N. 12 - ANNO IV - Aprile-Maggio 2003 - Chd.it
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<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Bellezza<br />
1
2<br />
2 Decoro C<strong>it</strong>tadino<br />
3 Totosindaco, <strong>IV</strong> puntata<br />
4 Ultimo appello<br />
9 Monumenti da salvare<br />
10 Favela del terzo mondo<br />
11 Solidarietà e sport nei 3 licei<br />
<strong>12</strong> Alabo = S. Cusmano<br />
13 13 maggio’43 - La memoria<br />
14 Nuova bretella<br />
15 Augusta Basket<br />
16 Maria Marasà<br />
18 La Misericordia spiegata<br />
19 Pace, innanz<strong>it</strong>utto<br />
20 Mafia, legge del taglione<br />
21 Gossip<br />
21 Augustani, tutti ballerini<br />
22 Carrellata - revival<br />
23 Lettere<br />
16 Teresa Pignato<br />
17 10° compleanno dell’Olimpia<br />
Basket<br />
18 Spazio giovani<br />
19 Un miliardo in fumo per un<br />
piano regolatore da buttare<br />
20 L’educazione comincia dai c<strong>it</strong>tadini<br />
periodico di interesse c<strong>it</strong>tadino<br />
Direzione, redazione, amministrazione<br />
Via Garibaldi 16 - Tel. 0931 524010<br />
96011 AUGUSTA (SR)<br />
Autorizzazione Tribunale di Siracusa<br />
n. 8/1980<br />
Direttore responsabile<br />
Giorgio prof. Càsole<br />
Fotocomposizione e stampa<br />
Stamperia d’arte “Il Torchio”<br />
e-mail: iltorchio@chd.<strong>it</strong><br />
Via Garibaldi 16 - Tel. 0931 524010<br />
96011 AUGUSTA (SR)<br />
Chiuso in tipografia il 17-05-<strong>2003</strong><br />
Tiratura 1.600 copie<br />
I pezzi non firmati s’intendono del<br />
direttore<br />
LEONARDI EDITORE<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Augusta, tempo di campa<br />
gne elettorali e di elezio<br />
ni. Dai muri, facce sorridenti,<br />
sussiegose, sensuali al pari delle<br />
belle signorine della pubblic<strong>it</strong>à che ti<br />
inv<strong>it</strong>ano a “fare il tuo dovere”. Facce,<br />
tante facce. Facce, troppe facce. In queste<br />
elezioni in particolare poi, alle quali<br />
si stanno presentando “unni e visigoti”.<br />
“Venghino signori venghino”, ammirate<br />
le meraviglie artistiche di Augusta,<br />
ammirate tra piazza San Domenico e<br />
via Garsia il palazzotto “istoriato” con<br />
immagini di candidati. Stup<strong>it</strong>evi davanti<br />
alla “nuova” Porta Spagnola ricca di<br />
storia, d’impalcature e ora anche di<br />
poster! Ammirate i muri lungo via Caracciolo<br />
o verso la c<strong>it</strong>tadella degli studi<br />
o lungo tutta via Xifonia. Non v’interessano<br />
i monumenti? Prefer<strong>it</strong>e forse una<br />
bella passeggiata fuori porta, magari<br />
non so… al monte? Ma allora via, andiamo,<br />
ma facciamo un giro un po’ più<br />
lungo, magari attraversando il ponte dedicato<br />
a Federico II e soffermiamoci ad<br />
ammirare (gl) i (s)pregevoli manifestini<br />
sui guar-rail, oltrepassiamo la “monumentale”<br />
rotatoria alla fine del viale e<br />
via, tutti su per la strada che da Villa<br />
delle Rose conduce a monte Tauro. Che<br />
bella giornata di sole, aria pul<strong>it</strong>a e… ma<br />
cos’è che maestosa si staglia da lontano<br />
tra i sassi? Un’altra faccia sorridente…<br />
questa poi quasi in posizione ieratica! Io<br />
direi che la misura è colma o meglio non<br />
c’è mai stata. Destra, sinistra o centro,<br />
Augusta ha già perso. Ha perso il suo<br />
Sommario<br />
Il decoro c<strong>it</strong>tadino<br />
decoro, soffocata e sfregiata, come se<br />
non ne avesse viste abbastanza, nella<br />
sua oramai quasi ottecentenaria storia,<br />
da “santini” poster e cartacce e il bello<br />
è che di notte in notte più se ne coprono<br />
e più aumentano, come le teste dell’idra<br />
di Lerna. Ma qual è la loro linfa v<strong>it</strong>ale?<br />
L’elemento della loro sostanza? Chi<br />
ha detto la carta? Beh, sì, la carta…<br />
moneta! Sarebbe divertente chiedere ai<br />
diretti interessati la provenienza nonché<br />
l’ammontare del denaro stanziato per<br />
ridurre la c<strong>it</strong>tà a un immondezzaio,<br />
quasi non bastassero i già stracolmi<br />
cassonetti, a propos<strong>it</strong>o, anche qualcuno<br />
di questi è “istoriato”, forse un gesto<br />
di autocr<strong>it</strong>ica? Un tardivo mea culpa?<br />
Mah… L’unico augurio sensato, in questa<br />
baraonda sicuramente destinata ad<br />
aumentare man mano che ci si avvicina<br />
al giorno delle elezioni è che il sindaco,<br />
chiunque sarà a vincere, abbia il buon<br />
gusto di ripulire la nostra c<strong>it</strong>tà da tutta<br />
quella spazzatura che anch’egli in una<br />
certa misura ha contributo a creare.<br />
Marco Di Chiara
Ed<strong>it</strong>oriale<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Bellezza<br />
Totosindaco: <strong>IV</strong> puntata<br />
Duello all’ultimo voto<br />
Nell’ed<strong>it</strong>oriale precedente (n. 11: totosindaco<br />
III puntata) mi domandavo dove<br />
si sarebbero collocati, in sede c<strong>it</strong>tadina, il<br />
movimento L’Italia dei valori (fondato e<br />
guidato in sede nazionale dall’ex pubblico<br />
ministero milanese di “Mani pul<strong>it</strong>e”,<br />
Antonio Di Pietro) e l’Udeur, di recente<br />
formazione in c<strong>it</strong>tà (accoglie gli ex democristiani<br />
facenti capo a Clemente Mastella<br />
e, in un primo tempo, all’ex capo dello<br />
Stato, Francesco Cossiga). Era il 7 marzo<br />
scorso. Oggi è il 17 maggio. Manca una<br />
settimana. Poi il 25 maggio alle 8.00 del<br />
mattino gli elettori potranno recarsi ai<br />
seggi per esprimere la loro preferenza per<br />
l’Udeur, L’Italia dei valori o per tutte le<br />
altre numerose liste che sono scese in campo<br />
per spartirsi 30 scranni di consiglieri<br />
comunali, 10 di assessori, 6 di presidenti<br />
di quartieri e altrettanti di vicepresidenti,<br />
ma, soprattutto, per far sedere sul posto di<br />
comando il sindaco-podestà o il sindacomanager<br />
(scegliete voi la locuzione per<br />
definire il sindaco con i poteri che gli sono<br />
stati attribu<strong>it</strong>i dal 1994 e con il recente<br />
premio di maggioranza). Il sindaco che,<br />
a meno d’una mozione di sfiducia consiliare,<br />
resterà in carica indisturbato per<br />
cinque buoni anni (altro regalo ottenuto<br />
di recente: quando si andò a votare nel<br />
’94 e nel ’98 era prevista una tornata di<br />
quattro anni: difatti il primo mandato<br />
del sindaco Gulino per suffragio popolare<br />
durò fino al 1998).<br />
Se poi si viene rieletti, un’amministrazione<br />
guidata da una sola persona dura<br />
dieci anni – un tempo sufficientemente lungo<br />
per lasciare il segno. Per coincidenza della<br />
sorte, l’amministrazione Gulino è durata<br />
dieci anni: dal 1993, quando il consigliere<br />
comunale Giuseppe Gulino fu eletto dal<br />
consesso civico, con il vecchio sistema, a<br />
capo d’una giunta di coalizione tradizionale.<br />
Gulino è stato, sì, sospeso (per una vicenda<br />
giudiziaria ancora in <strong>it</strong>inere) a metà 2002,<br />
ma, in pratica, ha continuato a governare<br />
fino a metà aprile scorso, attraverso il suo<br />
alter ego Danilo Circo, vicesindaco di uno<br />
dei tanti rimpasti operati dallo stesso Gulino<br />
(qualcuno ha contato più di trenta assessori<br />
avvicendatisi al governo della c<strong>it</strong>tà, in questi<br />
dieci anni).<br />
Se si fosse dimesso formalmente dalla<br />
carica non appena irrogatagli la sospensione<br />
giudiziaria, Pippo Gulino avrebbe consen-<br />
t<strong>it</strong>o l’azzeramento di tutti gli organi civici<br />
elettivi e la gestione commissariale sarebbe<br />
durata a lungo. Invece così, il commissario<br />
straordinario, Casarrubea, s’è insediato appena<br />
due giorni fa (calato direttamente da<br />
Palermo, dopo una non tempestiva decisione<br />
dell’assessore regionale agli enti locali) e<br />
rimarrà in carica pochissimo tempo, quello<br />
necessario per consentire il conteggio<br />
preciso dei voti e, quindi, la proclamazione<br />
degli eletti. Gulino s’è dimesso in zona<br />
Cesarini perché si è visto abbandonare dal<br />
suo fido Circo (com’è stato abbandonato<br />
da tanti altri che gli erano o si dichiaravano<br />
fedelissimi).<br />
Perché uso il verbo “abbandonare”?<br />
Perché Gulino, pur non potendosi ricandidare<br />
personalmente, ha sperato fino all’ultimo<br />
di poter imporre come candidata la moglie<br />
Emy D’Onofrio (cfr. la c<strong>it</strong>ata puntata di<br />
“totosindaco”). A chi avrebbe dovuto<br />
imporla, se il polo di centro-sinistra s’era<br />
già stretto attorno a Massimo Carruba e<br />
quello di centro-destra si stava aggregando<br />
attorno a Pippo Spanò? Date le ambizioni<br />
di quest’ultimo e le cr<strong>it</strong>iche di Forza Italia<br />
(cui Spanò appartiene) alla gestione Gulino,<br />
appariva improponibile l’imposizione<br />
della moglie. Evidentemente, in cuor suo,<br />
ricordandosi delle sue 11 mila preferenze<br />
ottenute nel ’98, Gulino sperava di poter<br />
ancora gettare sul piatto della bilancia i suoi<br />
trascorsi e la sua “carica di simpatia” sempre<br />
attuale. Non gli hanno dato retta e attorno<br />
a lui s’è quasi creato il vuoto. Morto il re,<br />
viva il re – sembra che siano stati in tanti a<br />
mormorare l’antico detto monarchico. Gli ex<br />
fedelissimi sono andati chi a sinistra, vedi<br />
lo stesso Circo, chi a destra. Pippo Gulino<br />
s’è dovuto accontentare d’un quasi neonato<br />
part<strong>it</strong>o di marca regionalista, Nuova Sicilia<br />
(in cui mil<strong>it</strong>ano due suoi ex assessori, Cipriano<br />
e Rinzivillo), per il posto di capolista<br />
alla moglie Emy (che, negli ultimi tempi, è<br />
ridiventata, pour cause, presenzialista). Nuova<br />
Sicilia si è collocata nello schieramento<br />
di centro-destra, cioè con Spanò; la stessa<br />
cosa ha fatto l’Udeur (che, invece, in campo<br />
provinciale s’è adeguato a sinistra) mentre<br />
L’Italia dei valori fa parte del movimento<br />
ulivista, che sostiene Massimo Carruba.<br />
Il quale, è vero, ha sulla carta più liste a<br />
sostenerlo, ma Spanò ha – lo sostengono<br />
pure i suoi avversari – un maggior numero<br />
di portatori di voti, pur con un numero in-<br />
3<br />
feriore di liste. Infatti, si sono viste vecchie<br />
facce riemergere dagli anni, che sembrano<br />
lontani, quanto in pol<strong>it</strong>ica contavano la DC<br />
e il PSI. Quest’ultimo (fatto che, in quegli<br />
anni, sarebbe apparso inaud<strong>it</strong>o), compare,<br />
seppure con l’aggettivo “nuovo”, a destra,<br />
con Spanò, mentre i “Socialisti un<strong>it</strong>i” di<br />
Nino Trincali appoggiano Carruba.<br />
Chissà che cosa succederà all’interno<br />
delle cabine elettorali!<br />
Gli ulivisti sostengono che basta loro<br />
avere il 40% più un voto perché possa<br />
scattare per loro il premio di maggioranza,<br />
visto che Carruba ha il vento in poppa e,<br />
comunque, la gente di Augusta non vuole<br />
che uno spir<strong>it</strong>o di Banquo possa addensarsi<br />
(come un tempo e gravare come seria ipoteca)<br />
sull’amministrazione civica. Dall’altra<br />
parte, Spanò, che alle ultime regionali ottenne<br />
un considerevole successo personale<br />
riportando oltre cinquemila voti e mancando<br />
per poco il seggio a Palazzo d’Orleans, è<br />
sicuro della forza propria, del suo part<strong>it</strong>o<br />
e della coalizione. Poiché i candidati sono<br />
due, non ci sarà ballottaggio. Mentre scrivo,<br />
la tensione “elettorale” si taglia a fette e la<br />
lotta è serratissima e può portare la lacerazione<br />
anche nelle famiglie, vista la pletora<br />
dei candidati. I quali aspirano al maggior<br />
numero di voti, anche in vista d’un possibile<br />
incarico di governo o di sottogoverno.<br />
Visto che tutti i candidati si battono per la<br />
pulizia di Augusta, sarebbe bello se tutti,<br />
in nome di quest’unico ideale collettivo, si<br />
mettessero a ripulirla, prima del 25 maggio,<br />
da tutta l’immondizia “elettorale” e ripristinassero<br />
lo status quo ante delle facciate<br />
imbrattate dai manifesti, considerato che<br />
per legge la propaganda elettorale si<br />
deve obbligatoriamente estrinsecare sui<br />
tabelloni predisposti. Sarebbe davvero<br />
bello, encomiabile e degno di propaganda<br />
se tutti si mettessero a ramazzare e a<br />
scrostare, considerato altresì lo stato di<br />
ag<strong>it</strong>azione dei netturbini. Sarebbe educativo<br />
assistere a una gara a chi raccoglie<br />
l’ultima carta e a chi insegue l’ultimo<br />
topo. Invece, sarà un duello all’ultimo<br />
voto e… all’ultimo santino.<br />
17 maggio <strong>2003</strong> Giorgio Càsole
4<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Nostra intervista esclusiva ai due candidati a sindaco<br />
Ultimo appello<br />
Massimo Carrubba<br />
- Come pensa di poter risolvere<br />
a breve gli innumerevoli e quasi<br />
insormontabili problemi di Augusta,<br />
lasciati in ered<strong>it</strong>à dalla passata amministrazione?<br />
“Allo stato attuale delle cose, è<br />
imperativo impegnarsi in tutti i settori<br />
dell’amministrazione comunale, atteso<br />
lo stato di degrado in cui versa la nostra<br />
c<strong>it</strong>tà. Sono un ottimista per natura e<br />
pertanto, non r<strong>it</strong>engo che esistano problemi<br />
insormontabili, ma s<strong>it</strong>uazioni di<br />
oggettiva difficoltà che possano essere<br />
risolte, mettendoci maggiore impegno e<br />
dedicandoci passione.<br />
- Evidentemente, Lei richiede il<br />
consenso agli elettori oltre che per la<br />
propria persona, anche in base a un<br />
programma, che sia serio, fattibile e<br />
risponda alle esigenze della c<strong>it</strong>tà.<br />
“La nostra c<strong>it</strong>tà, che allo stato attuale,<br />
si trova purtroppo in grave crisi in<br />
quasi tutti i settori, è un grande centro,<br />
sicuramente il secondo nella provincia<br />
dopo il capoluogo. Il programma che<br />
ho presentato, ha come scopo principale<br />
quello di rest<strong>it</strong>uire alla c<strong>it</strong>tà la<br />
dign<strong>it</strong>à perduta, l’orgoglio dei c<strong>it</strong>tadini<br />
e il recupero delle tradizioni, dando ad<br />
Augusta un ruolo centrale all’interno<br />
della provincia di Siracusa”.<br />
