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Superamerica: la principessa Superamerica: la ... - All Ferraris

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43 anni separano le due foto qui sotto: <strong>la</strong><br />

presentazione un po’ “ruspante” del<br />

1962, con cappotti e foto ricordo (in alto)<br />

e quel<strong>la</strong> del 2005, in un ambiente asettico<br />

e raffinato (sotto)<br />

6 Eventi<br />

domande: narra <strong>la</strong> leggenda che<br />

Ferrari, attraverso i suoi<br />

informatori, conoscesse<br />

praticamente in anticipo gli<br />

argomenti delle domande<br />

stesse. In ogni caso, aveva sì<br />

una cartellina con elementi utili<br />

per le risposte, ma era<br />

prontissimo a riportare il<br />

discorso dove voleva lui, nel<br />

caso qualcuno volesse svico<strong>la</strong>re.<br />

Ed era altrettanto documentato<br />

per redarguire chi, nel corso<br />

del<strong>la</strong> stagione, aveva<br />

stigmatizzato qualche sua<br />

decisione giudicata sbagliata<br />

ma che, al<strong>la</strong> fine, era risultata<br />

vincente.<br />

Per anni i giornalisti stranieri<br />

sono stati pochissimi: Ferrari a<br />

quanto pare non amava gli<br />

interlocutori che non par<strong>la</strong>vano<br />

italiano e coi quali non poteva<br />

fare le battute a lui congeniali.<br />

La controprova è data dal fatto<br />

che le migliori schermaglie<br />

avvenivano con i colleghi che<br />

par<strong>la</strong>vano in dialetto, come il<br />

modenese Morselli ed i<br />

bolognesi Boschi e Pirazzini.<br />

Sovente il discorso si<br />

allontanava dal<strong>la</strong> tecnica per<br />

finire su altri argomenti, dal<strong>la</strong><br />

buona cucina alle donne.<br />

Generalmente <strong>la</strong> riunione finiva<br />

con un pranzo al termine del<br />

quale veniva fornita <strong>la</strong> copia<br />

ciclosti<strong>la</strong>ta delle domande e<br />

delle risposte, e questo allo<br />

scopo di evitare errate<br />

interpretazioni. Oggi quei<br />

fascicoli sono diventati<br />

documenti storici di<br />

prim’ordine, molto ricercati dai<br />

collezionisti in quanto<br />

riportano il “Ferrari-pensiero”<br />

ufficiale. Dopo l’accordo con <strong>la</strong><br />

Fiat del 1969, Ferrari ha<br />

continuato a gestire le sue<br />

conferenze stampa come<br />

desiderava, anche se non sono<br />

mancati i tentativi di chi voleva<br />

farsi invitare attraverso i buoni<br />

uffici di Torino. Negli ultimi<br />

anni è aumentato il numero<br />

degli stranieri presenti,<br />

conseguenza inevitabile del<strong>la</strong><br />

sempre maggiore risonanza<br />

mondiale del nome Ferrari.<br />

Ed è con un senso di tristezza<br />

che si rilegge il ciclosti<strong>la</strong>to<br />

dell’ultima conferenza<br />

stampa, quel<strong>la</strong> del 24<br />

settembre 1986, nel<strong>la</strong> quale<br />

Ferrari presentava il nuovo<br />

direttore tecnico l’inglese<br />

John Barnard e rispondeva<br />

stancamente alle molte<br />

domande che troppo spesso<br />

erano accuse, come i titoli<br />

dei giornali che<br />

puntigliosamente aveva<br />

raccolto e che lo<br />

criticavano per i deludenti<br />

risultati in Formu<strong>la</strong> 1.<br />

Con quell’ultimo<br />

documento fatto di<br />

domande e risposte, si<br />

concludeva un ciclo<br />

storico durato<br />

quarant’anni, perché il<br />

primo comunicato<br />

stampa, quello re<strong>la</strong>tivo<br />

al<strong>la</strong> nuova Ferrari 125,<br />

era del<strong>la</strong> fine del 1946;<br />

ma, contemporaneamente,<br />

ne cominciava<br />

uno nuovo, destinato a<br />

durare a lungo.

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