era un bene che<br />

si pagava a caro prezzo. Eppure, la creatività<br />

abbondava. Nelle arti visive alcuni proseguivano<br />

le sperimentazioni delle avanguardie futuriste;<br />

altri pensavano al ritorno all’ordine; altri ancora si<br />

lanciavano nell’astrattismo. In quel clima, con le<br />

spalle caricate di un bagaglio di riferimenti futuristi,<br />

metafisici, astratti e razionalisti, Fausto Melotti fu<br />

tra gli innovatori più originali e radicali. Laureato<br />

nel 1924 in ingegneria elettronica al Politecnico di<br />

Milano, era anche musicista, compositore, pittore,<br />

insegnante, ceramista. Nato nel 1901 nella Rovereto<br />

di Depero, partì dagli entusiasmi futuristi per<br />

approdare, nel 1935, a una scultura astratta, senza<br />

precedenti in Italia.<br />

La mostra al Mart, a cura di Denis Viva, punta a<br />

interpretare questa convivenza di leggerezza e rigore<br />

con un percorso che mette in luce, in tutta la vicenda<br />

artistica di Melotti, una coerenza di intenti molto<br />

forte.<br />

In particolare, l’esposizione si concentra sulla fase<br />

di rinascita dell’opera di Melotti a partire dagli anni<br />

Sessanta. In un clima di profondo e generalizzato<br />

cambiamento in atto nel paese, i giovani astrattisti di<br />

quegli anni guardavano con ammirazione e stupore<br />

alle pionieristiche opere di Melotti negli anni Trenta.<br />

Fino al 30 settembre <strong>2012</strong><br />

特伦托与罗韦莱托现当代艺术博物馆<br />

未来主义重建<br />

“未来主义重建”这一概念源自意大利二十<br />

世纪先锋艺术的重要文献之一——由贾科莫·巴<br />

拉和佛图纳多·德佩罗于1915年签署的《宇宙的<br />

未来主义重建》。这不仅是一部理论著作,更<br />

是未来主义发展的分水岭:在第一次世界大战爆<br />

发之际,未来主义运动也摒弃了初始阶段的侵略<br />

性,转而向以满足艺术需求为特点的第二阶段发<br />

展。<br />

1916年翁贝托·博乔尼去世后,宇宙的未来<br />

主义重建计划成为“第二阶段未来主义”的最基<br />

本特征。<br />

这一艺术思潮对生活的影响是实际而且多方<br />

面的:从装潢到时装,从电影到戏剧,从音乐到<br />

舞蹈,从广告到各类用品。<br />

巴拉与德佩罗,以及图里奥·克拉里、恩里<br />

克·普朗波里尼、塔亚特等艺术家,将艺术家通<br />

过出版、摄影等形式宣传自己的潮流提前了几十<br />

年。<br />

法乌斯托·梅洛蒂:几何天使<br />

“艺术是天使的心情,如同几何学般准确。<br />

艺术更关乎才智,而非感觉。”1935年,法乌斯<br />

托·梅洛蒂在他在米兰米里奥内画廊的首次个展<br />

画册中曾经这样描述。上世纪二十年代,他离开<br />

出生地罗韦莱托,前往米兰生活。<br />

在米兰的展览展现的是一种完整和纯粹的抽<br />

象,这在当时的意大利还是第一次出现。“几何<br />

天使”梅洛蒂成功地将想象与理性推理、物体的<br />

实际感知与物体形态的不可触觉性融合在一起。<br />

在当时经济萧条社会动荡的大背景下,连自由<br />

都成了一种昂贵的物品。然而,创造力却是丰富<br />

的。在视觉艺术领域,有人从事未来主义先锋实<br />

验,有人选择回归传统,也有人开始研究抽象主<br />

义。此时的梅洛蒂依然具备了丰富的未来主义、<br />

形而上学、抽象和理性主义知识,成为当时最彻<br />

底的创新派代表人物。<br />

梅洛蒂1901年生于罗韦莱托,1924年毕业于<br />

米兰理工大学电子工程系,曾经是音乐家、作曲<br />

家、画家、教师和陶瓷艺术家。他早期对未来主<br />

义充满激情,到1935年,他创作的抽象派雕塑为<br />

意大利艺术书写了重要一笔。<br />

此次在特伦托与罗韦莱托现当代艺术博物馆<br />

展出的展览由丹尼斯·维瓦策划,展出作品涵盖<br />

梅洛蒂的整个艺术生涯,展现了艺术家超凡的艺<br />

术能力和艺术连贯性。展览还特别专注了梅洛蒂<br />

作品在上世纪六十年代所产生的重要影响。在那<br />

个充满变革的时代,年轻的抽象派艺术家们无不<br />

惊叹于梅洛蒂创作于三十年代的先锋主义作品。<br />

展览开放至<strong>2012</strong>年9月30日<br />

www.mart.tn.it<br />

16 17


La Regata Storica di Venezia<br />

domenica 2 settembre <strong>2012</strong><br />

La regata storica, che si svolge ogni anno la<br />

prima domenica di settembre, è la più tradizionale<br />

delle manifestazioni veneziane e l’appuntamento<br />

principale del calendario annuo di gare di voga<br />

alla veneta, disciplina unica al mondo praticata da<br />

millenni nella laguna di Venezia.<br />

È oggi resa ancora più spettacolare dal<br />

celebre corteo storico che precede le gare:<br />

una sfilata di decine e decine di imbarcazioni<br />

tipiche cinquecentesche, multicolori e con<br />

gondolieri in costume, che trasportano il doge,<br />

la dogaressa e tutte le più alte cariche della<br />

magistratura veneziana, in una fedele ricostruzione<br />

del passato glorioso di una delle repubbliche<br />

marinare più potenti e influenti del Mediterraneo.<br />

Oggi le quattro competizioni sono suddivise per<br />

categorie di età e per tipologia di imbarcazione: la<br />

più famosa ed entusiasmante è la regata dei campioni<br />

su gondolini, che sfrecciano in Canal Grande fino<br />

al traguardo di fronte alla celebre “machina”,<br />

scenografico palco galleggiante posto davanti al<br />

palazzo di Ca’ Foscari.<br />

La storia<br />

Dalle origini ad oggi<br />

La regata da sempre ha coinvolto cittadini e<br />

forestieri. Le prime testimonianze storiche risalgono<br />

alla metà del secolo XIII, ma è probabile che, in una<br />

città come Venezia, da sempre proiettata sul mare, la<br />

regata abbia avuto origini più antiche, dettate dalla<br />

necessità di addestrare gli equipaggi al remo. Molto<br />

più tarda è la prima immagine visiva: un gruppo di<br />

barchette con la scritta “regata” si vede nella pianta<br />

di Venezia di Jacopo de’ Barbari del 1500. Da allora<br />

la regata sarà uno dei temi prediletti dai vedutisti per<br />

rappresentare una Venezia festeggiante.<br />

L’etimologia della parola regata è incerta,<br />

ma è probabile derivi dal termine aurigare<br />

(gareggiare), usato e attestato nel secolo XVI come<br />

sinonimo di gara. Da Venezia il termine passò<br />

nelle principali lingue europee indicando sempre<br />

una competizione agonistica su barche.<br />

Anticamente le regate si divisero in sfide<br />

tra barcaioli o gondolieri e regate grandi<br />

(queste ultime motivate da eccezionali<br />

celebrazioni cittadine religiose o laiche). Le spese<br />

per allestirle gravarono sempre sui private e non di<br />

rado furono indette per liberalità di prìncipi stranieri.<br />

Nel 1797, caduta la Repubblica, le regate<br />

non cessarono. Proprio in quell’anno il governo<br />

democratico veneto indisse due competizioni.<br />

La regata moderna nacque nel 1841, anno dal<br />

quale le spese furono di spettanza non più di<br />

privati ma del pubblico. In quell’anno il Municipio di<br />

Venezia chiese alle autorità austriache di indire<br />

annualmente una “corsa di barchette lungo il<br />

Canal Grande a cura del comune per incoraggiare<br />

i gondolieri a mantenere in onore la decantata loro<br />

destrezza”.<br />

C o n l ’ a n n e s s i o n e d i Ve n e z i a a l R e g n o<br />

d’Italia (1866), contrariamente a quanto accadeva in<br />

precedenza, le regate ebbero come finalità la<br />

celebrazione del glorioso passato della Repubblica<br />

Veneta. Ma è solamente dal 1899, in occasione della<br />

III Biennale Internazionale d’Arte, che - su proposta<br />

del sindaco di Venezia, conte Filippo Grimani - la<br />

regata assumerà il nome di “storica”.<br />