- Può chiarire meglio il suo<br />
pensiero?<br />
“La c<strong>it</strong>tà è stata emarginata dal<br />
contesto della provincia a segu<strong>it</strong>o di un<br />
inspiegabile isolazionismo voluto dalle<br />
precedenti amministrazioni. Io intendo<br />
riattivare i rapporti con l’ente provinciale,<br />
facendomi altresì promotore di<br />
un associazionismo intercomunale che<br />
sia volto alla risoluzione dei problemi<br />
comuni ai municipi lim<strong>it</strong>rofi.<br />
- Quali sono i punti più qualificanti<br />
del Suo programma?<br />
“R<strong>it</strong>engo innanz<strong>it</strong>utto che non vi<br />
possa essere una cresc<strong>it</strong>a della c<strong>it</strong>tà<br />
senza una macchina amministrativa<br />
più efficiente e senza risorse finanziarie<br />
adeguate. Per questo è mia intenzione<br />
valorizzare le risorse umane presenti<br />
anche attraverso la formazione e la riqualificazione<br />
del personale comunale e<br />
rafforzare la capac<strong>it</strong>à dell’amministra-<br />
zione di reperire<br />
maggiori finanziamenti,facendo<br />
anche leva su<br />
quelli privati”.<br />
- Immagino<br />
che avrà sent<strong>it</strong>o<br />
le lamentele<br />
degli Augustani;<br />
quali sono<br />
le s<strong>it</strong>uazioni più<br />
urgenti?<br />
“La gente<br />
vuole il recupero<br />
del centro storico,<br />
già al centro del<br />
mio programma,<br />
considerato in<br />
stato di abbandono,<br />
ma soprattutto<br />
vuole una<br />
c<strong>it</strong>tà più pul<strong>it</strong>a.<br />
Gli Augustani<br />
pretendono e hanno dir<strong>it</strong>to a una c<strong>it</strong>tà<br />
più pul<strong>it</strong>a e rispettosa dell’ambiente. E’<br />
necessario pertanto da un lato rafforzare<br />
la raccolta dei rifiuti attraverso il sistema<br />
della gestione integrata prevista dal<br />
decreto Ronchi, dall’altro procedere alla<br />
pulizia straordinaria dei s<strong>it</strong>i più a rischio<br />
ambientale.<br />
- E poi c’è la questione del lavoro.<br />
“Lo sviluppo economico e la<br />
questione del lavoro è un altro punto<br />
qualificante del mio programma: abbiamo<br />
previsto l’adozione di misure di<br />
sostegno alle piccole e medie imprese,<br />
agli artigiani e prevediamo l’adozione<br />
di un piano commerciale da adottare<br />
col consenso delle associazioni di categoria.<br />
Sarà poi importante stabilizzare<br />
tutte le attuali s<strong>it</strong>uazioni di lavoro precario.<br />
Abbiamo previsto finalmente la<br />
effettiva realizzazione dello sportello<br />
unico per le attiv<strong>it</strong>à produttive che,<br />
grazie a vari protocolli di intesa con i<br />
vari Enti interessati, quali l’ASI, l’ASL,<br />
la CAMCOM aiuterà molto chi vuole<br />
realizzare un’impresa”.<br />
- E poi c’è la questione del porto.<br />
Che posizione ha rispetto ala nomina<br />
del presidente della Port Author<strong>it</strong>y?<br />
Pol<strong>it</strong>ica<br />
“ Il porto ha enormi potenzial<strong>it</strong>à e<br />
deve essere ben gest<strong>it</strong>o, saremo molto<br />
esigenti con chi dovrà gestirlo. Personalmente<br />
non ho preclusioni verso alcun<br />
nome, ma mi auguro che si definisca<br />
al più presto la questione della presidenza<br />
guardando esclusivamente alle<br />
competenze e alla professional<strong>it</strong>à, senza<br />
lottizzazioni pol<strong>it</strong>iche e ambigu<strong>it</strong>à”.<br />
- Anche a segu<strong>it</strong>o di alcuni articoli<br />
su giornali nazionali, si è riproposto<br />
il problema della convivenza<br />
tra rispetto per l’ambiente e zona<br />
industriale, cosa ne pensa?<br />
“La mia opinione, condivisa dai<br />
c<strong>it</strong>tadini, è che non si possano passivamente<br />
subire i danni ambientali che<br />
le industrie procurano, ma riuscire in<br />
termini propos<strong>it</strong>ivi, a tutelare le esigenze<br />
della produzione e della occupazione<br />
con le esigenze ambientali. E’ nostra<br />
intenzione pretendere dalle industrie un<br />
risarcimento sociale per la comun<strong>it</strong>à in<br />
termini di finanziamenti per strutture<br />
sportive, ricreative, culturali e per la<br />
realizzazione di verde pubblico”.<br />
- Sicuramente la parte di programma<br />
fin qui da lei illustrato sembra<br />
interessante ma, mi consenta, vi<br />
sono anche altri e variegati problemi<br />
ad Augusta, i cui tentativi di risolu-
Pol<strong>it</strong>ica<br />
zione creerebbero più di un problema<br />
a qualunque pol<strong>it</strong>ico, atteso anche<br />
il grave stato di dissesto finanziario<br />
in cui versano le casse comunali. Mi<br />
riferisco anche al nostro grande patrimonio<br />
storico e culturale ormai abbandonato<br />
da tempo, al Castello Svevo, al<br />
convento e alla chiesa di S. Domenico,<br />
alla Porta Spagnola simbolo stesso<br />
della c<strong>it</strong>tà, all’Hangar per dirigibili,<br />
ai forti Garsia e V<strong>it</strong>toria o a problemi<br />
quotidiani quali le questioni relative<br />
al depos<strong>it</strong>o Maxicom, al depuratore<br />
c<strong>it</strong>tadino, al lungomare. Problemi importanti<br />
e annosi per i quali la c<strong>it</strong>tà,<br />
chiede finalmente risposte, Lei pensa<br />
nell’immediato di poter fare qualcosa<br />
di concreto?<br />
”Purtroppo ad Augusta, anche per<br />
incuria delle passate amministrazioni,<br />
non solo la c<strong>it</strong>tà non ha un lungomare<br />
degno di questo nome, ma lo stesso mare<br />
che la bagna , non è fruibile in quanto<br />
l’alto tasso di inquinamento per gli scarichi<br />
a mare dei reflui urbani, rende non<br />
balneabile lo stesso; il primo impegno<br />
pertanto è rest<strong>it</strong>uire ai c<strong>it</strong>tadini il mare<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Bellezza<br />
realizzando gli allacci necessari per il<br />
convoglio delle acque nere presso il<br />
depuratore consortile IAS.<br />
Per quanto riguarda il lungomare negato,<br />
sarà mia cura, se gli elettori me<br />
ne daranno la possibil<strong>it</strong>à, sistemare e<br />
riunire tutti quei progetti già redatti<br />
ma che non hanno avuto corso, per far<br />
si che finalmente Augusta si riappropri<br />
delle sue splendide coste e del suo mare.<br />
Quanto al depos<strong>it</strong>o costiero, il suo spostamento<br />
si colloca all’interno di un più<br />
generale programma di risistemazione<br />
della borgata che prevede anche l’eliminazione<br />
della cintura ferroviaria e<br />
un nuovo piano del traffico. Questioni<br />
che possono essere risolte senza gravare<br />
sulle casse comunali, accedendo<br />
ai fondi nazionali del piano di risanamento<br />
ambientale. Preliminare a tutto<br />
ciò sarà però l’approvazione del piano<br />
regolatore per il quale abbiamo previsto<br />
la predisposizione di un appos<strong>it</strong>o “Ufficio<br />
del Piano” cha serva a velocizzare i<br />
5<br />
tempi per la sua approvazione”.<br />
- E il patrimonio artistico?<br />
“Abbiamo intenzione di stipulare<br />
delle intese con i principali tour<br />
operator che operano nella nostra provincia<br />
per far godere ai turisti il nostro<br />
patrimonio. Naturalmente sarà prima<br />
necessario provvedere a opere di restauro<br />
e provvedere ai servizi necessari.<br />
Il degrado in cui versano quelli che io<br />
definisco i “nostri gioielli di famiglia”<br />
e di cui Lei faceva cenno è a uno stato<br />
tale che difficoltoso si presenterà il loro<br />
recupero e utilizzo. Devo dire infatti,<br />
con grande rammarico, che la passata<br />
amministrazione non è stata in grado<br />
di accedere ai fondi europei di agenda<br />
2000 che avrebbero consent<strong>it</strong>o all’amministrazione<br />
il recupero del nostro<br />
patrimonio”.<br />
- I suoi detrattori dicono che<br />
quando è stato amministratore provinciale<br />
in qual<strong>it</strong>à di assessore ai<br />
lavori pubblici, non si sia occupato<br />
di Augusta.<br />
“A questa domanda voglio rispondere<br />
con l’elenco delle opere che
6 <strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Pol<strong>it</strong>ica<br />
sono state realizzate e sono in fase di<br />
realizzazione effettuate dalla Provincia<br />
Regionale di Siracusa, durante il mio<br />
mandato assessoriale: le opere di cui<br />
vado più orgoglioso sono certamente<br />
la progettazione e la definizione dell’ultimo<br />
tratto dell’autostrada Siracusa<br />
– Catania per la quale abbiamo reper<strong>it</strong>o<br />
i fondi,istru<strong>it</strong>o la pratica e i progetti e<br />
che andrà in appalto entro queste mese<br />
di maggio, e poi un’opera di fondamentale<br />
importanza, atteso che ormai<br />
la zona del monte Tauro è ad altissima<br />
- La prima domanda è quella<br />
classica: perché si è candidato a sindaco?<br />
“ La domanda è meno banale di<br />
quanto sembri, perché r<strong>it</strong>engo che un<br />
candidato vada giudicato dagli elettori<br />
innanz<strong>it</strong>utto dalle motivazioni che lo<br />
spingono. Certamente non dà grande<br />
fiducia chi si candida per trovare scorciatoie<br />
di carriera, per soddisfare quelle<br />
ambizioni personali che non è riusc<strong>it</strong>o<br />
ad appagare nel mondo del lavoro, per<br />
trovarsi una fonte di redd<strong>it</strong>o visto che<br />
non sa fare altro.<br />
Sembrerebbe banale, ma non lo è,<br />
rispondere che mi muove uno spir<strong>it</strong>o di<br />
servizio. La voglia di mettersi al servizio<br />
della collettiv<strong>it</strong>à c<strong>it</strong>tadina, è la prima<br />
molla che mi ha spinto in pol<strong>it</strong>ica. Che<br />
non sia una frase fatta, lo dimostra la<br />
mia storia personale. Ho una professione,<br />
quella di ingegnere navale, che mi<br />
ha dato molte soddisfazioni. La pol<strong>it</strong>ica<br />
non aggiungerebbe nulla ai traguardi<br />
professionali che ho già raggiunto.<br />
La mia decisione di partecipare<br />
attivamente alla v<strong>it</strong>a pol<strong>it</strong>ica nasce nei<br />
giorni seguenti il terremoto del 1990.<br />
Quando, nonostante le macerie e i<br />
senzatetto, le Ist<strong>it</strong>uzioni sembravano<br />
ignorare la grav<strong>it</strong>à di quanto accaduto<br />
ad Augusta. Siamo stati in tanti, allora,<br />
che abbiamo cap<strong>it</strong>o una cosa importante:<br />
non si può restare chiusi nel proprio<br />
piccolo mondo, fatto di lavoro, famiglia,<br />
e hobby, disinteressandosi di quanto<br />
accade intorno.<br />
Dopo aver lottato per la ricostruzione,<br />
è stato quasi un fatto naturale proseguire<br />
nell’impegno civile e pol<strong>it</strong>ico.<br />
Erano anche gli anni in cui Tangentopoli<br />
spazzava via la cosiddetta Prima Repubblica.<br />
La necess<strong>it</strong>à di mobil<strong>it</strong>are forze<br />
nuove della società, per rifondare la<br />
dens<strong>it</strong>à urbanistica e non ha in atto,<br />
nessun tipo di servizio. Si tratta della<br />
realizzazione della strada Provinciale<br />
Monte Tauro – Monte Sant’Elena n.61,<br />
che sarà ammodernata per un importo<br />
di <strong>12</strong> miliardi di lire a totale carico<br />
dello Stato e che è già finanziata e operativa.<br />
Inoltre abbiamo già approvato e<br />
finanziato per 5 miliardi e mezzo delle<br />
vecchie lire il secondo lotto della strada<br />
provinciale Monte Tauro-Monte Sant’Elena,<br />
quello che per intenderci va da<br />
“Villa delle rose” all’ospedale, la strada<br />
Pippo Spanò<br />
pol<strong>it</strong>ica dal basso, partendo dalla società<br />
civile, fece nascere Vienuove. In questo<br />
movimento popolare, di gente comune,<br />
lontana dagli intrighi dei pol<strong>it</strong>icanti, mi<br />
sono fatto le ossa come uomo pol<strong>it</strong>ico<br />
al servizio della collettiv<strong>it</strong>à.<br />
Quando “Vienuove” ha deciso di<br />
sciogliersi è stato perché era maturata<br />
la convinzione che fosse fin<strong>it</strong>o il tempo<br />
dei movimenti di base a carattere locale,<br />
animati da grande entusiasmo, ma<br />
poco efficaci per un’attiv<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica,<br />
come quella di un’amministrazione comunale,<br />
interconnessa con gli altri enti<br />
terr<strong>it</strong>oriali. Un’azione pol<strong>it</strong>ica incisiva,<br />
anche per amministrare un piccolo Comune,<br />
richiede un collegamento stretto<br />
con part<strong>it</strong>i diffusi a livello regionale e<br />
nazionale.<br />
Confluire in “Forza Italia” è stata<br />
per me una cosa naturale. Era un part<strong>it</strong>o<br />
completamente nuovo, moderato,<br />
fondato sui valori della famiglia e del<br />
lavoro, senza alcun legame con ideologie<br />
superate dalla storia, attento alle<br />
problematiche di una società che chiede<br />
occupazione e benessere. In Forza Italia<br />
ho trovato quella spinta ulteriore per<br />
fare pol<strong>it</strong>ica di ampio respiro, attenta<br />
certamente ai problemi di Augusta,<br />
ma strettamente legata anche al contesto<br />
regionale e nazionale. Da questo<br />
background nasce la mia candidatura a<br />
sindaco”.<br />
- D’accordo, questa è la sua storia.<br />
Ma già la scorsa tornata elettorale<br />
ha tentato di diventare sindaco, senza<br />
successo. Perché ci riprova?<br />
“Quel risultato elettorale fu<br />
estremamente lusinghiero, in termini<br />
di consensi elettorali. In corsa c’erano<br />
5 candidati, fra cui il sindaco in carica<br />
molto popolare, come Pippo Gulino,<br />
che poteva fare la campagna elettorale<br />
verrà ampliata sistemata e riadattata alle<br />
nuove esigenze di traffico e lo stesso<br />
ponticello stretto da dove passa il treno<br />
verrà allargato e risistemato”.<br />
Giacomo Càsole<br />
dalla posizione privilegiata di capo<br />
dell’amministrazione. L’altro candidato<br />
arrivato al ballottaggio era un deputato<br />
uscente di grande prestigio, come Puccio<br />
Forestiere, che alla lunga esperienza<br />
pol<strong>it</strong>ica personale poteva sommare la<br />
forza di un part<strong>it</strong>o come Alleanza Nazionale.<br />
Arrivare terzo, con un consistente<br />
consenso elettorale, per un neof<strong>it</strong>a come<br />
me, sostenuto dai movimenti, è stato un<br />
grande risultato.<br />
Oggi, quelle due forze pol<strong>it</strong>iche<br />
