Superamerica: la principessa Superamerica: la ... - All Ferraris
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Alcuni dettagli del<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> Berkel<br />
“modello B baby” prodotta nello<br />
stabilimento americano di La Porte,<br />
nell’Indiana, una delle poche affettatrici<br />
del<strong>la</strong> casa o<strong>la</strong>ndese prive dell’ingombrante<br />
piedestallo. Da notare le raffinate incisioni<br />
sul<strong>la</strong> <strong>la</strong>ma circo<strong>la</strong>re e <strong>la</strong> <strong>la</strong>vorazione del<br />
vo<strong>la</strong>no con cui si aziona il carrello.<br />
Nell’altra pagina, le passioni di Lorenzo<br />
Codello per le “rosse” fanno convivere tre<br />
rari pezzi da museo Berkel con una<br />
futuristica Ferrari Enzo<br />
macchine manuali, furono<br />
abbandonate o rottamate –<br />
spiega il collezionista – perché<br />
nessuno voleva più occupare<br />
spazio in negozio con<br />
‘catafalchi’ giudicati<br />
ingombranti e obsoleti. Niente<br />
di più sbagliato: il pregio<br />
dell’affettatrice a mano è quello<br />
di non ‘scaldare’, e quindi<br />
alterare, <strong>la</strong> fetta di prosciuttto,<br />
che mantiene così intatte,<br />
esaltandole, le sue qualità di<br />
stagionatura, consistenza e<br />
gusto”. Nel<strong>la</strong> raccolta Berkel di<br />
Codello, che arriva oggi a circa<br />
40 pezzi – non tutti dipinti di<br />
rosso ma anche nei colori nero<br />
e panna – spiccano i rari<br />
“modello R” e “modello 5” oltre<br />
al “modello L”, uno dei primi,<br />
prodotto tra il 1907 e il 1916,<br />
con <strong>la</strong> grande ruota traforata e<br />
<strong>la</strong> <strong>la</strong>ma circo<strong>la</strong>re da 370 mm di<br />
diametro. “Proprio come<br />
succede per le Ferrari, ogni<br />
macchina Berkel ha una sua<br />
personalità che, nel caso delle<br />
affettatrici, dipende dal<br />
diametro del<strong>la</strong> <strong>la</strong>ma, dal<strong>la</strong><br />
quantità e precisione delle<br />
rego<strong>la</strong>zioni, dal<strong>la</strong> lunghezza del<br />
carrello e quindi dal<strong>la</strong> sua<br />
escursione, da cui deriva <strong>la</strong><br />
possibilità di tagliare prosciutti<br />
più o meno grandi”.<br />
Lorenzo Codello l’abbiamo visto<br />
salire sul<strong>la</strong> 275 GTB del<strong>la</strong> sua<br />
collezione, mettere in funzione<br />
<strong>la</strong> pompa del<strong>la</strong> benzina e,<br />
quando i carburatori si sono<br />
riempiti e il ticchettìo ha<br />
iniziato a scemare, accendere il<br />
motore. Azioni dosate, con<br />
delicatezza e rispetto per il<br />
capo<strong>la</strong>voro meccanico a quattro<br />
ruote. Ma l’abbiamo visto anche<br />
accarezzare una Berkel,<br />
verificarne lo stato di<br />
lubrificazione, il funzionamento,<br />
<strong>la</strong> chiusura dei meccanismi.<br />
Anche in questo caso i suoi<br />
occhi erano felici anche se<br />
parevano illuminati da una luce<br />
diversa, più bril<strong>la</strong>nte. Che<br />
fossero piacevolmente<br />
influenzati dal delizioso<br />
profumo di affettato che, dal<strong>la</strong><br />
sa<strong>la</strong> da pranzo, si diffondeva in<br />
giardino? Probabile, visto che,<br />
per quanto legate al<strong>la</strong><br />
ammirazione del<strong>la</strong> tecnica, le<br />
passioni più vere sono quelle<br />
che prendono lo stomaco.<br />
In tutti i sensi.<br />
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