Le gare<br />

Regata dei gondolini<br />

La regata consiste in varie gare su particolari tipi<br />

di barche. Attualmente la più seguita e<br />

entusiasmante è la regata dei gondolini.<br />

In occasione della “regata storica” Venezia<br />

vede il bacino di San Marco e il Canal Grande<br />

pullulare di imbarcazioni di ogni tipo, dalle quali i<br />

cittadini assistono alla competizione con partigiana<br />

animosità. Per fronteggiare e contenere i disordini<br />

la regata anticamente fu preceduta - con funzione di<br />

servizio d’ordine - da peote e da bissone (barche da<br />

parata), dalle quali alcuni patrizi posti a prua,<br />

muniti di archi, lanciavano alle imbarcazioni più<br />

indisciplinate palle di terracotta (balote). Attualmente<br />

le bissone hanno la sola funzione di aprire il corteo<br />

storico.<br />

I punti cruciali e le tappe fondamentali della regata<br />

sono:<br />

- lo spagheto (il cordino) teso alla partenza davanti<br />

ai giardini di Sant’Elena;<br />

- il paleto, un palo infisso nel mezzo del<br />

Canal Grande di fronte alla stazione ferroviaria di<br />

Santa Lucia, dove - così si afferma per tradizione - si<br />

determinano i vincitori;<br />

- la machina, edificio galleggiante che poggia su<br />

una chiatta ancorata davanti a Cà Foscari, ricca<br />

d’intagli policromati e dorati, luogo deputato per il<br />

concludersi delle gare e per l’assegnazione dei premi<br />

consistenti in denaro e bandiere. Quest’ultime,<br />

le più ambite, sono quattro di altrettanti diversi<br />

colori: al primo è consegnata la rossa, al secondo<br />

la bianca (anticamente celeste), al terzo la verde, al<br />

quarto la blu (anticamente gialla su cui campeggiava<br />

un maialino, animale considerato poco veloce).<br />

Il corteo storico<br />

Il Corteo storico rievoca il grandioso corteo<br />

acqueo organizzato per l’accoglienza trionfale che<br />

fu riservata al suo arrivo in città nel 1489 a Caterina<br />

Cornaro, sposa del re di Cipro, che rinunciò al<br />

suo trono a favore di Venezia, segnando l’inizio<br />

del dominio della Serenissima sull’isola del<br />

Mediterraneo.<br />

Il corteo è formato da decine di imbarcazioni<br />

tipiche veneziane a remi, con vogatori e figuranti in<br />

costume d’epoca, tra cui il Doge e Caterina Cornaro.<br />

Le barche sfilano in una processione che parte<br />

dal Bacino di San Marco e percorre tutto il Canal<br />

Grande, per poi ripercorrere a ritroso il suo tragitto<br />

fino al punto di arrivo delle gare a remi, la machina,<br />

il palco galleggiante costruito di fronte a Ca’ Foscari,<br />

tra gli applausi di veneziani e turisti, che si godono<br />

lo spettacolo dalle rive e dalle dimore private che si<br />

affacciano sul percorso del corteo.<br />

18 19


20 21<br />

威尼斯传统赛船会<br />

<strong>2012</strong>年9月2日(周日)<br />

传统赛船会每年九月的第一个星期日在威尼<br />

斯举行,是当地传统最为悠久的活动之一。这项<br />

比赛已经在威尼斯泻湖地区有了上千年的历史。<br />

如今,在赛船会正式比赛前举行的传统花船<br />

游行又为这项历史悠久的活动增添了新的光彩。<br />

数十条充满浓郁十六世纪风格、色彩绚烂的小<br />

船,由盛装的贡多拉船夫驾驭着缓缓驶来,船上<br />

坐着装扮成威尼斯执政官夫妇和王公贵族的人。<br />

这是对历史的光荣再现,盛世时的威尼斯共和国<br />

曾是地中海地区最有权势和影响力的国度。<br />

按参赛者年龄和船只种类划分,赛船会将举<br />

办四场赛事,其中最有名、最激动人心的要数贡<br />

多拉冠军赛。比赛在威尼斯大河道中进行,终点<br />

就设在卡弗斯卡里宫前的著名的水上舞台边。<br />

历史<br />

参与赛船会的不仅有当地居民,也有外国<br />

人。有关赛船会的最早记录可以追溯到十三世纪<br />

中叶,但它的起源肯定更早,因为威尼斯作为临<br />

海城市很久以来都担负着培训各类船员的任务。<br />

在由雅各布·德巴尔巴里于1500年绘制的威尼斯<br />

地图上,第一次出现了一群小船的图案,并写有<br />

“赛船会”的字样。从那以后,赛船便成为最能<br />

表现威尼斯节日氛围的活动。<br />

从词源学上讲,赛船会“regatta”一词很可<br />

能源于“aurigare”,后者在十六世纪被用于泛<br />

指“比赛”。由于威尼斯的缘故,这个词后来在<br />

众多欧洲语言中特指划船比赛。<br />

卡纳莱托《大河道中的赛船会》<br />

早年间的赛船会分为两类,一类是船夫之间<br />

的竞技,另一类则是节日期间大赛船会(通常在<br />

庆祝重要的宗教或民俗节日时举行)。赛船会的<br />

各种花费通常由个人承担,还经常能得到外国<br />

王宫贵族的慷慨解囊。1797年,尽管威尼斯共和<br />

国不复存在,但赛船会并没有停止。正是在那一<br />

年,威尼斯民主政府出面组织了两场比赛。现代<br />

赛船会起源于1841年,费用不再由个人承担,而<br />

是从公共财政支出。这一年,威尼斯市政府向奥<br />

地利当局申请设立每年一度“由市政府主办,在<br />

大河道内进行的划船比赛,以鼓励当地船夫以自<br />

己的职业为荣”。1866年,威尼斯被纳入意大利<br />

王国。和以前不同的是,赛船会的举办主要是为<br />

了纪念威尼斯共和国的荣耀历史。直到1899年第<br />

三届国际艺术双年展举办时,在威尼斯市长菲利<br />

普·格里马尼伯爵的建议下,赛船会被正式冠以<br />

“传统赛船会”的名称。<br />

比赛<br />

贡多拉竞技<br />

赛船会的比赛按船只种类划分,目前最受追<br />

捧、同时也是最激动人心的就是贡多拉比赛。每<br />

到传统赛船会举办期间,威尼斯的圣马可船坞和<br />

大河道上都会停满各式各样的船只,人们勇敢地<br />

挤在船上观看比赛。为应对赛船会期间的混乱状<br />

况,古时候的赛船会都有八桨游艇开道,而且会<br />

有配备了弓箭的贵族站在船头。一旦有人违反纪<br />

律,他们就会用弓箭向违反纪律的人打出土球以<br />

示惩罚。如今,八桨游艇依然存在,但只是作为<br />

赛船会的开道船使用。<br />

赛船会的关键点和主要赛段包括:<br />

- 圣埃莱娜花园前的出发线;<br />

- 桑塔露琪亚火车站前的大河道中有一根立<br />

柱,根据传统,获胜者将在这里决出;<br />

- 依附于停泊在卡弗斯卡里宫前的一艘驳船上<br />

的水上建筑,装饰华丽,可作舞台使用,是颁<br />

奖授旗的地点。第一名将得到红旗,第二名白<br />

旗(古时是天蓝色旗),第三名绿旗,第四名<br />

蓝旗(古时是黄旗,旗子上还绘有一只小猪,<br />

因为小猪被认为是跑得很慢的动物)。<br />

传统花船游行<br />

传统花船游行是威尼斯人为欢迎塞浦路斯国<br />

王的妻子卡特里娜·卡尔纳罗抵达威尼斯而举行<br />

的活动。1489年,卡特里娜为威尼斯的利益放弃<br />

了自己的王位,让威尼斯获得了对塞浦路斯岛<br />

的统治权。参与花船游行的有数十条威尼斯传统<br />

带桨船只,桨手和在船上扮演各类角色的演员都<br />

身着当年的盛装,包括威尼斯的执政官和卡特里<br />

娜。船只从圣马可船坞出发,经过整个大河道,<br />

直到赛船会比赛的终点——卡弗斯卡里宫前的水<br />

上舞台。威尼斯市民和游客届时都会聚集在河道<br />

两岸的民宅上观看游行,并对船队报以热烈掌<br />

声。


NO.08<br />

Il SAPERE DEI PIACERI 美食风向标<br />

La cucina veneziana<br />

È risaputo che Venezia, per secoli, è stata<br />

l’autentico crocevia degli scambi tra oriente<br />

ed occidente, ragion per cui presenta nella sua<br />

tradizione culinaria una varietà di piatti legata alla<br />

diversa provenienza degli ingredienti. Ecco quindi<br />

che vediamo giungere a tavola il baccalà dalle<br />

rotte del Baltico, le spezie preziose dalle carovane<br />

dell’Asia ma anche le verdure fresche dalle isole<br />

dell’estuario, il pesce dalla laguna e la selvaggina<br />

cacciata in barena.<br />

Già verso il 1000, Venezia diffonde in tutte le<br />

regioni usi e abitudini alimentari dei popoli con i<br />

quali intratteneva rapporti d’affari. Ancora oggi,<br />

l’uso delle spezie è la caratteristica fondamentale<br />

della cucina veneta, che unifica la molteplicità<br />

delle tradizioni gastronomiche legate al territorio.<br />

La cucina veneziana, fatta di ingredienti poveri,<br />

diventa addirittura raffinata con l’utilizzo delle<br />

spezie. Ritroviamo infatti un impiego quotidiano<br />

di molti prodotti di origine orientale, nella<br />

fattispecie di spezie quali zenzero, cannella, noce<br />

moscata, cardamomo, zucchero, etc. Il loro utilizzo<br />

secondo le caratteristiche tipicamente orientali<br />