ed elettorali che arrivarono al ballottaggio<br />
sono entrambe nella coalizione<br />
che sostiene la mia candidatura. Se a<br />
questo si aggiunge che i part<strong>it</strong>i che mi<br />
appoggiano sono part<strong>it</strong>i di governo, che<br />
guidano la Regione e la Nazione, allora
Pol<strong>it</strong>ica<br />
è evidente una cosa: mai come in questo<br />
momento Augusta ha una grande opportun<strong>it</strong>à<br />
di uscire dall’isolamento pol<strong>it</strong>ico<br />
in cui si trova, e diventare protagonista in<br />
provincia e in Sicilia.<br />
Siracusa, con un’amministrazione<br />
di centrodestra legata a filo doppio con<br />
il governo regionale, sta rifiorendo. Nella<br />
Siracusa del sindaco Bufardeci si moltiplicano<br />
gli alberghi, i negozi, i r<strong>it</strong>rovi,<br />
le presenze turistiche, le manifestazioni<br />
culturali di livello addir<strong>it</strong>tura mondiale.<br />
L’amministrazione di centrodestra<br />
che guida Melilli, sta facendo conoscere<br />
alla sua c<strong>it</strong>tà una nuova prosper<strong>it</strong>à. A Melilli,<br />
grazie al sindaco Sorbello, che ha prosegu<strong>it</strong>o<br />
quanto iniziato dal predecessore<br />
Ternullo, sono nati grandi centri commerciali<br />
e altri se ne apriranno, spuntano come<br />
funghi piccole attiv<strong>it</strong>à imprend<strong>it</strong>oriali, si<br />
avviano grandi restauri.<br />
Siracusa e Melilli, ma potrei parlare<br />
anche di Noto, inser<strong>it</strong>a dall’Unesco nell’elenco<br />
delle c<strong>it</strong>tà patrimonio mondiale<br />
dell’uman<strong>it</strong>à, sono la dimostrazione di cosa<br />
significa il buon governo del centrodestra<br />
locale.<br />
Augusta, con le potenzial<strong>it</strong>à che ha,<br />
può giocare un ruolo di primo piano nello<br />
scenario pol<strong>it</strong>ico provinciale. Un sindaco<br />
che riesce a farsi ascoltare a Palermo e a<br />
Roma dà maggiori garanzie di far entrare<br />
la c<strong>it</strong>tà in questo circu<strong>it</strong>o virtuoso di rinasc<strong>it</strong>a,<br />
che sta toccando i Comuni a noi<br />
vicini. Durante la campagna elettorale sono<br />
venuti in c<strong>it</strong>tà ministri della Repubblica, viceministri,<br />
esponenti di spicco del governo<br />
regionale, e parlamentari di primo piano,<br />
per prendere un impegno preciso non solo<br />
verso di me, ma verso l’intera c<strong>it</strong>tà. E questa<br />
cambiale in bianco, che hanno firmato<br />
con gli augustani, ho intenzione di fargliela<br />
onorare fino in fondo”.<br />
- Ha parlato di coalizione. Il centrosinistra<br />
ha polemizzato parlando di<br />
una candidatura calata dall’alto, decisa<br />
nelle sedi siracusane che contano e alle<br />
quali dovrà poi rendere conto.<br />
“ A un centrosinistra senza alcun<br />
punto di riferimento, che spara alla cieca<br />
per la necess<strong>it</strong>à di dare un senso alla propria<br />
inconsistenza pol<strong>it</strong>ica locale, potrei<br />
rispondere rivoltandogli la fr<strong>it</strong>tata: se la<br />
mia candidatura è decisa da presunte “sedi<br />
che contano”, allora anche come sindaco<br />
sarò tenuto “in grande conto” laddove si<br />
amministrerebbe il potere.<br />
In realtà la mia candidatura è stata<br />
avanzata da Forza Italia, certamente, ma<br />
alla fine è stata decisa in maniera collegiale.<br />
E’ l’espressione di una coalizione in cui<br />
ogni part<strong>it</strong>o del centrodestra di Augusta,<br />
An, Udc, Nuovo Psi, Nuova Sicilia,<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Bellezza<br />
avrebbe potuto presentare un proprio<br />
candidato altrettanto valido. La scelta<br />
è caduta su di me perché frutto di<br />
un ragionamento pol<strong>it</strong>ico basato su<br />
un programma, e sulla capac<strong>it</strong>à di<br />
realizzarlo.<br />
La dimostrazione della valid<strong>it</strong>à<br />
di questo ragionamento è la decisione<br />
dell’Udeur di apparentarsi ad<br />
Augusta con questa coalizione. Se la<br />
candidatura Spanò fosse stata “calata”<br />
dai siracusani, come si potrebbe<br />
spiegare che a Siracusa l’Udeur ha<br />
deciso di sponsorizzare il candidato<br />
del centrosinistra alla presidenza<br />
della Provincia?”<br />
- Finora si è parlato di pol<strong>it</strong>ica,<br />
ma agli elettori interessa sapere<br />
cosa volete fare per la c<strong>it</strong>tà.<br />
“Premetto che sono un<br />
augustano,nato e cresciuto ad<br />
Augusta. Le mie radici, i miei parenti<br />
sono qui. Mia figlia va a scuola qui,<br />
e mia moglie, Irene Noè, augustana<br />
anche lei, lavora qui come medico di<br />
base. Quindi sicuramente conosco i<br />
problemi e le necess<strong>it</strong>à del posto dove<br />
vivo meglio di chi ha le proprie radici<br />
a Villasmundo, e si fa vedere in giro<br />
solo durante le campagne elettorali.<br />
Quindi come augustano, ancora prima<br />
che come candidato sindaco, ho<br />
interesse a rendere questa più c<strong>it</strong>tà vivibile.<br />
Ecco, questa è la parola chiave<br />
del mio programma: vivibil<strong>it</strong>à.<br />
Vivibil<strong>it</strong>à significa tante cose.<br />
Significa strade pul<strong>it</strong>e, un sistema<br />
di raccolta e smaltimento dei rifiuti<br />
efficiente. Significa depurazione delle<br />
acque e coste pul<strong>it</strong>e. Significa strade<br />
che non si impantanano con la pioggia<br />
e scuole degne di questo nome.<br />
Significa manifestazioni culturali,<br />
attiv<strong>it</strong>à sportive e ricreative. Ma vivibil<strong>it</strong>à<br />
significa anche eliminazione<br />
7<br />
del disagio sociale, perché nemmeno la<br />
c<strong>it</strong>tà più bella, più ricca e più pul<strong>it</strong>a può<br />
definirsi vivibile se ci sono c<strong>it</strong>tadini che<br />
vivono nel bisogno.<br />
Ora, per apparire i solutori di tutto,<br />
in campagna elettorale è facile fare<br />
programmi chilometrici. Ma, mi chiedo,<br />
sono realisti? Che senso ha proporre una<br />
pletora di progetti, che al 90 per cento<br />
sono irrealizzabili nel breve periodo di<br />
un’amministrazione? O forse pensano<br />
che il mandato sindacale duri <strong>12</strong>0 anni?<br />
E poi, con quali soldi si dovrebbero fare<br />
tutte quelle miriadi di cose promesse?<br />
Se il centrosinistra ha trovato il<br />
petrolio da qualche parte, ce lo dica sub<strong>it</strong>o<br />
così possiamo sperare di rimettere<br />
in sesto Augusta in pochi mesi. Diversamente,<br />
è meglio che metta da parte la<br />
retorica populista sul programma omnibus.<br />
A meno che la marea di velle<strong>it</strong>arie<br />
realizzazioni proposte all’elettorato non<br />
siano altro che una cortina fumogena,<br />
dietro cui nascondere i reali progetti<br />
della loro amministrazione. Ma se in 5<br />
anni come assessore provinciale, Massimo<br />
Carruba non è riusc<strong>it</strong>o a risolvere<br />
un problema, almeno uno, relativamente<br />
semplice come quello dei plessi per le<br />
scuole superiori, come pensa di fare per<br />
tutto il resto?”<br />
- Ancora però non ha detto cosa<br />
vuole fare come sindaco.<br />
“C<strong>it</strong>o alcuni punti salienti, con i<br />
quali partire sub<strong>it</strong>o in quanto più urgenti,<br />
e di più facilmente realizzabili con<br />
le risorse a disposizione.<br />
Il porto, innanz<strong>it</strong>utto. Perché crediamo<br />
che è la vera ricchezza di questa<br />
c<strong>it</strong>tà, che madre natura e la tenacia dei<br />
nostri padri ci ha lasciato in dotazione.<br />
Il porto non è come le fabbriche del<br />
petrolchimico, non dipende dalle decisioni<br />
di un consiglio di amministrazione<br />
a Milano, e non si può spostare come si<br />
sposta una raffineria. Il porto, e il suo
8 <strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Pol<strong>it</strong>ica<br />
indotto, è la chance occupazionale per<br />
i nostri giovani.<br />
Edilizia. Non c’è stata amministrazione<br />
comunale che non abbia<br />
promesso la definizione del nuovo piano<br />
regolatore. In perciò non prometto il<br />
nuovo strumento urbanistico: lo assicuro.<br />
Assicuro norme urbanistiche certe<br />
e uguali per tutti. Perché tutti hanno il<br />
dir<strong>it</strong>to di farsi una casa, rispettando le<br />
leggi urbanistiche, e tutti hanno il dir<strong>it</strong>to<br />
di costruire se ci sono le condizioni di<br />
legge. L’amministrazione che presentiamo<br />
agli elettori vuole dare un taglio netto<br />
con il passato: niente corsie privilegiate<br />
per gli amici degli amici, basta con le<br />
norme edilizie oscure, che si prestano<br />
alle interpretazioni ad personam.<br />
Solidarietà. Le pol<strong>it</strong>iche sociali<br />
devono essere potenziate. E’ una necess<strong>it</strong>à<br />
che, purtroppo, si scontra con la<br />
riduzione dei fondi trasfer<strong>it</strong>i ai Comuni.<br />
Ma l’impegno deve essere massimo, e<br />
sfrutterò fino in fondo quella cambiale<br />
che il governo regionale ha sottoscr<strong>it</strong>to<br />
con questa coalizione durante la campagna<br />
elettorale. Augusta non può assolutamente<br />
permettere che crescano ulteriormente<br />
le fasce di disagio sociale. Se<br />
sarà necessario, si rinuncerà ad abbellire<br />
un’aiuola per dare un sostegno ad una<br />
famiglia in difficoltà.<br />
Brucoli. E’ l’altra<br />
grande risorsa, come il<br />
porto, che questo terr<strong>it</strong>orio<br />
si trova in dote.<br />
Come il porto, Brucoli<br />
è il “pozzo di petrolio”<br />
su cui la collettiv<strong>it</strong>à può<br />
contare. Fino a ora le<br />
potenzial<strong>it</strong>à turistiche<br />
di Brucoli sono state<br />
sminu<strong>it</strong>e. Per sfruttarle<br />
occorre, per prima<br />
cosa, risolvere i problemi<br />
dell’ab<strong>it</strong>ato. Provvedere<br />
immediatamente alla fognatura,<br />
e assicurare un<br />
approvvigionamento idrico<br />
regolare. Poi occorre<br />
un vasto programma di<br />
riordino paesaggistico,<br />
con la realizzazione di<br />
lungomari attrezzati. Ma<br />
soprattutto, a Brucoli<br />
serve sub<strong>it</strong>o una presenza<br />
stabile della polizia municipale.<br />
E gli serve un<br />
servizio di smaltimento<br />
rifiuti ancora più efficiente<br />
di quello previsto per<br />
Augusta, proprio perché<br />
è il nostro gioiello turistico,<br />
e deve essere tenuto<br />
come una famiglia tiene il salotto buono<br />
quando riceve vis<strong>it</strong>e in casa.<br />
Porto, Brucoli, edilizia e solidarietà<br />
sono le linee principali del<br />
programma. Però questo non significa<br />
che sono state dimenticate, o passano in<br />
secondo piano le scuole, la nuova sede<br />
del tribunale, il riordino della burocrazia<br />
comunale, l’impiantistica sportiva,<br />
la promozione culturale, il recupero<br />
del patrimonio storico e artistico, la<br />
lotta all’evasione tributaria. Ognuno<br />
di questi aspetti sarà affrontato con<br />
attenzione, sviscerando caso per caso,<br />
e affidandosi a professional<strong>it</strong>à autorevoli,<br />
anche esterne se sarà necessario,<br />
per trovare soluzioni e fondi. Sempre<br />
tenendo comunque presente la necess<strong>it</strong>à<br />
di un riordino immediato del bilancio<br />
comunale.<br />
Queste sono le line principali.Ma<br />
non è un programma rigido. Lasciamo<br />
la porta aperta al contributo di tutti,<br />
per ascoltare proposte e suggerimenti.<br />
Vogliamo iniziare un dialogo con i c<strong>it</strong>tadini<br />
che deve proseguire giorno per<br />
giorno, anche dopo le elezioni. Perché<br />
credo fermamente che l’intelligenza<br />
non si misura con i numeri elettorali,<br />
ed anche il più piccolo part<strong>it</strong>o, o movi-<br />
mento, o lista civica, o associazione, o<br />
bocciofila può esprimere idee vincenti<br />
per la collettiv<strong>it</strong>à.<br />
Per questo sarà stretto e serrato<br />
il dialogo con il consiglio comunale. La<br />
mia decennale presenza fra i banchi dei<br />
consiglieri comunali mi hanno insegnato<br />
quanto sia importante, per il bene della<br />
c<strong>it</strong>tà, che il sindaco e la giunta dialoghino<br />
con il consiglio comunale, ist<strong>it</strong>uzione<br />
che meglio di qualunque altra esprime<br />
le istanze di tutti i c<strong>it</strong>tadini, anche di<br />
quelli che non hanno votato per la<br />
maggioranza.<br />
Lo stesso ragionamento vale per<br />
i consigli di quartiere, da troppo tempo<br />
bistrattati e mortificati, nonostante le<br />
grandi potenzial<strong>it</strong>à di rappresentanza<br />
degli elettori. E anche di questo parlo<br />
per esperienza diretta, perché grazie<br />
all’impegno di mia moglie Irene nella<br />
circoscrizione Borgata ho toccato con<br />
mano quanto potrebbero fare i quartieri<br />
per la c<strong>it</strong>tà, e quante iniziative valide<br />
sono state sprecate perché le circoscrizioni<br />
non sono state tenute nella giusta<br />
considerazione.<br />
Sindaco, giunta municipale, consiglio<br />
comunale, consigli di quartiere:<br />
solo con tutte queste quattro gambe<br />
insieme, e tutte della stessa lunghezza,<br />
il tavolo della pol<strong>it</strong>ica può reggere il<br />
peso della c<strong>it</strong>tà”.<br />
- Un’ultima provocazione. Perché<br />
i due candidati a sindaco non<br />
vi siete sfidati in un confronto pubblico,<br />
affinché gli elettori potessero<br />
facilmente mettere a raffronto i due<br />
programmi?<br />
“La credibil<strong>it</strong>à di un candidato e<br />
del suo programma nasce da un lavoro<br />
quotidiano, e svolto nel tempo. Sindaco<br />
di Augusta, cioè rappresentante di questa<br />
c<strong>it</strong>tà e dei suoi c<strong>it</strong>tadini, si diventa giorno<br />
per giorno: con l’impegno personale,<br />
il servizio, la disponibil<strong>it</strong>à, il sacrificio.<br />
Le elezioni sono il momento in cui si<br />
sancisce, legalmente e formalmente,<br />
ciò che si è già da tempo nel cuore e<br />
nelle menti degli elettori. La gente di<br />
Augusta vuole come sindaco un augustano<br />
a tempo pieno, credibile e fattivo.<br />
Sono convinto che gli elettori hanno già<br />
le idee chiare: per capire le differenze<br />
sicuramente non gli non serve un talkshow”.
Girotondo<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Bellezza<br />
Monumenti da salvare: il convento di S. Domenico<br />
Fotoservizio di Francesco Tringali<br />
9
10 <strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong> Quartieri<br />
La s<strong>it</strong>uazione igienico-san<strong>it</strong>a<br />
ria del terr<strong>it</strong>orio del quartie<br />
re “Dogali - Saline - Pezzagrande”<br />
è probabilmente il problema<br />
più grave; il quartiere è invaso da vegetazione<br />
spontanea, sterpaglia, rifiuti,<br />
cani randagi, ratti, scarafaggi, ecc.;<br />
riceviamo continuamente lamentele di<br />
residenti riguardanti la presenza di ratti<br />
nella pubblica via e all’interno delle private<br />
ab<strong>it</strong>azioni, altrettante segnalazioni<br />
giungono per l’incredibile numero di<br />
cani randagi che, soprattutto, nelle ore<br />
serali cost<strong>it</strong>uiscono un serio pericolo per<br />
la c<strong>it</strong>tadinanza. Tutte le pubbliche vie<br />
risultano sporche, con la presenza di cartacce,<br />
escrementi di animali, il servizio<br />
di spazzamento non funziona o funziona<br />
poco e male, la vegetazione spontanea<br />
ai bordi dei marciapiedi non viene<br />
rimossa nonostante sia di competenza<br />
della società che gestisce il servizio<br />
di nettezza urbana. La s<strong>it</strong>uazione però<br />
diviene cr<strong>it</strong>ica nelle zone abbandonate,<br />
che cost<strong>it</strong>uiscono un’offesa alla civiltà,<br />
si tratta di lotti di terreno, insistenti sul<br />
nostro terr<strong>it</strong>orio, che per vari motivi non<br />
hanno ancora una esatta destinazione<br />
urbanistica, e sono completamente abbandonati.<br />
In tali zone la vegetazione<br />
(specialmente canneti e roveti) raggiunge<br />
sovente i due metri d’altezza e funge<br />
da hab<strong>it</strong>at ideale per la riproduzione<br />
degli animali di cui sopra, ma anche<br />
di serpenti e zecche; inoltre a tale stato<br />
d’incuria si aggiunge la negligenza dei<br />
c<strong>it</strong>tadini che, r<strong>it</strong>enendo tali s<strong>it</strong>i semplici<br />
discariche, vi gettano il materiale più<br />
incredibile e vario che, ovviamente, non<br />
viene rimosso dall’amministrazione. Ai<br />
margini di tali zone è avvenuto, inoltre,<br />
il r<strong>it</strong>rovamento di alcune siringhe usate<br />
nonché profilattici. Fin qui un panorama<br />
generico della s<strong>it</strong>uazione, l’amministrazione<br />
e in particolare l’assessorato alla<br />
san<strong>it</strong>à ed ecologia interpellato più volte<br />
dal sottoscr<strong>it</strong>to è solamente in grado di<br />
ripetere che tali lavori di bonifica non<br />
vengono esegu<strong>it</strong>i per mancanza di fondi;<br />
devo, con una piccola digressione,<br />
confessare come ci si senta demoralizzati<br />
quando, entrando in un ufficio<br />
del Comune, si venga trattati con aria<br />
di sufficienza e quasi disinteresse dai<br />
funzionari preposti, anche nel caso in cui<br />
si tratti di un Presidente di un Consiglio<br />
di Circoscrizione. Vorrei focalizzare<br />
adesso l’attenzione del prefetto sulla pe-<br />
Quando i Consigli di quartiere fanno sentire la loro voce<br />
Favela da terzo mondo<br />
ricolos<strong>it</strong>à di tali s<strong>it</strong>i, rappresentata dalla<br />
presenza di animali randagi, frammenti<br />
di vetro e altro materiale, ma soprattutto<br />
dai possibili incendi della vegetazione<br />
e del materiale che viene impunemente<br />
scaricato. A tal propos<strong>it</strong>o non sappiamo<br />
se il prefetto ha appreso dai giornali<br />
come domenica 25 agosto un incendio,<br />
con tutta probabil<strong>it</strong>à di origine dolosa,<br />
si sia sviluppato in uno dei s<strong>it</strong>i che abbiamo<br />
sopra descr<strong>it</strong>to, proprio accanto a<br />
una cabina di distribuzione dell’energia<br />
elettrica, a qualche metro dalle private<br />
ab<strong>it</strong>azioni e delle automobili in sosta<br />
sul ciglio della strada; solo il veloce<br />
e puntuale intervento dei VV. FF. ha<br />
ev<strong>it</strong>ato che le fiamme si estendessero a<br />
tutto il s<strong>it</strong>o. Già la settimana prima vi<br />
era stato un primo tentativo di appiccare<br />
il fuoco da parte di anonimi. Lo<br />
scrivente e l’intero Consiglio di Circoscrizione<br />
attribuisce tali accadimenti<br />
alla s<strong>it</strong>uazione di generalizzato e diffuso<br />
malumore dei residenti nei confronti di<br />
tale stato dei luoghi, le persone sono<br />
stanche di trovare ratti, scarafaggi e<br />
altri animali all’interno degli stabili o<br />
persino dentro casa, sono stanchi di<br />
dover convivere a contatto con i rifiuti<br />
e probabilmente qualcuno comincia a<br />
perdere la pazienza.<br />
Il secondo punto della presente<br />
per segnalare come anche la s<strong>it</strong>uazione<br />
degli arredi urbani non versi in uno<br />
stato migliore, circa il 50% (stimato)<br />
dei marciapiedi della circoscrizione<br />
sono impraticabili e/o praticabili con<br />
difficoltà; abbiamo già ricevuto due<br />
segnalazioni di persone anziane cadute,<br />
per fortuna senza conseguenze, per tale<br />
causa; il manto stradale è in pessimo<br />
stato, ma quello che vorremmo portare<br />
alla pregiata Quando attenzione le alunne del prefetto del liceo sono<br />
il crocevia socio-psico-pedagogico di corso Sicilia e l’attraversa- ci hanmentono<br />
pedonale esposto le nella loro medesima doglianze, via. ci Il<br />
crocevia hanno di mostrato corso Sicilia della è il lettera più grande che<br />
incrocio pubblichiamo di pubbliche la copia strade con di Augusta, tanto<br />
vi si di incontrano timbro del ben protocollo cinque carreggiate d’entrata<br />
a doppio e le ricevute senso delle di marcia, varie raccoman- due delle<br />
quali date. sono I gen<strong>it</strong>ori arterie di di queste primissimo ragazze ordi- ci<br />
ne. hanno Si deve fatto sapere osservare che tale che niente crocevia s’è è<br />
sforn<strong>it</strong>o mosso di alla segnalazione Provincia, semaforica, nonostante il<br />
semaforo per un esistente quinquennio è guasto un augustano a tre anni<br />
e nonostante abbia avuto i ripetuti la responsabil<strong>it</strong>à sollec<strong>it</strong>i del d’un nostro<br />
prestigioso Consiglio assessorato di Circoscrizione e altri due non<br />
si riesce c<strong>it</strong>tadini a giungere di Augusta a una siano conclusione stati no-<br />
della minati vicenda. assessori La s<strong>it</strong>uazione nel 2002 e è lo ancora sono<br />
più ancora. grave a Potranno circa 500 far metri qualcosa di distanza alla<br />
dal fine crocevia del loro appena mandato? menzionato, sulla<br />
stessa via come si può vedere dalle GdA foto,<br />
in tale s<strong>it</strong>o insiste un attraversamento<br />
pedonale estremamente pericoloso, pra-
Spaziogiovani<br />
ticamente i pedoni devono attraversare il<br />
corso Sicilia in entrambe le direzioni di<br />
marcia, passando attraverso delle siepi<br />
che rendono praticamente impossibile,<br />
se non molto difficile, l’individuazione<br />
dei pedoni da parte degli automobilistì,<br />
chiediamo la massima attenzione del<br />
prefetto sulla vicenda in oggetto; in tale<br />
s<strong>it</strong>o esiste un semaforo attivabile dai pe-<br />
Ai giochi sportivi studente<br />
schi, che si sono svolti re<br />
centemente alla C<strong>it</strong>tadella<br />
dello Sport di Siracusa, gli studenti del<br />
1° Ist<strong>it</strong>uto di Istruzione Superiore di<br />
Augusta, allenati dalle insegnanti Masotti,<br />
Muscolino e Valenti, si sono fatti<br />
onore gareggiando nelle varie discipline<br />
con gli alunni che rappresentavano le<br />
altre scuole della nostra provincia.<br />
Bravi sono stati specialmente i ragazzi<br />
della squadra juniories maschile,<br />
cioè Fabrizio Bassetta, Giuseppe Martinetti,<br />
Giuseppe Passanisi e Carmelo<br />
Scamporrino, che hanno conquistato<br />
il 1° posto della loro categoria. Altrettanto<br />
bravi i tre ragazzi e le tre ragazze<br />
che sono anch’essi piazzati al 1° posto<br />
nel cosiddetto staffettone: sono Giusy<br />
Amata, Cristina Pastore, Daniela Minn<strong>it</strong>i,<br />
Andrea Trincali, Guido P<strong>it</strong>ruzzello,<br />
Giulio V<strong>it</strong>torio.<br />
Il posto a livello provinciale è stato<br />
conquistato nella pallavolo disputatosi<br />
ad Avola. Questi i nomi degli alunni:<br />
Mirko Peluso, Stefano Ianniello, Emanuele<br />
Cerr<strong>it</strong>o, Andrea Barreca, Marco<br />
Meloni, Stefano Intagliata, Antonio<br />
Sangiorgi, Gaetano Balsamo, Domenico<br />
Fassari, Gianpaolo Toscano e Andrea<br />
Altamore.<br />
La squadra maschile allievi, composta<br />
da Andrea Bassetta, Davide Di<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Bellezza<br />
doni attraverso un tasto; tale semaforo è<br />
stato guasto per anni e per poco non c’è<br />
scappato davvero il morto. Il grottesco<br />
dì tutta la vicenda è che noi abbiamo<br />
mandato decine di avvisi e segnalazioni<br />
all’Amministrazione senza mai avere<br />
risposte, abbiamo allora deciso di chiedere<br />
un incontro ufficiale all’assessore<br />
ai lavori pubblici per discutere di questo<br />
Stefano, Carlo Gigli e Pierpaolo Saraceno,<br />
ha conquistato un onorevole <strong>IV</strong><br />
posto.<br />
Alla corsa campestre hanno partecipato<br />
Agnese Blandino, Angela Abate<br />
e Francesca Alicata.<br />
Rappresentative maschile e femminili<br />
dei tre licei classico, scientifico<br />
e pedagogico, facenti parte del 1° ist<strong>it</strong>uto<br />
di istruzione superiore, hanno dato<br />
buona prova nella pallavolo femminile,<br />
nella pallacanestro maschile e nel calcio<br />
a cinque maschile.<br />
La sensibil<strong>it</strong>à è di casa fra gli<br />
alunni dei tre licei.Hanno risposto alla<br />
grande, infatti, in due occasioni in cui è<br />
stata loro richiesta una prova concreta di<br />
solidarietà: la prima riguardante la donazione<br />
del proprio sangue per la benemer<strong>it</strong>a<br />
Fratern<strong>it</strong>a “Misericordia/Fratres”:<br />
hanno risposto in 50, dei maggiorenni<br />
ovviamente (com’è noto, i minori non<br />
possono donare il sangue) e almeno la<br />
metà è stata dichiarata idonea, dopo gli<br />
accertamenti preliminari: i medici della<br />
Fratres, Di Bono e Di Fazio, sono tornati<br />
soddisfatti al centro trasfusionale con le<br />
loro preziose sacche di sangue.<br />
700 euro: questa è la cifra complessiva<br />
raccolta per i poveri di Bafatà, nella<br />
lontana Guinea Bissau, su sollec<strong>it</strong>azione<br />
del docente di religione del “Classico”,<br />
Angelo Saraceno. Alcuni alunni<br />
11<br />
e di altri problemi, ma l’assessore non<br />
si è nemmeno degnato di risponderci<br />
(ecco perché, riferivo come i Consigli<br />
di Circoscrizione sono letteralmente<br />
ignorati dalla Giunta), abbiamo allora<br />
mandato una seconda comunicazione di<br />
lamentela e abbiamo deciso di rivolgerci<br />
direttamente al prefetto.<br />
Cenno a sé stante mer<strong>it</strong>a il campo<br />
containers, non molto dissimile da una<br />
favela: le condizioni di v<strong>it</strong>a sono disumane,<br />
si ab<strong>it</strong>a in mezzo alle immondizie,<br />
si convive con ratti e serpenti, i<br />
bimbi giocano coi rifiuti in mezzo alle<br />
sterpaglie. Si vuole segnalare inoltre la<br />
necess<strong>it</strong>à di rimuovere i container non<br />
più ab<strong>it</strong>ati per ev<strong>it</strong>are che altre famiglie<br />
di senza casa possano occuparli, come<br />
succede regolarmente; tutti gli occupanti<br />
abusivi pretendono, infine, un alloggio<br />
popolare per lasciare il container occupato<br />