divenne quasi esagerato nei secoli tardo medievali,<br />

continuando poi per tutto il Rinascimento e<br />

arrivando, anche se a dosi più ridotte, fino ai giorni<br />

nostri, più consistente che in altre cucine regionali.<br />

I pellegrini che da ogni parte d’Europa giungevano<br />

a Venezia per imbarcarsi verso la Terra Santa,<br />

restavano stupefatti dalla quantità e dalla varietà<br />

di mercanzie che si potevano trovare in questa<br />

città d’acqua. Dalle loro cronache traspare<br />

l’ammirazione per il buon governo che garantiva<br />

una così grande prosperità. Documenti storici<br />

ci informano che nel quindicesimo secolo nei<br />

magazzini veneziani venivano annualmente<br />

scaricate dalle navi provenienti dai porti orientali<br />

circa cinquemila tonnellate di spezie. Il largo<br />

utilizzo di spezie nella cucina di sei secoli fa ci<br />

viene presentato in una ricetta del Trecento di<br />

un cuoco anonimo, giunta ai giorni nostri con il<br />

nome di “pollo allo zenzero” e dove la quantità di<br />

spezie usate è di ben settecentocinquanta grammi.<br />

Tra i prodotti di origine orientale il riso è quello<br />

che più caratterizza la cucina veneziana. Arrivato<br />

dal mondo arabo, durante il medioevo era uno<br />

degli alimenti più cari ed era venduto molto<br />

spesso nelle “spezierie” ad uso medicinale;<br />

come alimento veniva ridotto quasi a farina ed<br />

utilizzato per rendere più dense le minestre.<br />

È nel Cinquecento che il riso diventa il re delle<br />

tavole dei veneziani ed entra a far parte della<br />

gastronomia veneziana: la più celebre delle minestre<br />

veneziane è “risi e bisi”, il piatto della festa più<br />

importante di Venezia, la festa di San Marco.<br />

La cucina tradizionale veneziana è fondamentalmente,<br />

una cucina semplice, perché semplici erano e<br />

sono gli elementi base, i metodi di preparazione<br />

ed i tempi di cottura, ma al tempo stesso è anche<br />

una cucina complessa perché si potrebbe dire<br />

che ha seguito gli avvenimenti della sua storia<br />

millenaria. Famosi e noti restano i banchetti offerti<br />

dalla Serenissima in occasione dell’arrivo in<br />

città di principi ed ambasciatori stranieri e delle<br />

feste più importanti, durante le quali sono rimasti<br />

proverbiali l’uso del “piron “ (forchetta) portato<br />

da Bisanzio ed i famosi “trionfi di zucchero”,<br />

(alimento allora sconosciuto all’Europa che usava<br />

solo miele, e che Venezia importava dalla Turchia,<br />

avendone il monopolio e che impose sui mercati).<br />

Ovviamente, essendo Venezia una città sull’acqua, ha<br />

sempre sfruttato con fantasia tutte le sue risorse ittiche,<br />

sbizzarrendosi con portate di pesce di tutti i tipi.<br />

A Venezia, pesce e frutti di mare pescati giornalmente,<br />

giungono ai mercati locali di primo mattino. <strong>No</strong>n<br />

ci si può meravigliare quindi che il pesce sia la<br />

base della cucina veneziana. Ciò che potrebbe<br />

invece stupire è che, nonostante la varietà e la<br />

qualità del pescato, i veneziani abbiano adottato<br />

con entusiasmo il merluzzo essiccato per il quale<br />

sono state create molte ricette. Altre tipiche ricette<br />

veneziane di pesce sono le conosciute “seppie col<br />

nero” e le “sarde in saor”: questo piatto agrodolce,<br />

arrivato da Costantinopoli, mescola il pesce<br />

alla cipolla, all’uva passa, ai pinoli ed all’aceto.<br />

Il pesce, del resto, per una città di mare è<br />

ovviamente la base dell’ alimentazione; tuttavia la<br />

mensa dei veneziani non disdegna la cacciagione.<br />

La selvaggina cacciata in laguna veniva cotta<br />

allo spiedo e farcita di odori, cosa tutt’ora in uso:<br />

i piccoli uccelli (come le quagliette) vengono<br />

infilati in spiedini alternati con pezzi di carne di<br />

maiale, di pancetta o lardo e accompagnati da<br />

tenera polenta: da qui la famosa “polenta e osei”.<br />

La polenta era in uso già ai popoli mediterranei<br />

e agli antichi romani e i suoi ingredienti erano<br />

le fave macinate ed il farro; ma la polenta vera e<br />

propria si ebbe con il mais importato dall’America,<br />

che venne poi coltivato su larga scala nel Veneto.<br />

In contrasto forse con l’idea diffusa degli italiani<br />

come mangiatori di pasta e spaghetti, a Venezia<br />

l’unica pasta tradizionale sono i bigoli, la cui<br />

preparazione era tradizionalmente affidata agli<br />

uomini, vista la durezza dell’impasto.<br />

Tra i primi piatti caratteristici, c’è la “pasta<br />

e fasioi” (pasta e fagioli), piatto contadino<br />

diffusissimo e molto apprezzato a Venezia.<br />

Tra i secondi piatti più tipici e noti al mondo,<br />

c’è il famoso “fegato alla veneziana”. I romani<br />

lo cucinavano con i fichi per addolcire il<br />

retrogusto amarognolo della carne, i veneziani<br />

hanno adottato invece la cottura con le cipolle.<br />

Altro piatto di carne importante è l’anatra, servita sulla<br />

base di diverse ricette, come ad esempio la celebre<br />

“anatra ripiena” o il “petto d’anatra in agrodolce”.<br />

La rivoluzione culinaria apportata dai veneziani<br />

si ebbe anche nell’uso delle pietanze associate<br />

alla frutta ed alla verdura, molte delle quali<br />

provenivano inizialmente dal medioriente, come<br />

il cavolfiore, gli spinaci ed i carciofi e la cui<br />

produzione poi, come anche ad i giorni nostri,<br />

era fornita dall’abbondante e varia coltivazione<br />

delle isole della laguna. Accanto ai secondi piatti,<br />

i contorni di verdure come i famosi “fondi di<br />

carciofo”, le “patate alla veneziana”, i “fasioi in<br />

salsa” o il “radicchio alla trevigiana” ravvivano la<br />

tavola veneziana in un’armonia di colori e sapori.<br />

La cucina veneziana si rivela come un’arte culinaria<br />

aperta alle innovazioni della Mittel-Europa e<br />

sensibile alle raffinate abitudini francesi, che arrivano<br />

nel Veneto attraverso i cuochi stranieri stipendiati<br />

da molte famiglie nobili veneziane. Ricordiamo ad<br />

esempio l’introduzione dello zucchero, elemento<br />

primario nei dolci veneti dell’epoca, in sostituzione<br />

del miele di antica data, l’olio di oliva e il burro, al<br />

posto dello strutto, del lardo e del grasso di oca.<br />

Importantissimo fu appunto tutto il settore<br />