senza valido t<strong>it</strong>olo.<br />
Riccardo Cannavò<br />
SOLIDARIETA’ E SPORT NEI TRE LICEI<br />
del sacerdote hanno organizzato una<br />
festa danzante nel cortile della scuola,<br />
con il permesso dell’attuale dirigente<br />
scolastico, Carmelo Gulino, ordinario<br />
di matematica e fisica allo scientifico<br />
“Saluta”. Una festa che è terminata, con<br />
grande piacere dei ragazzi, all’1.30 dopo<br />
mezzanotte.<br />
Cecilia Càsole
<strong>12</strong> <strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Cultura<br />
Finalmente la piazza della Po<br />
sta ha un nome, Sant’An<br />
drea, e a abbellirla ulteriormente,<br />
vi è stata collocata una pregevole<br />
statua dell’apostolo, fratello di Pietro e<br />
patrono dei pescatori, scolp<strong>it</strong>a da Giuseppe<br />
Gagliardi, di origine ragusana.<br />
Ma temo che sarà ancora chiamata<br />
la Posta, almeno da quanti avrebbero<br />
voluto int<strong>it</strong>olarla a Colui che inaugurò<br />
la nuova monumentale sede delle Poste<br />
e Telecomunicazioni (Mussolini, n.d.r.),<br />
come continueremo usare i nomi inventati<br />
di Limpetra e Xiacche.<br />
Sono, infatti, convinto che nessuno<br />
avrà l’ardire di cambiare i nomi delle<br />
vie Limpetra e Xiacche con un unico<br />
nome: Selinunte. Eppure ciò varrebbe<br />
più di qualsiasi gemellaggio, che, si sa,<br />
la gente non sempre condivide nelle<br />
motivazione o nei risultati.<br />
Ma in ogni caso è doveroso indicare<br />
le motivazioni storiche di un cambiamento<br />
che ha sempre qualche costo<br />
e valutarne l’opportun<strong>it</strong>à: nel caso non<br />
penso possano esserci dissensi seri.<br />
Selinunte fu una subcolonia dei<br />
Megaresi Iblei: il s<strong>it</strong>o che fu scelto cade<br />
nel terr<strong>it</strong>orio dell’odierna Sciacca. Ma<br />
perché questa decisione dei Megaresi<br />
Iblei? Di sicuro la polis e la chora (il<br />
terr<strong>it</strong>orio coltivabile) soffrivano della<br />
pressione dei Corinzi di Siracusa e dei<br />
Calcidesi di Leontini: non si possono<br />
escludere i danni procurati dalle piene<br />
stagionali del fiume Alabo. Per questo<br />
“Dopo le rovine di Megara segue la foce del<br />
fiume che prende il nome di S. Cusmano, dov’è<br />
un lago, costru<strong>it</strong>o, con blocchi squadrati, da<br />
Federico II Cesare a scopo di pescicoltura”.<br />
(Fazello)<br />
La proposta dell’ex preside A. Terranova<br />
ALABO = S. CUSMANO<br />
Etimologia e nomi delle strade<br />
La statua di S. Andrea dello scultore Gagliardi<br />
scelsero assai bene il s<strong>it</strong>o tra i fiumi Modione<br />
e Belice, rispettivamente chiamati,<br />
allora, Sélinos e Hypsas. Il più piccolo,<br />
per così dire, e cioè il Sélinos, oggi<br />
Modione, diede il nome alla c<strong>it</strong>tà, perché<br />
più idoneo a fare da confine con la zona<br />
della necropoli, mentre l’altro è il Belice<br />
odierno, anticamente chiamato Hypsas,<br />
come uno dei due fiumi di Agrigento.<br />
L’altro, l’Akragas, diede il nome alla<br />
c<strong>it</strong>tà (come il Sélinos a Selinunte).<br />
Non potendo scendere nei dettagli,<br />
posso solo accennare che Sélinos probabilmente<br />
ha a che fare con la parola<br />
greca selinon, che significa “apio, sedano”<br />
o “petroselino”, che nel nostro<br />
dialetto diventa puddisino attraverso<br />
Petrosino, cognome assai diffuso: non<br />
dub<strong>it</strong>o che questo nome Selino sia stato<br />
dato dai Megaresi Iblei.<br />
Infine, una reint<strong>it</strong>olazione a Selinunte<br />
delle vie Limpetra e Xiacche non<br />
dovrebbe far rivoltare nella tomba don<br />
Tommaso Fazello.<br />
Di sicuro, invece, lo farebbe non<br />
solo rivoltare, ma sobbalzare se qualcuno<br />
decidesse di aggiungere sotto<br />
Via Alabo la presente dizione: oggi S.<br />
Cusmano. Infatti il Fazello, saccense e<br />
quindi contiguo dell’antica Selinunte,<br />
purtroppo per lui, decise che l’Alabo<br />
degli antichi era il Càntera odierno e<br />
il suo errore doveva essere fatalmente<br />
scoperto e corretto già dal Cluverio e da<br />
don V<strong>it</strong>o Amico, suo commentatore.<br />
Eppure ancora oggi resiste qualche<br />
autorevole sosten<strong>it</strong>ore del Fazello che<br />
si rifiuta d’ammettere il collegamento<br />
Alabo – S. Cusmano: dovrebbe bastare<br />
questo collegamento evidente e osservare<br />
conseguentemente che il Càntera<br />
non si prestava ad alcuno sbarramento<br />
e che se Federico II volle nel S. Cusmano<br />
un vivarium doveva esserci uno<br />
spunto, un motivo: inoltre, l’unica altra<br />
c<strong>it</strong>tà fondata in Sicilia da Federico II, la<br />
cui pianta somiglia a quella di Augusta,<br />
fu Heraclea nel s<strong>it</strong>o dell’antica Gela.<br />
Magari attraverso gli Arabi, Federico<br />
doveva avere qualche notizia sulle perdute<br />
c<strong>it</strong>tà greche della Sicilia e, quindi,<br />
sia di Gela sia di Mégara-Ibla, e, perché<br />
no? della Colimbetra di Dedalo.<br />
Ma poiché il S. Cusmano è stato<br />
captato completamente e cementificato<br />
verso la foce, che non se ne parli più!<br />
Del resto, per fortuna, oggi ci<br />
sono due vie int<strong>it</strong>olate a fiumi, Alabo,<br />
e Cantera, e la gente pensa che siano<br />
due diversi fiumi e ha ragione: con<br />
buona pace di don Tommaso Fazello<br />
da Sciacca.<br />
Alberto Terranova
Storia<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Bellezza<br />
Un appello appassionato dell’avv. Francesco Migneco<br />
13 maggio 1943 – LA MEMORIA TRADITA<br />
Le truppe inglesi in via P. Umberto dopo i bombardamenti<br />
o scr<strong>it</strong>to in più notiziari, ho con-<br />
H<br />
segnato la “memoria” a personal<strong>it</strong>à che,<br />
a parole o fumo d’incenso, sono pronte<br />
a esaltare o sproloquiare sulla memoria<br />
storica.<br />
Purtroppo al sole di questo giorno,<br />
nulla è apparso e continua, fantasma<br />
nel buio, il cammino della “Colonna<br />
infame”.<br />
Ma l’argomento “Augusta 13<br />
maggio 1943 – La Memoria Trad<strong>it</strong>a”,<br />
non va mollato.<br />
E invero, questa triste, seppure<br />
eroica, pagina di storia c<strong>it</strong>tadina, non<br />
mer<strong>it</strong>a affatto di essere cancellata defin<strong>it</strong>ivamente<br />
dalla memoria storica.<br />
Consapevolmente o indolentemente<br />
chi ha detenuto e detiene lo scettro dell’Autor<strong>it</strong>à<br />
Civica ha versato il proprio<br />
spir<strong>it</strong>o, ovvero le proprie attenzioni a<br />
“memorie” più redd<strong>it</strong>izie, e non anche a<br />
dare dign<strong>it</strong>à storica al più alto olocausto<br />
di v<strong>it</strong>e umane della comun<strong>it</strong>à c<strong>it</strong>tadina<br />
nello spaventoso bombardamento della<br />
c<strong>it</strong>tà del 13 maggio del 1943.<br />
E’ paraddosale, come in piccoli<br />
remoti paesi di Sicilia ho potuto notare<br />
la sensibil<strong>it</strong>à di quelle popolazioni a<br />
onorare la memoria e il sacrificio dei<br />
propri c<strong>it</strong>tadini caduti al fronte, quanto<br />
di quelle v<strong>it</strong>time cadute nella contingenza<br />
bellica del paesaggio delle armate<br />
anglosassoni nell’Isola.<br />
E Augusta? C<strong>it</strong>tà mil<strong>it</strong>are di frontiera<br />
e di prima linea, martoriata e sacrificata,<br />
generosa e obbediente, al pari<br />
dei c<strong>it</strong>tadini in uniforme, non ha dato<br />
per onor di Patria, il proprio contributo<br />
di v<strong>it</strong>e umane? Quale pezzo di marmo,<br />
quale ceppo, quale simbolo li ricorda?<br />
Rimediare alla carenza storica è sempre<br />
possibile, in quanto la storia anela a non<br />
morire.<br />
La riprova di questa immortal<strong>it</strong>à<br />
sta nella recente comparsa in un frontale<br />
del cim<strong>it</strong>ero comunale di due grandi<br />
lapidi di marmo bianco, ove sono incisi<br />
i nomi di mil<strong>it</strong>ari e civili mil<strong>it</strong>arizzati,<br />
d’ogni ordine e grado, che in Augusta<br />
persero e simularono la loro v<strong>it</strong>a nell’adempimento<br />
del dovere.<br />
Per tale segno di rispetto e d’onore<br />
per questi caduti, e verso cui chiniamo<br />
il capo riverenti e commossi, si sono<br />
mosse le varie Associazioni d’Arma.<br />
E’ giunto il momento, riscattando il<br />
passato, che la Civica Amministrazione,<br />
i com<strong>it</strong>ati di storia patria e quant’altri<br />
sentono di dare dign<strong>it</strong>à a questo fatto<br />
13<br />
storico c<strong>it</strong>tadino, finalmente<br />
ascrivano il 13 maggio 1943<br />
alla memoria storica della C<strong>it</strong>tà<br />
di Augusta.<br />
Ancora una volta tentiamo<br />
di scuotere l’intorpid<strong>it</strong>a<br />
coscienza di chi può fare e<br />
non fa, e se quanto abbiamo<br />
scr<strong>it</strong>to e indicato avrà un senso<br />
e raggiungerà l’obiettivo segnato,<br />
senza dubbio, colmerà<br />
un grosso vuoto di indolenza e<br />
colpevole negligenza storica.<br />
Per dovere di cronaca il<br />
13 maggio 1943, persero la<br />
v<strong>it</strong>a: Grazia Algeri (di anni<br />
26), Salvatore Alicata (di anni<br />
70), Rosa Amara (di anni 7),<br />
V<strong>it</strong>a Amato (di anni53), Francesca<br />
Archimede (di anni 17),<br />
Carmela Bellistri (di anni 7),<br />
Salvatore Bellistri (di anni 5),<br />
Sebastiana Bellistri (di anni 9),<br />
Rosaria Bramanti (di anni 65),<br />
Giovanna Castorina (di anni<br />
65), Maria Danieli (di anni 68),<br />
Giuseppe Di Carlo (di anni 51), Gaetana<br />
Di Franco (di anni 14), Domenica Di<br />
Grande (di anni 18), Marianna Faciolà<br />
(di anni 30), Angelo Fazio (di anni 20),<br />
Cesare Fazio (di anni 2), Giuseppa Fazio<br />
(di anni 5), Giuseppe Fazio (di anni 4),<br />
Giuseppe Fazio (di anni 3), Sebastiana<br />
Franco (di anni 30), Marisa Pianino (di<br />
anni 20), Domenico Giann<strong>it</strong>rapani (di<br />
anni 50), Giuseppe Giardina (di anni<br />
40), Salvatore Giummo (di anni 70),<br />
Rosa Guerra (di anni 61), Giuseppa Imprescia<br />
(di anni 7), Salvatore Miceli (di<br />
anni 36), Concetta Midore (di anni 59),<br />
Concetta Modica (di anni 67), Riccardo<br />
Naccari (di anni 33), Giuseppe Noè (di<br />
anni 65), Maria Ortesi (di anni 59), Sebastiana<br />
Peluso (di anni 42), Antonino<br />
Piazza (di anni 15), Aurelia Piazza (di<br />
anni 1), Carmela Piazza (di anni 11),<br />
Giuseppa Piazza (di anni 15), Palmino<br />
Piazza (di anni 3), Salvatore Piazza (di<br />
anni 7), Sebastiana Piazza (di anni 42),<br />
Sebastiano Piazza (di anni 41), Vincenzo<br />
Piazza (di anni 7), Vincenzo P<strong>it</strong>ruzzello<br />
(di anni 17), Provvidenza Pugliares (di<br />
anni 56), V<strong>it</strong>o Paolo Ravalli (di anni<br />
63).<br />
Francesco Migneco
14 <strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Progetti<br />
Nuova bretella per la completa circonvallazione<br />
Prima di inoltrarci nell’esa<br />
me dell’intervento proget<br />
tuale è necessario “analiz<br />
zare” la struttura urbana<br />
della c<strong>it</strong>tà storica nei rapporti che sono<br />
intercorsi, e che tutt’ora intercorrono,<br />
tra tessuto urbano e fortificazioni anche<br />
quando queste ultime sono scomparse<br />
da tempo.<br />
Questi rapporti, è indubbio, condizionano<br />
la storia urbana della c<strong>it</strong>tà; così<br />
Augusta e anche Siracusa, sono strette e<br />
racchiuse tra le loro mura; tagliate dalla<br />
terraferma da opere monumentali di arte<br />
edificatoria.<br />
Le opere mil<strong>it</strong>ari rappresentano,<br />
quindi, una traccia storica non trascurabile<br />
nelle riflessioni sulla c<strong>it</strong>tà, specialmente<br />