dolciario che deve necessariamente tener conto<br />

dell’ambiente cosmopolita veneziano. Infatti dal<br />

Cinquecento compare il caffè importato dalla<br />

Turchia e molto più tardi, nel Settecento, la<br />

cioccolata e l’uso di dolci austriaci quali i chiffel,<br />

i krapfen, lo strudel, etc. Tra i dolci veneziani non<br />

si può dimenticare la frutta caramellata, i biscotti<br />

(quali i famosissimi “baicoli“), le “fugasse”<br />

(focacce), le “fritole” (frittelle), i “galani”, e tanto<br />

altro ancora; il tutto veniva sempre annaffiato da vini<br />

pregiati orientali come il vino di Cipro, i passiti e la<br />

22 23


malvasia.<br />

I trionfi della cucina veneziana furono talmente<br />

straordinari da ritrovarli espressi nei più bei dipinti<br />

rinascimentali, fra cui la famosissima “Cena in casa<br />

di Levi” o “le <strong>No</strong>zze di Cana” di Paolo Veronese, in<br />

cui la ricchezza e la varietà della mensa dell’elegante<br />

ambiente veneziano viene espressa con una tal<br />

dovizia di particolari e di colori, da far dimenticare<br />

la specificità del soggetto religioso.<br />

Ma al di là della tradizione, nell’odierno tran<br />

tran quotidiano, il pasto più diffuso e apprezzato<br />

da tutti è il “tramezzino veneziano”, due fette di<br />

pane senza crosta, che racchiudono qualsiasi cosa<br />

farcita con la maionese: uova, tonno, pomodori,<br />

mozzarella, verdura fresca, prosciutto, olive,<br />

carciofini... Associato spesso e volentieri al bicchiere<br />

di spritz, ovvero l’aperitivo locale veneziano, questi<br />

due elementi sono ormai diventati espressione della<br />

‘Venetian way of life’.<br />

Ricette tipiche della cucina veneziana<br />

Sarde in saor<br />

Ingredienti:<br />

12 sarde fresche; farina; olio; sale. Per il saòr: 2<br />

cipolle bianche medie; 3 cucchiai di aceto rosso; 3<br />

cucchiai d’olio;1 cucchiaio di pepe nero in grani.<br />

Facoltativo: 50 g di pinoli, 50 g di uvetta.<br />

Preparazione:<br />

Squamare le sarde, eliminare la testa, eviscerarle,<br />

lavarle bene, salarle poco, infarinarle e friggerle<br />

in olio ben caldo 2 minuti per parte, asciugatele su<br />

carta assorbente.<br />

Per preparare il saòr: in una padella scaldare tre<br />

cucchiai d’olio e far dorare le cipolle a fettine per<br />

circa 20 minuti, spruzzarle con l’aceto, mescolare,<br />

ritirare dal fuoco. Se piace aggiungere anche uva<br />

passa e pinoli. Unire al saòr i granelli di pepe.<br />

Versarne metà sul piatto da portata, sopra adagiarvi<br />

sei sarde, su queste distribuire un terzo del restante<br />

saòr, sopra adagiarvi le sei restanti sarde e su queste<br />

versare la restante salsa. Servire il giorno dopo.<br />

Le sarde in saor sono uno dei più saporiti piatti<br />

della cucina veneta, che trasforma un pesce povero<br />

come le sarde in un eccellente antipasto. Quando<br />

trovate delle belle sarde preparatene in quantità visto<br />

che durano parecchi giorni in frigorifero.<br />

Risi e bisi<br />

Ingredienti:<br />

300 g. di riso tipo Violone, 1 kg. di piselli freschi,<br />

50 g. di pancetta, una cipolla, un cucchiaio di<br />

prezzemolo tritato, 1 lt. di brodo di carne, 3<br />

cucchiai di formaggio grattugiato, sale e pepe.<br />

Preparazione:<br />

Sgranare i piselli e soffriggerli subito con pancetta,<br />

cipolla e prezzemolo tritati. Aggiungere un paio di<br />

mestoli di brodo, il sale ed insaporire a fuoco vivo.<br />

Versare quindi il rimanente brodo, portare a bollore,<br />

aggiungere il riso e lasciare cucinare, mescolando<br />

spesso. Verso fine cottura, aggiungere il formaggio<br />

grattugiato ed il pepe. Servire dopo aver lasciato<br />

riposare il riso per alcuni minuti.<br />

La ricetta originale di risi e bisi prevede<br />

rigorosamente piselli freschi, quelli più piccoli e<br />

teneri, ma se non li avete in casa potete sostituirli<br />

con quelli surgelati. <strong>No</strong>n fate asciugare troppo il riso<br />

durante la cottura perché questo piatto è più brodoso<br />

di un risotto ma più asciutto di una minestra!<br />

威尼斯美食<br />

众所周知,威尼斯几个世纪以来都是东西方<br />

交流之门,威尼斯的饮食传统也相应的具有汇集<br />

异国食材而成的特点。比如来自波罗的海的鳕鱼<br />

干,来自亚洲的珍稀香料,来自河口岛屿的新鲜<br />

蔬菜,来自泻湖的鱼和来自沙洲的野味。<br />

直到今天,香料的使用依然是威尼斯饮食最<br />

重要的特点,将当地饮食传统的多样性结合起<br />

来。威尼斯饮食常以简朴的食材作为原料,但是<br />

用香料烹制后会变得十分精致。我们会在日常餐<br />

食中发现很多源自东方的产品,比如:姜、肉<br />

桂、肉豆蔻、小豆蔻、白糖等;在中世纪晚期,<br />

与这些香料的东方用法迥异,威尼斯人几乎以<br />

夸张的方式大量使用它们,并延续到文艺复兴<br />

时期,虽然现在用量减少了一些,但依然超出其<br />

他地区。历史文献记载,十五世纪,来自东方港<br />

口的船只每年在威尼斯的货仓卸下约5000吨的香<br />

料。六个世纪前香料的广泛应用是一位十四世纪<br />

的佚名厨师留下的菜谱所展示的,流传至今的<br />

“姜味鸡”中所使用的香料总量为750克之多。<br />

在来自东方的产品中,大米是威尼斯美食的特色<br />

之一。大米来自阿拉伯世界,在中世纪,它是一<br />

种非常昂贵的食物,通常在香料店中被作为药用<br />

食材售卖;而在烹饪中,则被磨成粉末状,加入<br />

汤羹使其变得更为浓稠。公元5世纪,大米成为<br />

威尼斯人餐桌上的主角,“圣马可”节时最重要<br />

的一道菜就是著名的威尼斯“豌豆米饭”。<br />

当然,作为一座水城,威尼斯也巧妙地利用<br />

其水利资源,将鱼鲜和其他海鲜运用的淋漓尽<br />

致。每天清晨,当天捕捞的鱼和海鲜都会被运送<br />

到当地的市场。威尼斯美食中使用大量的海鲜并<br />

不令人惊奇。令人感到意外的是,虽然鱼类的种<br />

类繁多、质量上乘,威尼斯人却特别钟爱鳕鱼<br />

干,他们创造了很多以鳕鱼干为基础的菜肴。其<br />

他地道的威尼斯特色还包括,著名的“黑墨鱼”<br />

和“醋味沙丁鱼”,后者是一种酸甜口味的美<br />

食,来自克斯坦丁诺波利,将鱼和洋葱混合在一<br />

起,再加入葡萄干、松子和醋。威尼斯人同样热<br />

爱野味。捕获的野味通常被做成肉串或在腹中填<br />

馅烹制,比如小鸟肉会与猪肉交替串成肉串,与<br />

玉米粥搭配食用。地中海居民和古罗马人早已开<br />

始食用玉米粥,当时它的主要成分是磨成细粉的<br />

蚕豆和小麦;但真正的玉米粥是用美洲传入的玉<br />

米制作的。人们通常认为意大利面是意大利人最<br />

主要的食物,而在威尼斯,传统的意粉却只有一<br />

种:比格力(bigoli),由于面团硬度大,过去<br />

只有男人才能制作这种意粉。<br />

第一道菜中最有特色的就是菜豆意面,这是<br />

在威尼斯非常流行并广受喜爱的民间美食。第二<br />

道菜中享誉世界的是“威尼斯式香肝”。罗马人<br />

烹饪肝脏时会加入无花果,以甜味中和肝脏多余<br />

的苦味,而威尼斯人则加入洋葱。<br />

另一道重要的主菜是鸭肉,可以采用不<br />

同的烹制方法,如“填馅鸭肉”或“酸甜鸭<br />

胸”。威尼斯人对主菜进行了革命,用蔬<br />

菜和水果与主菜搭配,最初这些蔬果主要<br />

来自于中东,比如花椰菜,菠菜和洋蓟,当<br />

然这些蔬菜现在已在威尼斯大量种植。“配<br />

菜”主要有著名的“洋蓟挞”、“威尼斯式<br />

土豆”、“菜豆配酱”和“烤菊苣”,它们<br />

的存在为餐桌增添了色彩和味觉的和谐。<br />

威尼斯的美食艺术吸收了中欧的创新和法国的精<br />

致,这得益于古时一些威尼斯贵族家庭雇佣的<br />

外国厨师。比如在甜点中白糖的应用即来源于国<br />

外,取代了古法中的蜂蜜,而橄榄油取代了猪油<br />

和鹅油。<br />

甜点的重要性与威尼斯的大都会氛围密不可<br />

分。六世纪时,人们就开始购买来自土耳其的咖<br />

啡,到了八世纪,巧克力和奥地利甜点盛行。威<br />

尼斯的著名甜点包括:糖浆水果、面包干、水果<br />

煎饼、甜圈、甜脆饼等。<br />

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在当代生活中,“威尼斯三明治”是最受欢<br />

迎的面食,用两片不带硬皮的面包夹入任何原<br />

料,鸡蛋、金枪鱼、西红柿、奶酪、新鲜蔬菜、<br />

火腿、橄榄等,再配上蛋黄酱即可。配上一杯威<br />

尼斯特产开胃酒,构成了“威尼斯式生活方式”<br />

的最佳表达。<br />

威尼斯特色菜<br />

醋味沙丁鱼<br />

原料:<br />

新鲜沙丁鱼12只,面粉,油,盐、<br />

酸汁原料:<br />

中等大小白洋葱2只,红醋3勺,油3勺,黑胡椒<br />

粉1勺。<br />