se su questa si deve intervenire<br />
con un progetto di riqualificazione urbana<br />
che, ricalca, in qualche maniera,<br />
quelli che erano i s<strong>it</strong>i di fondazione delle<br />
difese a mare della c<strong>it</strong>ta.<br />
Augusta è una c<strong>it</strong>tà di fondazione,<br />
ma certamente non nasce dal nulla. Sicuramente<br />
Federico II ha fatto leva su<br />
un insediamento umano precedente per<br />
organizzare la fondazione della c<strong>it</strong>ta.<br />
Significativo è il toponimo Terravecchia<br />
che non avrebbe senso se<br />
a questa non si fosse sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a una<br />
Terranuova, cioè Augusta, la c<strong>it</strong>tà di<br />
fondazione.<br />
Lo storico Rocco Pirri data al <strong>12</strong>19<br />
l’atto simbolico di fondazione a opera<br />
di Frate Reginaldo d’Orleans, compagno<br />
di San Domenico, con la messa in loco<br />
del palo sacro, il cipresso dalle virtù<br />
taumaturgiche, “mundus” del nuovo<br />
spazio urbano che verrà leg<strong>it</strong>timato in<br />
segu<strong>it</strong>o dall’Imperatore Federico II. Fra<br />
Reginaldo vi fonda un “hosp<strong>it</strong>ium” nel<br />
senso medievale del termine, e cìoe una<br />
casa per osp<strong>it</strong>are religiosi e pellegrini.<br />
Si può ipotizzare, quindi, nella penisola,<br />
un ancoraggio conosciuto legato<br />
a un raggruppamento umano. Come si<br />
può spiegare altrimenti la fondazione in<br />
un luogo deserto di un ospizio di predicatori,<br />
la cui attiv<strong>it</strong>à era intimamente<br />
legata ai centn urbani?<br />
Regolar<strong>it</strong>à e ortogonal<strong>it</strong>à sono<br />
le caratteristiche della c<strong>it</strong>tà di nuova<br />
fondazione (tutto questo facil<strong>it</strong>a la<br />
gestione e la distribuzione dei lotti ai<br />
nuovi ab<strong>it</strong>anti).<br />
Non è semplice definire l’estensione<br />
del progetto al momento della<br />
fondazione.<br />
Si può immaginare la c<strong>it</strong>tà federiciana<br />
attestata presso il castello e<br />
grav<strong>it</strong>ante verso il porto, organizzata<br />
intorno all’asse principale - il Cassero<br />
- con un’ampia riserva di terreni a sud<br />
e ad est, là dove i venti e il mare si<br />
abbattono più violenti.<br />
L’insieme della penisola rappresentava<br />
un s<strong>it</strong>o sufficiente e anche<br />
estremamente esteso per essere convenientemente<br />
difeso. Così alla fine del<br />
Duecento, si pensò di ridurre la superficie<br />
di un terzo nella parte meridionale,<br />
costruendo un muro che avrebbe separato<br />
Augusta dalla Terravecchia fino alla<br />
fine del XIX secolo.<br />
Il sistema difensivo era, quindi,<br />
cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dalla roccaforte del Castello<br />
e via via, a cominciare dal Cinquecento,<br />
dalle fortificazioni lungo le marine<br />
di levante e di Ponente e dal sistema<br />
bastionato su Terravecchia.<br />
Nel corso dei secoli, modifiche;<br />
nuovi progetti - alcuni in parte realizzati<br />
altri rimasti sulla carta - eventi naturali<br />
imprevisti, eventi bellici, hanno interessato<br />
sempre i “margini” della c<strong>it</strong>tà<br />
confermandone il ruolo principale sia<br />
in rapporto ai problemi della difesa<br />
che relativamente alla interazione con<br />
l’ambiente circostante.<br />
Fino all’Ottocento la struttura urbana<br />
ha avuto un progressivo sviluppo<br />
con la saturazione delle insulae all’interno<br />
della cinta urbana storica che andava<br />
via via scomparendo per arrivare fino<br />
alla s<strong>it</strong>uazione attuale dove rimangono<br />
solo alcune tracce (vedi il Bastione dei<br />
Forni e parte delle fortificazioni di Terravecchia<br />
incluse nel Convento di Santa<br />
Maria del Soccorso) per altro viziate dai<br />
nuovi interventi edilizi.<br />
LE CONDIZIONI ATTUALI<br />
DELLA CITTÀ<br />
L’impianto urbano dell’isola di<br />
Augusta ha come testa il castello federiciano,<br />
struttura difensiva verso la<br />
terraferma ed elemento generatore della<br />
c<strong>it</strong>tà. Il tracciato ippodameo si sviluppa<br />
lungo l’asse nord-sud con insulae di 50<br />
per 150 metri (i cui lotti originari hanno<br />
uno sviluppo estovest con fronte di 5 e<br />
profond<strong>it</strong>à di 25 metri).<br />
Fino all’Ottocento la c<strong>it</strong>tà ha avuto<br />
un progressivo sviluppo con la saturazione<br />
delle insulae all’interno della cinta<br />
urbana storica.<br />
Solo recentemente si è iniziato<br />
un processo di radicale trasformazione<br />
dell’isola con l’urbanizzazione di<br />
Terravecchia e con interventi di sost<strong>it</strong>uzione<br />
edilizia che hanno cambiato,<br />
pur mantenendo l’impianto planimetrico,<br />
l’immagine della c<strong>it</strong>tà. Edifici<br />
di altezza fuori scala hanno creato un<br />
fenomeno anomalo (chiaramente leggibile<br />
dal mare) dovuto all’inversione<br />
del rapporto gerarchico tra le volumetrie<br />
degli edifici civili e religiosi - elementi<br />
significativi della struttura urbana - e<br />
il tessuto edilizio omogeneo; in alcuni<br />
casi un edificazione indiscriminata ha<br />
occultato complessi come i 1 Convento<br />
di S.Francesco precludendone la vista<br />
dal mare.<br />
Della struttura urbana storica permane<br />
l’impianto, il rapporto della c<strong>it</strong>tà<br />
con il mare è precluso a ovest dalla Marina<br />
Mil<strong>it</strong>are, a est dal degrado urbano<br />
in cui versa la marina di Levante.<br />
In sintesi i fenomeni che appaiono<br />
oggi più evidenti sono:<br />
- la radicale trasformazione dell’immagine<br />
della c<strong>it</strong>tà che ha perso, con<br />
gli interventi di sost<strong>it</strong>uzione edilizia, la<br />
forma originaria;<br />
- la progressiva saturazione degli<br />
spazi verdi pubblici e dei giardini privati<br />
che cost<strong>it</strong>uivano la struttura tipologica e<br />
morfologica della c<strong>it</strong>tà storica;<br />
- il congestionamento dovuto all’urbanizzazione<br />
intensiva del dopoguerra<br />
e all’ aumento del traffico veicolare;<br />
- la negazione del rapporto con<br />
il mare, inib<strong>it</strong>o ad ovest dalla Marina<br />
Mil<strong>it</strong>are e ad est dal degrado urbano.
Progetti<br />
FINALITÀ DELL’INTERVEN-<br />
TO<br />
L’obiettivo prior<strong>it</strong>ario del progetto<br />
è la realizzazione della via di fuga carrabile<br />
che interessa tutta l’intera Marina<br />
di Levante (da Cala Paradiso alla Piscina<br />
Comunale) e contestualmente la sua<br />
riqualificazione attuabile con i seguenti<br />
interventi:<br />
-arresto dei fenomeni di smottamento<br />
ed erosione e consolidamento del<br />
fronte delle pendici verso il mare;<br />
-definizione di una passeggiata<br />
continua lungo tutte le pendici orientali<br />
con slarghi e piazze belvedere che segua<br />
la quota stradale;<br />
- ripristino della continu<strong>it</strong>à della<br />
L’<strong>Aprile</strong> Augusta basket del presidente<br />
Raffaele <strong>Aprile</strong> e del coach Di<br />
Pietrantonio e del vice De Luca si<br />
trova al secondo posto in classifica a<br />
soli due punti di distacco dalla capolista<br />
Marsala che dovrà affrontare la<br />
seconda forza del campionato Ragusa,<br />
gara che deciderà le sorti del campionato<br />
stesso, poiché solo la prima in<br />
classifica potrà affrontare gli spareggi<br />
per la promozione in A2.<br />
La stagione è stata segnata da gare<br />
che hanno entusiasmato il pubblico presente<br />
soprattutto nelle gare interne come<br />
la squillante v<strong>it</strong>toria contro la capolista<br />
Marsala e contro il Ragusa.<br />
Il campionato dell’Augusta è da r<strong>it</strong>enersi<br />
molto pos<strong>it</strong>ivo poiché l’obiettivo<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Bellezza<br />
fronte urbana verso il<br />
mare con una quinta<br />
arborea;<br />
- valorizzazione<br />
delle aree urbane nodali<br />
quali cala Paradiso,<br />
l’affaccio di via Alabo<br />
e piazza Madonna delle<br />
Grazie.<br />
L’intervento sul<br />
lungomare che va da<br />
Cala Paradiso alla Piscina<br />
Comunale è interessato<br />
fondamentalmente<br />
dalla realizzazione di<br />
una strada carrabile di<br />
fuga a doppia corsia e<br />
dalla contestuale realizzazione, per i<br />
tratti indicati negli elaborati progettuali,<br />
di segmenti viari di servizio ai garage e<br />
ai retri delle ab<strong>it</strong>azioni, paralleli all’arteria<br />
principale.<br />
Un percorso pedonale, che segue<br />
la pendenza della strada, segna il bordo<br />
della spiaggia alla quale si raccorda con<br />
un piano inclinato. L’ampia passeggiata<br />
alberata cost<strong>it</strong>uisce un filtro tra la strada<br />
e la spiaggia che potrà essere utilizzata,<br />
come in passato, per la balneazione.<br />
Inohre viene mantenuto il ricovero di<br />
barche all’aperto.<br />
In corrispondenza della via Alabo<br />
(strada che attraversa l’intera struttura<br />
urbana collegando anche visivamente<br />
Sport<br />
Iano Mazziotta punta sui giovani<br />
Sempre più forte l’Augusta Basket<br />
iniziale di ottenere uno dei sette posti<br />
per la B\l nazionale è stato ottenuto con<br />
largo anticipo.<br />
Altro lato pos<strong>it</strong>ivo la maturazione<br />
di un gruppo di atlete con molte giovani<br />
e alcune atlete esperte che hanno fatto<br />
da traino per tutte le compagne durante<br />
la stagione.<br />
Un gruppo composto dalle “vecie<br />
“Drago, Serafica e Bruni arrivata a<br />
gennaio dalla Palmares Catania, dalle<br />
sorelle Mazziotta uniche due atlete augustane<br />
e con la più lunga mil<strong>it</strong>anza in<br />
squadra, dalle giovani provenienti dalla<br />
Palmares Ferl<strong>it</strong>oto ,Manganaro, Naike<br />
ed Erica, inoltre dalla ragusana Mazzone<br />
e dalla siracusana Salvo.<br />
L’Augusta dovrà affrontare, nelle<br />
15<br />
la marina di Ponente con la marina di<br />
Levante) il percorso a quota stradale<br />
si allarga definendo una piazza belvedere,<br />
proiezione della via Alabo verso<br />
il mare.<br />
Da via Alabo in poi il tracciato viario<br />
viene spostato lungo la costa creando<br />
un collegamento esterno (parallelo alla<br />
via Marina di Levante) che si raccorda<br />
a piazza Madonna delle Grazie.<br />
Le aree libere a quota stradale<br />
divengono giardini di palme, filtro<br />
verde tra le ab<strong>it</strong>azioni e la passeggiata<br />
lungomare.<br />
La via di fuga, (come strada di<br />
collegamento esterna) interessa anche<br />
un’area poco defin<strong>it</strong>a e degradata sui<br />
cui si affacciano i retri di alcune ab<strong>it</strong>azioni.<br />
L’intervento di progetto, oltre alla<br />
funzione prior<strong>it</strong>aria di creare una bretella<br />
che svincola il traffico dalle anguste<br />
vie interne, risolve con la sistemazione<br />
a verde dell’area la scarsa definizione e<br />
il degrado attuale.<br />
L’intervento su piazza Madonna<br />
delle Grazie tende, attraverso lo spostamento<br />
del parcheggio sul lato nord e il<br />
ridisegno della piazza, a rest<strong>it</strong>uire allo<br />
spazio la valenza di luogo urbano teso<br />
verso il mare.<br />
Sebastiano Gulino<br />
due part<strong>it</strong>e rimanenti per completare<br />
la stagione, l’ostica squadra del Piazza<br />
Armerina e in casa al Palasasol il Castellamare<br />
del Golfo.<br />
Altro importante impegno sostenuto<br />
dal presidente <strong>Aprile</strong> e dal suo teammanager<br />
Iano Mazziotta lo sviluppo<br />
del settore giovanile per permettere ai<br />
giovani augustani di fare sport divertendosi.<br />
M.A.