可选:松子50克,葡萄干50克<br />

做法:沙丁鱼去鳞,去头,去除内脏,洗净,加<br />

少许盐腌制,裹面粉入热油炸,每面2分钟,之<br />

后以吸水纸吸干。<br />

酸汁做法:热锅中加入3勺油,将洋葱片煎20分<br />

钟至金黄色,喷入醋汁,搅拌均匀,离火。可根<br />

据个人喜好加入葡萄干和松子。加入黑胡椒。将<br />

酱汁的一半倒入盘中,将6只沙丁鱼放在上面,<br />

再将剩余酱汁的三分之一均匀撒入,再放上6只<br />

沙丁鱼,倒入剩余酱汁。第二天即可食用。<br />

豌豆米饭<br />

原料:<br />

大米300克,新鲜豌豆1千克,五花肉50克,洋葱<br />

1只,欧芹末1勺,肉汤1升,奶酪屑3勺,盐和胡<br />

椒。<br />

做法:<br />

将豌豆剥好,与五花肉、洋葱和欧芹末放入锅中<br />

煎炒。加入两勺肉汤和盐,大火调味。加入剩余<br />

的肉汤,煮沸,加入米饭,边煮边搅拌。至米饭<br />

快熟时,加入奶酪屑和黑胡椒。关火后等待几分<br />

钟即可食用。<br />

豌豆米饭的原始做法严格要求食用新鲜的小而嫩<br />

的豌豆,但如果没有,也可以用速冻豌豆代替。<br />

米饭不宜煮得太干,这道米饭比一般的意式米饭<br />

多汁,而比汤羹浓稠!<br />

ROMAEUROPA FESTIVAL <strong>2012</strong><br />

Europa, Asia, America, Oceania, Africa si<br />

incontrano sui palcoscenici del 27° Romaeuropa<br />

Festival diretto da Fabrizio Grifasi, con Monique<br />

Veaute, in una partitura fatta di danza, teatro, musica,<br />

cinema, incontri con gli artisti, arti visive e sfide<br />

tecnologiche: una grande orchestrazione con 43<br />

spettacoli proposti dalla Fondazione Romaeuropa in<br />

partnership con Telecom Italia e con il sostegno del<br />

Ministero per i Beni e Attività Culturali, Comune di<br />

Roma Assessorato alle politiche culturali e centro<br />

storico, Regione Lazio Assessorato alle politiche<br />

culturali, Provincia di Roma Assessorato alle<br />

politiche culturali, e di Goethe Institut, Ambasciata del Portogallo, Ambasciata di Israele, Istituto Cervantes,<br />

Istituto Svizzero.All that we can do, tutto quello che noi possiamo fare, è l’invito che il Romaeuropa Festival<br />

rivolge quest’anno al suo pubblico, sensibile all’urgenza della creazione artistica protagonista di una società<br />

che cambia: 9 prime italiane, 1 prima europea e 5 prime assolute in programma dal 26 settembre al 25<br />

novembre in otto luoghi della città (Teatro Argentina, Palladium Università Roma Tre, Teatro Eliseo,<br />

Auditorium Conciliazione, Teatro Vascello, Auditorium Parco della Musica, Brancaleone, Opificio Telecom<br />

Italia).<br />

Da sempre sensibile all’innovazione Romaeuropa trova il suo fulcro tecnologico in due iniziative rivolte al<br />

futuro:<br />

- Digital Life <strong>2012</strong>, un festival nel Festival dove gli artisti della scena trasmigrano negli spazi espositivi<br />

e gli artisti visivi invadono i palcoscenici. 29 installazioni all’insegna di arte e tecnologia, in scena dal 15<br />

novembre alla Ex GIL di Trastevere, al MACRO Testaccio all’Opificio Telecom Italia.<br />

- Metamondi, rassegna ideata con Telecom Italia che allarga il pubblico dalla sala alla rete con 4 spettacoli<br />

in live streaming e on demand su telecomitalia.com, con forum dedicati, allo scopo di indagare le potenzialità<br />

di internet, delle community e dei social network nella cultura e nelle attività culturali.<br />

<strong>2012</strong>罗马欧洲文化节<br />

来自欧洲、亚洲、美洲、大洋洲、非洲的艺<br />

术家将汇聚一堂,参加由法布里齐奥·格里法西<br />

和莫妮克·维乌特担任艺术指导的第27届罗马欧<br />

洲文化节——一个集舞蹈、戏剧、音乐、电影、<br />

与艺术家面对面、视觉艺术和新技术展示于一<br />

体的文化盛会。在这一由罗马欧洲基金会主办的<br />

文化节期间,将推出总共43场演出,活动得到了<br />

意大利电信、意大利文化遗产活动部、罗马市政<br />

府文化政策与历史中心署、拉齐奥大区文化政策<br />

署、罗马省政府文化政策署、以及歌德学院、葡<br />

萄牙驻意大利使馆、以色列驻意大利使馆、塞万<br />

提斯学院和瑞士学院等机构的大力支持。<br />

此次罗马欧洲文化节打出的口号是“我们都<br />

能做到”,试图通过艺术创作展现变革中的社会。在9月16日至11月25日的两个月时间内,多场精彩<br />

演出将在罗马的八大演出场所上演。<br />

罗马欧洲文化节始终秉承创新理念,今年又将有两大活动面向未来:<br />

- 数字生活<strong>2012</strong>:舞台剧演员转战博物馆,而视觉艺术家们则占领舞台。29件基于艺术和高科技<br />

的装置作品将从11月15日起在位于Trastevere区的Ex GIL会展中心、MACRO Testaccio展览馆和意大<br />

利电信的展览区展出。<br />

- Metamondi:与意大利电信合作推出的特别环节。意大利电信将通过网络直播四场演出,用户<br />

还可在其网站上进行点播,并参与在线讨论。该环节将帮助主办方调研互联网、网络社区和社交网<br />

络在文化活动传播中的潜力。<br />

romaeuropa.net<br />

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NO.08<br />

piccole e GRANDI notizie 大消息和小消息<br />

C<br />

aravaggio, ritrovati 100 disegni mai visti<br />

Gli studiosi li cercavano da un secolo<br />

Per la storia dell’arte potrebbe essere una svolta storica. Si tratta di un centinaio di opere assolutamente<br />

inedite - disegni e alcuni dipinti - attribuite da un’equipe di studiosi ai “primi passi” di Michelangelo Merisi<br />

detto il Caravaggio quando, appena adolescente, era allievo nella bottega del pittore manierista Simone<br />

Peterzano, dal 1584 al 1588. Le opere, il cui valore stimato è di circa 700 milioni di euro, sono venute alla<br />

luce grazie ad una lunga ed accurata ricerca svolta da un gruppo di esperti, guidato da Maurizio Bernardelli<br />

Curuz e Adriana Conconi Fedrigolli, pubblicata da Amazon in due e-book di 600 pagine dal titolo Giovane<br />

Caravaggio. Le cento opere ritrovate.<br />

Attraverso un migliaio di immagini e puntuali confronti con i capolavori romani e napoletani del Merisi,<br />

le due pubblicazioni illustrano e ricostruiscono, in quattro lingue, la prima produzione artistica del genio<br />

lombardo, fino a oggi rimasta sconosciuta. Per due anni, gli studiosi hanno compiuto frequenti sopralluoghi<br />

nell’area di Caravaggio e nelle chiese milanesi ed hanno letteralmente setacciato il Fondo Peterzano, custodito<br />

nel Castello Sforzesco (di proprietà del comune di Milano) e contenente 1.378 disegni del maestro e degli<br />

allievi che lavoravano con lui.<br />

“Era impossibile che Caravaggio non avesse lasciato nessuna testimonianza della sua attività durata dal<br />

1584 al 1588 presso la bottega di un pittore all’epoca famoso e ricercato” sostiene Bernardelli Curuz, direttore<br />

artistico della Fondazione Brescia Musei. E infatti ha messo a punto una rigorosa metodologia di indagine<br />

che ha permesso in primo luogo di individuare il canone geometrico che sottende le raffigurazioni del primo<br />

periodo romano, i volti di efebo fino al Ragazzo morso dal ramarro.<br />

“Ogni pittore ne ha uno, come fosse una matrice stilistica”, sottolineano i due studiosi che quindi hanno<br />

proceduto a rintracciare quelle stesse proporzioni nei disegni di studio che ogni allievo aveva il compito di<br />

realizzare fino a impararli a memoria, declinandoli nelle più diverse fisionomie e posture. Dei circa cento<br />

disegni rinvenuti nel Fondo della Bottega di Peterzano, ben 83 “saranno ripresi più volte nelle opere della<br />

maturità - sottolineano - a dimostrazione che il giovane pittore partì da Milano con canoni, modelli, teste di<br />

carattere e alcune possibili varianti stilistiche, pronti per essere utilizzati nei dipinti romani”.<br />