16 <strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong> Personaggi<br />
Giovani emergenti<br />
Maria Marasà studia da diva<br />
Ha un sorriso schietto e cor<br />
diale che si stampa sub<strong>it</strong>o<br />
nella memoria. E’ giovane,<br />
appena ventenne, ma ha già un<br />
curriculum di tutto rispetto, che rivela<br />
la sua determinatezza, la sua voglia di<br />
affermazione nel difficilissimo e infìdo<br />
mondo dello spettacolo, segnatamente<br />
nel mondo della canzone. Stiamo<br />
parlando di Maria Marasà, un’altra<br />
augustana di talento. Perché scriviamo<br />
un’altra? Perché, intanto, potremmo<br />
ricordare altre donne di Augusta dotate<br />
da madre natura d’una bella voce, che<br />
hanno visto ricoriosciute le loro capac<strong>it</strong>à<br />
vocali e artistiche: ci riferiamo a<br />
Nunzia Lia Lantieri, emigrata a Venezia<br />
quasi trent’anni fa, che, periodicamente,<br />
r<strong>it</strong>orna ad Augusta per apprezzati concerti,<br />
e a Maria Arghiracopulos altra<br />
bella voce lirica, come quella di Nunzia<br />
(finalista, quest’ultima, a un’edizione<br />
del prestigioso premio “Maria Callas”<br />
per voci nuove). Arghiracopuls soggiorna<br />
frequentemente a New York,<br />
dove risiede per una parte dell’anno, un<br />
augustano che sicuramente ha sfondato<br />
nel mondo del bel canto, quel Marcello<br />
Guagliardo, oggi Marcello Giordani, cui,<br />
giovanissimo, vaticinammo un brillante<br />
avvenire.<br />
Il fotografo Francesco Castori<br />
na mi ha vivamente pregato di<br />
volere accompagnare con una breve<br />
nota questa sua originale iniziativa che,<br />
in maniera esclusiva, riesce a coniugare<br />
professional<strong>it</strong>à e impegno culturale.<br />
Quella che viene sottoposta al vostro<br />
Qualche mese fa (n. 10) abbiamo<br />
recens<strong>it</strong>o le belle prove offerte di recente,<br />
in Augusta e fuori, da un altro govanissimo,<br />
lo studente in giurisprudenza<br />
Giovarni Di Mare, che in Marcello Giordani<br />
vede un modello da seguire, come<br />
Maria Marasà ha come idolo (e non solo<br />
lei) l’augustano Rosario Fiorello, in arte<br />
semplicemente Fiorello, popolarissimo<br />
showman televisivo cui tutto sembra<br />
permesso (recentemente, al Quirinale,<br />
in occasione dell’82 ° compleanno del<br />
presidente Ciampi, ha sfidato il rigido<br />
protocollo, intonando, all’americana,<br />
il canto augurale di circostanza). Altro<br />
augustano di talento, meno famoso di<br />
Fiorello, ma già personaggio televisivo<br />
presso em<strong>it</strong>tenti regionali e nazionali,<br />
Antonello Costa, che va in giro per i<br />
teatri di tutt’Italia con uno spettacolo da<br />
one-man-show in cui mette in evidenza<br />
le sue abil<strong>it</strong>à. di cabarettista, mimo e<br />
cantante.<br />
Con Antonello Costa Marasà ha in<br />
comune l’essersi esib<strong>it</strong>a in una delle reti<br />
Mediaset, Rete 4 , avendo partecioato<br />
a un’edizione del Festival di Napoli:<br />
quella del 2001, dove. ha raggiunto<br />
un’invidiabile posizione: il 4° posto.<br />
Con il promettente Giovanni Di<br />
Mare, Marasà, anch’ella non comune<br />
giudizio, infatti, la prima<br />
di una serie di schede<br />
telefoniche aventi<br />
per soggetto monumenti<br />
e scorci particolari di<br />
Augusta realizzati da<br />
questo apprezzato ed<br />
eclettico professionista<br />
dalle sempre originali<br />
iniziative nel campo<br />
della fotografia.<br />
La scheda raffigurante Torre Avalos<br />
è stata realizzata in una tiratura<br />
lim<strong>it</strong>ata sicché, per come ho piacevolmente<br />
appreso, pare stia già diventando<br />
una rar<strong>it</strong>à anche a livello nazionale tra i<br />
collezionisti del settore. Al di là comunque<br />
di questo dato, l’amico Francesco<br />
Castorina ha posto il primo tassello di un<br />
Il nostro direttore intevista Maria Marasà,<br />
accompagnata da De Simone<br />
promessa, condivide la scuderia artistica:<br />
quella di Totò del terzo Millennio, un<br />
singolare, estroverso personaggio, nativo<br />
di Mazzarino, trapiantato in Augusta<br />
per motivi di lavoro, come tantissimi,<br />
che s’è scoperto talent scout all’età in<br />
cui i suoi coetanei tirano i remi in barca.<br />
Salvatore De Simone è il vero nome di<br />
questo personaggio che, al suo attivo,<br />
ha l’esperienza, più che ventennale, di<br />
manager artistico di V<strong>it</strong>torio Ribaudo,<br />
Monumenti c<strong>it</strong>tadini nelle carte telefoniche<br />
L’idea è di Francesco Castorina<br />
più vasto mosaico di iniziative tutte imperniate<br />
sulla fotografia e dirette parallelamente<br />
alla più ampia divulgazione,<br />
attraverso le immagini, del patrimonio<br />
monumentale della nostra c<strong>it</strong>tà.<br />
Esclusivamente per queste ragioni<br />
delle quali conosco la sincer<strong>it</strong>à e alla<br />
luce dell’esclusivo impegno personale<br />
di questo professionista nel realizzare<br />
l’iniziativa, ho ader<strong>it</strong>o al suo inv<strong>it</strong>o<br />
esternando i miei auguri per il risultato<br />
consegu<strong>it</strong>o al quale, sono certo, non<br />
mancherà adesso l’apprezzamento del<br />
pubblico.<br />
Antonello Forestiuere
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Bellezza<br />
17
18<br />
La vis<strong>it</strong>a guidata presso la Mi<br />
sericordia di Augusta ha<br />
rappresentato una delle<br />
tappe che cost<strong>it</strong>uiscono il progetto<br />
scuola-società proposto dal liceo socio<br />
psico pedagogico di Augusta, referente<br />
la professoressa Agata Bosco.<br />
Le classi quarte del liceo nella sede<br />
della Misericordia hanno incontrato il<br />
presidente dell’associazione, Salvatore<br />
Cannavà, che ha illustrato tutte le caratteristiche<br />
della Confratern<strong>it</strong>a, i modi<br />
e i momenti in cui è necessario il suo<br />
supporto.<br />
La sede di Augusta è stata fondata<br />
nel 1985 ed è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da un direttivo<br />
di 9 membri e un corpo di volontari di<br />
circa 50 membri: alcuni, sulla base delle<br />
loro caratteristiche psicofisiche vengono<br />
preparati per il pronto soccorso; svolgono<br />
dei turni, devono essere reperibili<br />
24 ore su 24, intervengono in base alla<br />
loro disponibil<strong>it</strong>à. Altri svolgono funzioni<br />
amministrative e logistiche. Tutti<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