卡拉瓦乔,一百幅早期画作被发现<br />

在艺术史上,这一时刻是应该被铭记的。这一百幅画作此前从未被公开过,其中包括草稿和作<br />

品成稿。学者认为它们是著名画家米开朗基罗·梅里西,即卡拉瓦乔于1584-1588年间在画家西蒙内<br />

·彼得扎诺的画室学习时所创作的作品。<br />

这批作品目前估值高达7亿欧元。由布雷西亚博物馆基金会主席毛里齐奥·贝纳德利·库鲁兹和<br />

阿德里亚娜·孔科尼·费德里戈利两位专家率领的研究小组经过漫长且细致的调研,终于确认了这<br />

批作品的来源,并通过亚马逊网站出版了两本题目为《年轻的卡拉瓦乔:一百幅作品被找到》、总<br />

计长达600页的研究报告。<br />

在与卡拉瓦乔于罗马和那不勒斯两地完成的多幅作品进行细致比对后,研究人员认定这是属于<br />

卡拉瓦乔的早期作品,而人们对那段时期画家的创作知之甚少。研究人员用了整整两年时间,对卡<br />

拉瓦乔曾经生活工作的地方、米兰的众多教堂以及斯福扎城堡内收藏的彼得扎诺及其学生的1378幅<br />

画作进行了详细的分析比对,得出的结论是:“1584-1588年,彼得扎诺的画室在米兰已是小有名<br />

气,在这里学习的卡拉瓦乔不可能没留下任何艺术痕迹。”最终,研究人员通过对画家的绘画模式<br />

和风格的研究,辨别出了这一百幅作品与卡拉瓦乔名作《被蜥蜴咬的男孩》有着极为相似的风格。<br />

两位专家认为,每位画家都拥有其独特的风格,特别是在比例构成方面,这也正是每个学生在<br />

学习绘画时所需要牢记的。于是,研究人员也遵循这一学习方法,仔细研究了卡拉瓦乔作品中的人<br />

物面部表情与姿态。在这一百幅作品中,有八十三幅在卡拉瓦乔的艺术成熟期作品中都有涉及。这<br />

说明卡拉瓦乔在离开米兰时已经形成了早期的艺术风格,具备了相当的创作能力,准备在罗马大展<br />

拳脚。<br />

Vermeer. Il secolo d’oro dell’arte olandese<br />

a cura di Arthur K. Wheelock, Walter Liedtke e Sandrina Bandera<br />

Samantha va nello spazio<br />

Il 30 novembre 2014 Samantha Cristoforetti sarà<br />

la prima italiana nello spazio.<br />

A bordo di una navicella Soyuz raggiungerà la<br />

stazione spaziale con un americano e un russo e<br />

resterà in orbita per sei mesi. Samantha, 35 anni, è<br />

un capitano, pilota dell’Aeronautica Militare con<br />

500 ore di volo che sfrecciava nei cieli a bordo dei<br />

caccia AM-X.<br />

萨曼莎上太空<br />

Artista-mito da almeno un secolo, con una<br />

biografia di cui si sa ancora pochissimo – lavorò solo<br />

su commissione e non dipinse mai più di due o tre<br />

opere l’anno, il necessario per mantenere moglie e<br />

undici figli – Vermeer sarà presente nella capitale<br />

con nove quadri (forse dieci se si riuscirà ad ottenere<br />

l’ “Astronomo” del Louvre).<br />

In mostra saranno esposte opere degli artisti suoi<br />

contemporanei, tra i massimi protagonisti dell’arte di<br />

genere del secolo d’oro olandese.<br />

Scuderie del Quirinale<br />

ottobre <strong>2012</strong> – gennaio 2013<br />

维米尔:荷兰艺术的黄金世纪<br />

策展人:阿瑟·K·维洛克,瓦尔特·利德科,<br />

桑德丽娜·班德拉<br />

对维米尔这位传奇画家,人们对他的背景知<br />

之甚少。人们知道的是他只接受委托进行创作,<br />

每年创作的画作也只有两三幅,只要收入够维持<br />

妻子和十一个孩子的生活就行。维米尔的九幅作<br />

品将莅临罗马展出(如果卢浮宫同意出借《天文学家》的话,就将是十幅)。同时展出的还有与他<br />

同时期的其他荷兰画家的作品,他们代表着荷兰艺术的一个黄金世纪。<br />

罗马Scuderie del Quirinale美术馆,<strong>2012</strong>年10月至2013年1月<br />

2014年11月30日,萨曼莎·克里斯托弗莱蒂<br />

将成为第一个进入太空的意大利女性。她将搭乘<br />

Soyuz太空飞船前往国际空间站,并与一名美国航天员和一名俄罗斯航天员一起在轨飞行六个月。萨<br />

曼莎今年35岁,是意大利空军飞行员,拥有500个小时的飞行记录,还曾驾驶过AM-X战机。<br />

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Dai racconti della nonna, sorella<br />

dell´intellettuale, Luca Paulesu ha<br />

fatto un libro<br />

Gramsci: la sua infanzia a fumetti<br />

(Feltrinelli, pagg. 284, euro 17)<br />

IL LIBRO DEL MESE 本月推荐佳作<br />

«Sono sardo, sono gobbo, sono pure comunista. Dopo una lunga<br />

agonia in carcere spirerò. Nino mi chiamo». Comincia così la<br />

vita a fumetti di Antonio Gramsci, favola dal sapore grottesco<br />

e malinconico che porta la firma di Luca Paulesu. Il genere è<br />

necessariamente quello della "fantabiografia" ma, per uno di quei<br />

curiosi paradossi a cui ci ha abituato la storia, l’insolita graphic novel<br />

finisce per risultare una delle testimonianze più oneste e limpide sul<br />

piccolo grande leader. Protagonista di queste strisce è Nino, bambino<br />

spettinato e un po’ smarrito, condannato alla solitudine da un “mondo<br />

grande e terribile”. Un bambino gracile e forte insieme, indifeso e<br />

intellettualmente armatissimo, che cresce nella testa – nei concetti,<br />

nelle categorie complesse – ma non nell’anagrafe né nel fisico<br />

inseccolito.<br />

La surreale figurina di Nino mi chiamo diventa incredibilmente una<br />

chiave autentica per accedere a un classico rispetto al quale la cultura<br />

italiana fatica a trovare una misura .<br />

Perché Gramsci bambino? Le ragioni sono diverse. Intanto il libro<br />

era stato pensato inizialmente come guida non celebrativa per<br />

scolaresche alla casa-museo di Ghilarza. Ma il motivo più profondo<br />

va cercato all´interno della famiglia Gramsci, dove questo libro è<br />

stato concepito. Luca Paulesu, avvocato di 44 anni con passione<br />

per il disegno satirico, è il nipote di Teresina, la sorella prediletta<br />

con cui Nino aveva l´abitudine di “giocare ai libri”, mettere in<br />

scena le avventure e i personaggi incontrati nella letteratura. E<br />

le tavole sono il frutto di una memoria famigliare coltivata nel<br />

piccolo borgo dell’altopiano sardo, tra gli oggetti di Nino e la sua<br />

personale biblioteca arrivata dal carcere con le pagine intonse, senza<br />

sottolineature o note in margine. «Ho abitato a Ghilarza fino a nove<br />

anni», racconta Luca, che ora vive a Firenze. «Tutti i pomeriggi,<br />

dopo l´asilo e poi la scuola, passavamo qualche ora da Teresina.<br />

Nei racconti della nonna, zio Nino è rimasto sempre bambino. Ogni<br />

avvenimento della famiglia finiva per concentrarsi intorno alla sua<br />

figura, ma di lui adulto nessuno ci parlava mai».<br />

Gramsci rimane piccolo perché intercettato la prima volta da<br />

uno sguardo bambino. Ma la sua fisionomia infantile è anche un<br />

preciso segno grafico, leggero e insieme sconfortato, delicatissimo<br />

e malinconico, che Paulesu adotta per restituire la vulnerabilità<br />

del protagonista, condannato al carcere fascista ma anche a un<br />

isolamento ancora più tragico per il suo comunismo eterodosso. E poi<br />

ancora costretto alla distanza, quella sentimentale della moglie Giulia<br />

e quella affettiva dai figli Delio e Giuliano. Un´estraneità inasprita<br />

dal difficile rapporto con casa Schucht, la famiglia russa acquisita,<br />

politicamente ostile a quel comunista dissidente. «Il fatto che Nino<br />

rimanga piccolo», spiega l´autore, «mi ha permesso di marcare<br />

nel racconto fantastico alcuni elementi drammatici della sua vita, innanzitutto la solitudine. La moglie, la<br />

cognata Tania e i figli entrano nella narrazione solo sotto metafora letteraria o come citazione di un passo di<br />

una lettera». Gramsci resta minuscolo perché così appare rispetto alle colossali tragedie di quegli anni. Ma<br />

il mondo che si estende intorno a Gramsci è ricco di ombre minacciose. E non a caso è proprio in un campo<br />

lungo che Nino ridotto a pupazzetto minimo si rivolge al compagno di classe: «<strong>No</strong>n fare come al solito,<br />

Palmiro, stammi vicino…».<br />

La gran massa scettica di capelli, l’occhiale dimesso, il sorriso perplesso: Gramsci, nel racconto, rimane<br />

sempre da solo. E Togliatti è “l´amico immaginario”, che si accende nelle fantasie ma si vanifica nella realtà.<br />

Implicito il giudizio politico? «Nell’affaire Gramsci la sua figura non è chiara», risponde Paulesu. «Il dissidio<br />

politico tra Gramsci e Togliatti del 1926 avrebbe dovuto sciogliere ogni riserva interpretativa da tempo. La<br />

rottura tra i due era stata profonda.». Ma ancora prima delle carte, parla la malinconica vignetta con cui si<br />

chiude il racconto. Nino è di spalle, piccolo e ripiegato su se stesso: «E se passa un certo Palmiro ditegli che<br />

sono partito».<br />

Nino mi chiamo, il titolo del racconto, è ispirato al buffo incontro nel carcere di Palermo del celebre<br />

prigioniero con un detenuto comunista. «Gramsci, Antonio?», domanda sorpreso l´operaio. «Sì, Antonio»,<br />

risponde il leader comunista. «Ma non può essere. Gramsci è un gigante, non un uomo così piccolo». La<br />

prima volta che Paulesu lo disegnò, sei anni fa, Nino comparve sulla pagina esattamente come il nipote l’aveva<br />

sempre immaginato. «Ma mi venne naturale farlo parlare da adulto, con le categorie concettuali elaborate<br />

nella stagione successiva». Guerra di movimento, guerra di posizione. Egemonia. Intellettuali organici. Il<br />

piccolo Gramsci non rinuncia alle intuizioni della maturità. E non rinuncia alla passione per la sua Julka,<br />

perché «vita e politica, amore e pensiero risultano inscindibili». Il capitolo sentimentale – la struggente<br />

storia con la bellissima Giulia Schucht, lunarmente lontana, cagionevole e organicamente legata al Pcus – è<br />

raccontato attraverso un irrequieto Nino in pigiama a strisce che si rotola e fa capriole intorno agli immensi<br />

tomi tolstojani con le storie di Anna Karenina e Guerra e Pace. In fondo – sembra suggerire il nipote<br />

disegnatore – soltanto il grande romanziere sarebbe stato capace di ritrarne luci ed ombre.<br />

Nella casa di Teresina, dove Luca continua a passare le vacanze d´estate, sul cassettone del salotto è rimasta<br />

esposta una fotografia di quella fragile cognata. «Ma dopo la morte di zio Nino, la nonna e Giulia non si<br />

sarebbero mai incontrate». Lettere, anche regali, ma mai una visita. Dopo il 1946 arrivò invece Togliatti, per<br />

una commemorazione ufficiale a Oristano. Della famiglia Gramsci si mossero Diddi e Grazietta, ma Teresina<br />

volle rimanere a casa. <strong>No</strong>n ha mai detto il perché. Forse anche lei lo considerava l’ “amico immaginario”.<br />

«Io sono stato abituato<br />

dalla vita isolata, che ho vissuto<br />

fino dalla fanciullezza,<br />

a nascondere i miei stati d'animo<br />

dietro una maschera di durezza<br />

o dietro un sorriso ironico.<br />

Ciò mi ha fatto male,<br />

per molto tempo:<br />

per molto tempo i miei rapporti<br />

con gli altri furono un qualcosa<br />

di enormemente complicato.»<br />

“Il mio stato d’animo è tale che se anche fossi condannato a morte, continuerei a essere tranquillo e anche la sera<br />

prima dell’esecuzione magari studierei una lezione di lingua cinese, per non cadere più in quegli stati d’animo volgari e<br />

banali che si chiamano pessimismo ed ottimismo. Il mio stato d’animo sintetizza questi due sentimenti e li supera: sono<br />

pessimista con l’intelligenza, ma ottimista con la volontà” (19/12/1929)<br />

Antonio Gramsci (Ales 22/01/1891, Roma 27/04/1937)<br />

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根据卢卡·帕乌莱苏祖母——葛兰<br />

西姐姐的讲述,帕乌莱苏漫画作<br />

品:葛兰西的童年<br />

(Feltrinelli出版,284页,17欧<br />

元)<br />

IL LIBRO DEL MESE 本月推荐佳作<br />

“我是撒丁岛人,我是个驼背,我是共产党。长期的牢狱<br />

之苦后我会死去,我叫尼诺”。 漫画中,安东尼奥·葛兰西<br />

的生活就此开始,卢卡·帕乌莱苏以荒诞而忧郁的格调讲述了<br />

一个童话。这是一部“幻想传记”,奇妙的是,而这非凡的<br />

“图画小说”却成为描述这位伟大领袖最诚实、最透彻的作品<br />

之一。主人公尼诺是一个顶着乱发、有点迷失的孩子,“巨大<br />

而糟糕的世界”使他成为孤独的囚犯。他是个既脆弱又坚强的<br />

孩子,无防身之力,却智力过人,他在自己的头脑中、在概念<br />

中,在复杂的境遇中成长,而非在户口簿和干瘦的外型上。<br />

《我叫尼诺》中的超现实形象不可思议的成为接近意大利<br />

经典的一把钥匙,他在意大利文化中是很难被界定的。<br />

为什么要写葛兰西的童年?有几个不同的原因。最初,这<br />

本书是为参观吉拉尔扎的葛兰西故居博物馆的学者们编写的指<br />

南。最深层的原因在与葛兰西家庭内部,也就是这本书被构想<br />

出的地方。卢卡·帕乌莱苏是名44岁的律师,他热爱讽刺画,<br />

是特雷希娜的孙子,而特雷希娜是尼诺是最喜爱的姐姐,尼诺<br />

喜欢和她一起玩“书的游戏”,表演文学作品中的人物和他们<br />

的冒险。漫画正来自于他在撒丁岛高原小镇生活数年所埋下<br />

的家庭回忆,尼诺的物品,他去世后监狱寄来的个人藏书:<br />

有些书的页面还没有裁开,没有做过任何标记。“我在吉拉尔<br />

扎一直生活到九岁”,现在住在佛罗伦萨的卢卡说道,“每天<br />

下午,幼儿园或学校放学后,我都会在特雷希娜那里待几个小<br />

时。在祖母的叙述中,尼诺一直是个孩子。家庭生活中的每<br />

一件事最终都会集中到他的身上,但从来没人谈论过他的成<br />

年”。<br />

葛兰西一直以儿童的形象出现。他孩童的面容是一个精准<br />

的书写符号,沮丧、极其敏感而忧郁,帕乌莱苏以此还原了主<br />

人公的脆弱感,他被法西斯投入监狱,而更加悲剧的孤立来自<br />

其他共产党人的不认同。被迫于妻子茱莉亚及两个儿子德里<br />

奥、朱利亚诺的分离更加剧了他情感上的创伤。而茱莉亚的俄<br />

罗斯娘家——舒赫特家族,更是对这位政见相异的共产党人充<br />

满了敌意。“尼诺在书中一直是个孩子”,作者解释道:“这<br />

使我可以突出他生活中悲剧性的元素,尤其是孤独。他的妻<br />

子、妻子的妹妹塔尼亚和孩子们只是以隐喻的方式出现,或者<br />

在信中提及”。<br />

葛兰西的幼年形象与他那些年悲惨的经历相符。而他所在<br />

的世界却充满了威胁的阴影。在一幅画中,尼诺似乎距离我们<br />

很远,他的身影小的像一个玩偶,他对同班同学说:“别像往<br />

常那样,帕尔米罗,待在我身边……。”<br />

乱蓬蓬的头发,质朴的眼睛,困惑的微笑:书中的葛兰西<br />

总是孑然一身。多利亚迪是他“想象中的朋友”,只在幻想中<br />

存在,在现实中消逝。这其中包含政治暗喻吗?“在葛兰西<br />

事件中,多利亚迪的形象并不清晰”,帕乌莱苏回答道:“1926年,葛兰西和多利亚迪之间出现政<br />

治分歧为时已久,两人之间的决裂很深。”一副忧伤的插图结束了整本书。画面中的尼诺背对着读<br />

者,他的身影瘦小而蜷曲:“如果有位帕尔米罗经过,告诉他我已经走了”。<br />

书名《我叫尼诺》来自与葛兰西与另一名被囚禁的共产党员在巴勒莫监狱相遇的可笑经历。<br />

“葛兰西,你是安东尼奥·葛兰西?”,这位工人共产党员问道。“是的,安东尼奥”,共产党领<br />

导人回答。“不可能,葛兰西是个巨人,不是一个小矮人”。 在帕乌莱苏六年前开始画的第一幅<br />

插图中,尼诺正是以他想象中儿童的形象出现的。“不过我很自然的让他以成年人的方式说话,那<br />

是他后来才掌握的复杂概念。”——运动之争,位置之争,霸权。有组织的知识分子。小葛兰西并<br />

未放弃成熟的直觉。他也没有放弃对茱莉亚的热情,因为“生活和政治,爱情和思想是不可分割<br />

的”。关于感情生活的篇章——穿着条纹睡衣的尼诺看上去十分不安,他在列夫·托尔斯泰著作<br />

《安娜·卡列尼娜》和《战争与和平》巨大的书本旁边转圈和翻跟头。作者似乎在暗示,只有这位<br />

伟大的小说家才能为他绘出光和影。<br />

在特雷希娜家中,卢卡度过了好几个暑假,在客厅的橱柜上,还摆着一张茱莉亚的照片。“不<br />

过尼诺叔叔去世之后,奶奶和茱莉亚再也没有见过面”。她们通信,也互赠礼物,但再也没有见过<br />

面。1946年后,多利亚迪为了参加附近奥利斯塔诺的一场纪念活动曾来过这里。葛兰西家族的迪迪<br />

和格拉齐达参加了这次活动,而特雷希娜却留在了家中。她从没说过为什么这么做。也许她也把多<br />

利亚迪当做“想象中的朋友”。<br />

“我已习惯孤立的生活,<br />

从童年开始我就这样生活,<br />

我的灵魂隐藏在一扇坚强的面具,<br />

或一个讽刺的微笑后面。<br />

这让我痛苦,时日已久:<br />

我与他人的关系<br />

是一件极其复杂的事情”<br />

“我的灵魂状态是这样的,即使我背叛了死刑,我也会继续保持平静,行刑的前一天晚上,<br />

我也许会学一点中文,这样我就不会陷入那种粗俗而平庸的境地:悲观主义和乐观主义。我的<br />

灵魂状态综合了这两种情绪并超越了它们:我是有智慧的悲观主义者,也是有毅力的乐观主义<br />

者。”(19/12/1929)<br />

安东尼奥·葛兰西 (生于阿莱斯 22/01/1891, 卒于罗马 27/04/1937)<br />

北京市朝阳区三里屯东二街2号<br />

<strong>No</strong>.2 Sanlitun Dong Er Jie, Beijing, China<br />

tel.+86 10 65322187 fax.+86 10 65325070<br />

www.iicpechino.esteri.it/http://weibo.com/iicbeijing<br />

TUTTI I LIBRI SONO DISPONIBILI NELLA LIBRERIA DELL’ISTITUTO<br />

32 libreria.iicpechino@esteri.it<br />

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NO.08<br />

IN LIBRERIA 图书推荐<br />

Massaggi cinesi<br />

Dalla piccola e angusta saletta per<br />

massaggi tuina, il dottor Wang e<br />

i suoi colleghi vivono la violenta<br />

crecita economica del loro paese<br />

e cominciano a covare sogni che<br />

finalmente sembrano potersi realizzare.<br />

I tredici fiori della guerra<br />

Inverno 1937. La guerra è arrivata a Nanchino. Le allieve<br />

del collegio di Santa Maria Maddalena, sotto la guida di<br />

padre Engelmann, devono lasciare al più presto quel luogo<br />

in procinto di sprofondare nel terrore e nel caos. Mentre<br />

attendono sulla banchina l’arrivo del vaporetto che dovrebbe<br />

condurle a Pukou, un gruppo di soldati feriti viene fatto<br />

passare davanti a loro.<br />

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NO.08<br />

CINEMA 电影<br />

Settembre <strong>2012</strong><br />

Martedì e venerdì ore 19.30, ingresso libero<br />

周二,周五19:30,免费进入(中文字幕)<br />

Istituto Italiano di Cultura di Pechino<br />

北京意大利文化处<br />

MAR 4/ VEN 7 L’uomo fiammifero<br />

Simone, un bambino di undici anni, è costretto a restare un’intera estate in casa,<br />

nelle campagne abruzzesi, sotto l’occhio vigile del padre. Un giorno, dalla città<br />

arriva Lorenza, tredici anni, e per Simone diventa vitale evadere con lei nel suo<br />

regno fantastico per trovare l’Uomo Fiammifero.<br />

Regia: Marco Chiarini<br />

Cast: Francesco Pannofino, Greta Castagna<br />

Commedia, 83’, 2009<br />

9月4日/9月7日-《火柴男人》<br />

11岁的西莫内不得不呆在阿布鲁佐乡下的家中,在父亲的严格监视下度<br />

过整个夏天。一天,13岁的萝伦丝从城市来到这里,两个孩子一起进入<br />

幻想的国度,寻找火柴男人。<br />

导演:马可·恰里尼<br />

主演:弗朗西斯科·帕诺菲诺,格雷塔·卡斯塔尼亚<br />

喜剧,83’,2009<br />

VEN 11/ MAR 14 Habemus papam<br />

Il cardinale Melville accetta con titubanza l'elezione a Papa ma, al momento di<br />

presentarsi alla folla dal balcone centrale della basilica di San Pietro, si ritrae.<br />

Per porre rimedio a questo evento, si decide, pur con tutte le perplessità imposte<br />

dalla dottrina, di far accedere ai palazzi apostolici lo psicoanalista più bravo<br />

per tentare di far emergere le cause che hanno spinto l'alto prelato al diniego e<br />

favorirne un ripensamento. Ma la situazione si complica: il Papa, approfittando<br />

di un momento di distrazione, scompare per le vie di Roma.<br />

Regia: Nanni Moretti<br />

Cast: Michel Piccoli, Renato Scarpa<br />

Commedia, 104’, 2011<br />

9月11日/9月14日-《教皇诞生》<br />

红衣主教麦尔维拉满心踌躇的接受了被选为教皇的殊荣,当将要走上圣<br />

彼得教堂的阳台面众时,他却退缩了。为了对这一事件做出补救,教会<br />

破例请最优秀的心理分析师进入教会大楼,以改变教皇的决定。但情况<br />

变得愈发复杂:教皇利用人们一个不留神,消失在罗马的大街上。<br />

导演:纳尼·莫莱蒂<br />

主演:米凯尔·皮科里,雷纳托·斯卡尔帕<br />

喜剧,104’,2011<br />

MAR 18/ VEN 21 Vallanzasca, gli angeli del male<br />

Ribelle dallo sguardo di ghiaccio e dallo spirito indomabile, assassino e<br />

criminale affascinante. Il personaggio di Renato Vallanzasca rivive in questo<br />

noir che ripercorre l’ascesa del boss che ha terrorizzato l’Italia negli anni ’70,<br />

diventando il capo della banda criminale più temuta della Milano di allora.<br />

Regia: Michele Placido<br />

Cast: Kim Rossi Stuart<br />

Drammatico, 125’, 2011<br />

9月18日/9月21日-《罪恶天使》<br />

冷酷的眼神,不羁的个性,充满男性魅力的雷纳多·瓦伦扎斯卡是意大<br />

利米兰70年代最令人闻风丧胆的罪犯。本片回顾了他的一生。<br />

导演:米凯莱·普拉西多<br />

主演:金姆·罗西·斯图亚特<br />

剧情,125’,2011<br />

MAR 25/ VEN 28 Si può fare<br />

Milano, primi anni ‘80. Nello è un sindacalista dalle idee troppo avanzate<br />

per il suo tempo. Viene così allontanato e “retrocesso” al ruolo di direttore<br />

della Cooperativa 180, un’associazione di malati di mente impegnati in<br />

(inutili) attività assistenziali. Trovandosi a stretto contatto con i suoi nuovi<br />

dipendenti e scovate in ognuno di loro delle potenzialità, decide di umanizzarli<br />

coinvolgendoli in un lavoro di squadra. Andando contro lo scetticismo del<br />

medico psichiatra che li ha in cura, Nello integra nel mercato i soci della<br />

Cooperativa con un’attività innovativa e produttiva.<br />

Regia: Giulio Manfredonia<br />

Cast: Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston<br />

Commedia, 107’, 2008<br />

9月25日/9月28日-《是的,我们行!》<br />

米兰,80年代初期。内罗是工会主义者,他的很多想法在当时过于超<br />

前,以致于遭到排挤,被派到一个精神病人援助合作组织工作。在与病<br />

人们的亲密接触中,他发现每个人都有自己的潜质,于是决定将他们组<br />

成一个工作队。虽然遭到病人医生的质疑,内罗还是成功的使成员们完<br />

成了一项具有创意的活动。<br />

导演:朱里奥·曼弗雷多尼亚<br />

主演:克劳迪奥·比西奥,阿妮塔·卡普里奥利,朱塞佩·巴蒂斯顿<br />

喜剧,107’,2008<br />

36 sottotitoli in cinese a cura dell’Istituto Italiano di Cultura, Luo Rui<br />

sottotitoli in cinese a cura dell’Istituto Italiano di Cultura, Luo Rui<br />

37<br />

中文字幕:北京意大利文化处 罗睿<br />

中文字幕:北京意大利文化处 罗睿


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