La Misericordia spiegata alle alunne del terzo liceo<br />
La nuova sede di Via Gramsci<br />
operano a t<strong>it</strong>olo<br />
gratu<strong>it</strong>o.<br />
Per entrare a<br />
far parte dell’associazione<br />
occorre<br />
presentare un’appos<strong>it</strong>a<br />
domanda,<br />
sottoporti poi a<br />
un colloquio con<br />
lo psicologo della<br />
Confratern<strong>it</strong>a ed<br />
eventualmente frequentare<br />
il corso<br />
di addestramento<br />
che permetterà di<br />
acquisire le caratteristiche<br />
specifiche<br />
per conseguire il I<br />
livello.<br />
Oltre ai volontari<br />
vi sono anche<br />
gli “obiettori<br />
di coscienza” ovvero<br />
i ragazzi che,<br />
in alternativa al<br />
servizio mil<strong>it</strong>are,<br />
scelgono di svolgere<br />
il servizio civile.<br />
La legge prevede<br />
che il numero massimo<br />
di obiettori<br />
sia di 5 per ogni<br />
Confratern<strong>it</strong>a. Essi vengono utilizzati<br />
come portantini, centralinisti, autisti (se<br />
abil<strong>it</strong>ati) oppure come volontari attivi<br />
(se hanno frequentato il corso di addestramento<br />
specifico, nella stessa sede<br />
della Confratern<strong>it</strong>a).<br />
La Misericordia, come supporto<br />
alla Protezione Civile, non opera solo<br />
nel terr<strong>it</strong>orio augustano, ma anche nel<br />
terr<strong>it</strong>orio regionale e nazionale, collaborando<br />
e coordinandosi con le altre 703<br />
associazioni di Misericordia d’Italia,<br />
mettendo a disposizione le proprie tende<br />
e l’assistenza san<strong>it</strong>aria; questo è molto<br />
importante perché permette di interagire<br />
in modo rapido e ordinato ovunque ci<br />
sia un’emergenza in caso di calam<strong>it</strong>à<br />
naturali (frane, terremoti, alluvioni) e<br />
quando si verificano sbarchi di profughi<br />
e di clandestini.<br />
Nell’amb<strong>it</strong>o sociosan<strong>it</strong>ario la<br />
Confratern<strong>it</strong>a svolge diverse funzioni:<br />
assistenza agli infermi, pronto soccorso,<br />
noleggio di attrezzature, assistenza<br />
sportiva, assistenza ai cardiopatici del<br />
Scuola e società<br />
carcere, supporto al tele-soccorso e<br />
all’elisoccorso.<br />
Un aspetto molto importante<br />
dell’associazione è la collaborazione<br />
con il gruppo Fratres, perché dispone<br />
di un’emoteca, l’un<strong>it</strong>à mobile per la<br />
donazione del sangue.<br />
Per diventare donatore ab<strong>it</strong>uale,<br />
bisogna sottoporsi a una vis<strong>it</strong>a medica<br />
e all’analisi del sangue che ne accerta<br />
l’idone<strong>it</strong>à; di preferenza si scelgono donatori<br />
ab<strong>it</strong>uali perché il loro sangue è già<br />
classificato e controllato. La donazione<br />
può essere effettuata ogni 4 mesi dagli<br />
uomini e ogni 6 mesi dalle donne. Una<br />
volta al mese, la domenica, la Confratern<strong>it</strong>a<br />
contribuisce alla donazione mettendosi<br />
a disposizione dei volontari.<br />
Il presidente Cannavà ha infine<br />
illustrato ai ragazzi le varie attrezzature<br />
di cui l’associazione dispone:<br />
ambulanze forn<strong>it</strong>e di barella, bombola<br />
dell’ossigeno, defibrillatore, aspiratore<br />
liquidi, ossigenatore forzato, zaino di<br />
primo soccorso. Oltre a lettini, stampelle<br />
e collari offre anche attrezzature<br />
particolari come la barella a cucchiaio,<br />
il materassino a compressione, la barella<br />
bivalva, l’immobilizzatore spinale, la<br />
barella autocaricante. Tutto viene accuratamente<br />
e periodicamente controllato,<br />
sterilizzato e, nel caso di guasti alle<br />
apparecchiature, riparato.<br />
Per quanto riguarda l’aspetto finanziario,<br />
l’associazione, grazie soprattutto<br />
alle offerte dei privati, riesce a comprare<br />
e a mantenere efficienti le attrezzature e<br />
i mezzi che ha a disposizione. Anche il<br />
Comune contribuisce economicamente,<br />
ma in maniera sporadica e minima.<br />
La vis<strong>it</strong>a alla Misericordia di<br />
Augusta è stata molto utile perché ha<br />
mostrato agli alunni una realtà di cui<br />
conoscevano ben poco, sensibilizzandoli<br />
a un tipo di attiv<strong>it</strong>à per la quale non<br />
basta solo dedicare una parte del tempo<br />
libero. Sono indispensabili altruismo,<br />
spir<strong>it</strong>o di sacrificio e un profondo senso<br />
di solidarietà: aspetti di un impegno<br />
morale sia individuale che collettivo,<br />
oggi inderogabili se si pensa che la<br />
sofferenza e il bisogno d’aiuto prima o<br />
poi riguardano tutti.<br />
B. A.
Manifestazioni<br />
La mattina del 31 marzo, gli stu<br />
denti delle scuole medie supe<br />
riori sono scesi in piazza per<br />
protestare contro la guerra voluta dal governo<br />
statun<strong>it</strong>ense di George W. Bush nei<br />
confronti dell’Iraq di Saddam Hussein. I<br />
liceali e gli altri studenti augustani avevano<br />
già manifestato il loro dissenso a scopo<br />
preventivo. “Preventiva” è stata dichiarata<br />
da Bush questa guerra, dopo la tragedia<br />
dell’11 settembre 2001. Una guerra produce<br />
sempre morte e distruzione in tutti i campi di<br />
battaglia (in passato le guerre si vincevano<br />
causando i sacrifici di migliaia di v<strong>it</strong>e umane;<br />
nelle due guerre mondiali le v<strong>it</strong>time sono<br />
state contate a decine di milioni); perciò, mi<br />
meraviglia che si possa definire uman<strong>it</strong>aria<br />
una guerra; uman<strong>it</strong>aria per me è solo la<br />
pace, perché solo la pace aiuta le persone a<br />
conoscersi, favorisce lo scambio delle merci,<br />
delle idee, della cultura dei vari popoli.<br />
Solo attraverso la conoscenza, impariamo<br />
ad accettare gli altri, se non conosciamo gli<br />
altri e se gli altri non conoscono noi nello<br />
stesso modo, siamo dominati dai pregiudizi,<br />
dalle incomprensioni, dalle ostil<strong>it</strong>à. Solo la<br />
pace ci consente di viaggiare liberamente,<br />
di vivere in mezzo agli altri e, quindi, di<br />
accettare i punti di vista degli altri. E’ un<br />
processo faticoso e lungo che deve partire<br />
da ciascuno di noi e dall’interno di ciascuna<br />
nazione, sforzandoci tutti di conciliare le<br />
esigenze di ciascuno nel rispetto delle divers<strong>it</strong>à<br />
altrui: divers<strong>it</strong>à che rappresentano una<br />
grande ricchezza dell’uman<strong>it</strong>à: pensate se<br />
tutti fossimo uguali, che noia! Ma tutti siamo<br />
uguali nella dign<strong>it</strong>à di essere umani, come<br />
ha insegnato Gesù Cristo oltre 2000 anni fa.<br />
Mio padre mi ripete spesso la risposta che<br />
il grande fisico Albert Einstein diede a un<br />
funzionario nazista che gli chiese a quale<br />
“razza” appartenesse. E Einstein: “Alla<br />
razza umana!”. Questi concetti non poteva<br />
capirli Adolf H<strong>it</strong>ler, che voleva popolare il<br />
mondo di uomini e donne tutti biondi con gli<br />
occhi azzurri, tutti appartenenti alla cosiddetta<br />
razza ariana, che, comunque, avrebbe<br />
sottomesso il resto del genere umano: uber<br />
alles, cioè sopra tutti, era il motto dei nazisti.<br />
Degli animali superiori solo la specie umana<br />
ha individui che nuocciono ai loro simili o li<br />
uccidono per il piacere di farlo. Se qualche<br />
anno fa il signor Milosevic non si fosse<br />
comportato come una specie di H<strong>it</strong>ler nei<br />
confronti dei kosovari di origine albanese,<br />
colpevoli solo di non essere serbi e di rappresentare<br />
il 90 per cento della popolazione<br />
del Kosovo, probabilmente non sarebbe<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Bellezza<br />
Gli alunni protestano in piazza contro la guerra<br />
Pace, innanz<strong>it</strong>utto<br />
Einstein diceva: “Appartengo alla razza umana”<br />
scoppiato alcun confl<strong>it</strong>to in quella regione.<br />
Temo, al contrario di quello che sosteneva<br />
Cicerone, che la storia non insegni nulla.<br />
Appena sessant’anni fa, H<strong>it</strong>ler teorizzava<br />
e applicava, come oggi Milosevic, le sue<br />
idee di “purezza etnica”, pianificando lo<br />
sterminio sistematico delle “razze inferiori”<br />
(ebrei, zingari, omosessuali, polacchi...). Se<br />
i palestinesi si ricordassero che la loro terra<br />
era ab<strong>it</strong>ata ànche dagli ebrei, prima della<br />
diaspora (Gesù risiedeva a Nazareth, oggi<br />
c<strong>it</strong>tà palestinese), se i cristiani ricordassero<br />
che Gesù era ebreo, un rabbi (radice<br />
di “rabbino”), cioè un .maestro esperto di<br />
Sacre Scr<strong>it</strong>ture, se i musulmani ricordassero<br />
che Maometto riconosceva Gesù come<br />
profeta suo predecessore e che, comunque,<br />
annunciò il suo verbo fondendo elementi<br />
dell’ebraismo e del cristianesimo, se i bianchi<br />
ricordassero che la prima grande civiltà<br />
umana si sviluppò in Eg<strong>it</strong>to, terra africana,<br />
cioè terra dei neri, se, infine, la smettessimo<br />
di usare termini senza senso come “razza,<br />
“razze” e “razzismo”, forse potremmo compiere<br />
un passo in avanti verso la reciproca<br />
comprensione. Persino la Bibbia, quando fa<br />
riferimento agli animali da osp<strong>it</strong>are nell’arca<br />
di Noè, parla di specie: “dei volatili, secondo<br />
In questo delicato momento in cui su<br />
tutta l’uman<strong>it</strong>à incombe lo spettro della<br />
morte che arriva con la guerra, in cui i<br />
mass media ci bombardano costantemente<br />
sulle brutture di combattimenti che non<br />
risparmiano uomini, donne e bambini, è necessario<br />
fermarsi e fare qualche riflessione<br />
sulla necess<strong>it</strong>à di tutto ciò.<br />
Non è sicuramente il colore della<br />
pelle, la religione praticata, l’etnia d’appartenenza,<br />
la lat<strong>it</strong>udine in cui si vive con<br />
le proprie risorse, ricchezze o povertà,<br />
che possono giustificare le atroc<strong>it</strong>à che<br />
continuiamo a vedere; ma soprattutto non<br />
è tollerabile, ancora, che un uomo uccida<br />
un altro uomo.<br />
Dove sono andati a finire gli insegnamenti<br />
delle guerre passate, e dell’ultima<br />
in particolare (la II guerra mondiale) non<br />
ci siamo detti mille e mille volte “per non<br />
dimenticare”?<br />
I ricordi, le immagini, i documentari<br />
sono ancora vivi, forse ormai lontani ma<br />
tristemente veri, veri come le deportazioni<br />
di massa degli Ebrei, come la famigerata<br />
fabbrica della morte di Auschw<strong>it</strong>z, come la<br />
piccola Anna Frank, come la Shoa, come i<br />
cadaveri accatastati uno sull’altro, come i<br />
sopravvissuti, che hanno quei momenti scol-<br />
19<br />
la loro specie, del bestiame, secondo la loro<br />
specie, e di tutti i rettili della terra, secondo<br />
la loro specie...” (Genesi 20-21).<br />
E, invece, continuiamo a leggere<br />
nei testi di geografia adottati nella nostra<br />
scuola che esiste la razza negroide, quella<br />
europoide, quella mongoloide, ecc.. Non<br />
sarebbe più giusto, più corretto - se proprio<br />
necessario continuare in questa distinzione<br />
- parlare di gruppi etnici, di tipi umani? Secondo<br />
me, la comprensione tra le persone<br />
non può prescindere dalla comprensione dei<br />
concetti e, quindi, dall’uso dei termini. L’uso<br />
della lingua è una delle più grandi conquiste<br />
dell’uman<strong>it</strong>à. Facciamola fruttare. E facciamo<br />
fruttare la memoria storica. Due secoli<br />
fa i ricchi proprietari terrieri della Virginia e<br />
degli altri stati del profondo sud statun<strong>it</strong>ense<br />
r<strong>it</strong>enevano senz’anima, simili alle bestie, i<br />
loro schiavi neri. E, in passato i padri della<br />
Chiesa r<strong>it</strong>enevamo pure la donna un essere<br />
senz’anima. Intelligenti pauca!<br />
Diletta CàsoIe<br />
p<strong>it</strong>i dentro e che spesso ancora, sconvolgono<br />
i loro sogni.<br />
E’ brutto avere voglia di cancellare un<br />
pezzo della propria v<strong>it</strong>a e invece rimanerne<br />
eternamente v<strong>it</strong>tima perché il ricordo sovrasta<br />
qualsiasi altra necess<strong>it</strong>à.<br />
A che cosa serve piombare nella tranquill<strong>it</strong>à<br />
di una c<strong>it</strong>tà facendo una strage di<br />
innocenti, a che cosa serve costruire “bombe<br />
intelligenti” se poi vengono scaraventate<br />
anche sulla popolazione civile a migliaia<br />
provocando altrettante v<strong>it</strong>time inermi, a che<br />
cosa serve avere un organismo internazionale<br />
al di sopra di tutto e di tutti, almeno<br />
così si fa credere, se poi non lo si prende in<br />
considerazione perché gli interessi, compresi<br />
quelli economici, sono l’unica strategia<br />
da perseguire anche a costo di…<br />
Tutto questo certamente serve a ben poco,<br />
se non a dimostrare supremazia, potere e<br />
comando sull’intera uman<strong>it</strong>à; se questo<br />
poi significa una nuova schiav<strong>it</strong>ù, un<br />
nuovo servilismo o una certa dipendenza<br />
dal più forte, probabilmente vuol dire che<br />
gl’insegnamenti del passato e i ricordi<br />
delle v<strong>it</strong>time sono serv<strong>it</strong>i solo a saper celare<br />
meglio i veri obiettivi del presente.<br />
Alessandro D’Oscini
20 <strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong> Conferenze<br />
Relatrice Tiziana Carrubba, magistrata augustana<br />
Mafia, legge del taglione<br />
Conferenza sulla legal<strong>it</strong>à per studenti delle medie inferiori e superiori<br />
al “S. Biagio”<br />
Gìovedì 10 marzo a palazzo<br />
“S. Biagio” è stata tenuta<br />
una conferenza sulla legal<strong>it</strong>à,<br />
organizzata dalla scuola media statale<br />
Todaro al fine di informare i giovani su<br />
un mondo che spesso ignoriamo, quello<br />
della criminal<strong>it</strong>à. All’incontro - che doveva<br />
essere presieduto dall’onorevole<br />
Lumia, che però non è potuto venire<br />
— erano presenti la giudice Tiziana<br />
Carrubba, magistrata del tribunale di<br />
Siracusa, originaria di Augusta e padre<br />
Maurizio Sierna, cappellano del carcere<br />
di Augusta. Erano stati inv<strong>it</strong>ati, oltre gli<br />
alunni della scuola media Todaro, anche<br />
alunni del liceo scientifico “A. Saluta”,<br />
e alcuni dell’ ITIS. Presiedeva questa<br />
conferenza il preside della scuola media,<br />
Filadelfo Ossino, il quale dopo aver<br />
introdotto 1’argomento dicendo “che la<br />
scuola ha un ruolo importante per vivere<br />
dei valori in una comun<strong>it</strong>à, dove esistono<br />
regole di v<strong>it</strong>a e di convivenza”, ha<br />
ceduto la parola alla dott.ssa Carrubba,<br />
che ha cercato di sintetizzare in poco<br />
tempo gli aspetti principali della criminal<strong>it</strong>à<br />
e in particolare della mafia.<br />
“La mafia è un fenomeno che interessa<br />
l’intero Meridione, sia che la si<br />
voglia chiamare camorra, ndrangheta,<br />
o sacra corona un<strong>it</strong>a. Essa “si nutre” di<br />
appalti e finanziamenti pubblici, estorsioni,<br />
usura, traffico di stupefacenti e<br />
prost<strong>it</strong>uzione.”- ha detto la magistrata,<br />
“Il mafioso si mostra inizialmente come<br />
un benefattore, contattando per telefono<br />
un commerciante e chiedendogli denaro<br />
per una protezione, minacciandolo quin-<br />
di indirettamente.” Ha poi specificato<br />
cosa si può fare per uscire da questa<br />
s<strong>it</strong>uazione. “Esistono infatti due strade<br />
per il piccolo o grande imprend<strong>it</strong>ore: o<br />
pagare la tangente richiesta, non denunciando<br />
nulla e ricadendo nell’ormertà,<br />
oppure denunciare il tutto e subire<br />
r<strong>it</strong>orsioni. Ci sono però, associazioni<br />
antiracket, che aiutano l’imprend<strong>it</strong>ore,<br />
che nel processo si cost<strong>it</strong>uiscono parte<br />
civile e possono avere dir<strong>it</strong>to al risarcimento<br />
del danno sub<strong>it</strong>o”.<br />
Ha preso poi la parola padre Maurizio,<br />
il quale essendo maggiormente<br />
a contatto con i detenuti ha potuto<br />
soffermarsi sul loro lato umano e sociale,<br />
dicendo che “si tratta di gente<br />
il più delle volte povera e ignorante,<br />
come nel caso della mafia pastorizia.<br />
Per ognuno di loro finire in<br />
carcere è semplice, basta<br />
avere parenti ex-carcerati e<br />
essere stato educato con le<br />
leggi della mafia.” Ha poi<br />
aggiunto che “le leggi dei<br />
mafiosi sono simili alla “legge<br />
deI taglione”, ed esse pur<br />
essendo simili a quelle dello<br />
Stato, riescono nello stesso<br />
tempo a eluderle.”<br />
“Anche i mafiosi hanno<br />
una loro moral<strong>it</strong>à: non<br />
sopportano, infatti, ne gente<br />
come i pedofili, nè i pent<strong>it</strong>i<br />
che fanno nomi”. Egli è d’accordo<br />
sul fatto che “i pent<strong>it</strong>i<br />
debbono confessare solo i loro pecca-<br />
ti.” Aggiunge che “poi però la polizia<br />
giudiziaria, li incentiva a fare nomi, e<br />
dopo averli spremuti come un limone,<br />
non li protegge più e li abbandona alla<br />
giustizia mafiosa”.<br />
Dopo aver commemorato le v<strong>it</strong>time<br />
delle stragi mafiose con un minuto di<br />
silenzio la conferenza si è conclusa con<br />
delle domande rivolte verso entrambi i<br />
relatori, tra cui una sul “41 bis”, rivolta<br />
da un ragazzo delle medie alla giudice<br />
Carrubba.<br />
Pietro Artoni
Gossip<br />
Come al sol<strong>it</strong>o, sta insegnan<br />
do matematica, materia<br />
ostica per eccellenza, in uno<br />
degli ist<strong>it</strong>uti superiori. A un certo punto,<br />
timidamente, bussa un collaboratore<br />
scolastico. Entra. La prof sembra infastid<strong>it</strong>a;<br />
immersa com’era nel tentativo<br />
di far passare nella mente dei discenti<br />
ardui concetti, mal digerisce intrusioni<br />
di vario genere. “Professoressa”, timidamente<br />
esordisce l’infausto messaggero,<br />
“è desiderata al telefono”. La prof ha<br />
una reazione di sorpresa. “Pare che sia<br />
una cosa urgente”, conclude sbrigativo<br />
l’altro. La prof si decide a lasciare la<br />
cattedra, non senza qualche perpless<strong>it</strong>à.<br />
Un oscuro presentimento s’addensa sul<br />
suo capo. In un momento un turbinio di<br />
inespressi timori.<br />
Es<strong>it</strong>ante, la prof porta all’orecchio<br />
la cornetta del telefono: “Pronto?”, quasi<br />
scandisce lentamente le due sillabe con<br />
tono lievemente interrogativo.<br />
“La professoressa...? “ si assicura<br />
burocraticamente una voce impersonale<br />
all’altro capo del filo. “Sì, sono io!”<br />
risponde d’un fiato e decisa la burbera<br />
insegnante.<br />
“Suo mar<strong>it</strong>o è con la sua amante<br />
Sempre più diffusa la passio<br />
ne per la danza ad Augusta<br />
non solo tra i giovani, ma<br />
anche tra la gente di età più avanzata. E’<br />
una passione resa ancora più viva, negli<br />
ultimi anni, dall’ introduzione di nuovi<br />
balli latino-americani e dall’influenza di<br />
programmi televisivi, che propongono<br />
show e vere e proprie lezioni di tecnica<br />
impart<strong>it</strong>e da professionisti ai giovani<br />
anche di poca esperienza. Così tutti si<br />
sentono coinvolti e si lasciano trasportare<br />
dal r<strong>it</strong>mo della musica! Ad Augusta<br />
sono ormai numerose le scuole di ballo<br />
e altrettanto numerosi gli iscr<strong>it</strong>ti, che<br />
spesso esibiscono le capac<strong>it</strong>à aquis<strong>it</strong>a<br />
con molta grinta e disinvoltura nelle<br />
serate in discoteca o nei vari locali.<br />
Quindi, dal semplice desiderio di praticare<br />
un hobby o anche solo per curios<strong>it</strong>à,<br />
possono scaturire veri e propri interessi<br />
per quest’arte e magari possono spiccare<br />
personal<strong>it</strong>à valenti. Chissà quanti talenti<br />
sono ancora nascosti, talenti che non<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Bellezza<br />
Mentre lei insegna<br />
lui la tradisce sul letto coniugale<br />
Trasgressioni De luxe (da Panorama del<br />
29-9-2002)<br />
Augustani, tutti ballerini<br />
I coniugi Sebastiano Lombardo e Maria<br />
Teresa Samm<strong>it</strong>o durante una loro<br />
esibizione<br />
21<br />
sul letto di casa vostra”. E il clic suggella<br />
le parole studiate e pronunciate<br />
velocemente, ma pienamente e atrocemente<br />
comprensibili.<br />
La professoressa rimane impietr<strong>it</strong>a,<br />
con il telefono pervicacemente attaccata<br />
all’orecchio per istanti interminabili e<br />
poi penzonante in mano prima d’essere<br />
rimesso a posto.<br />
Che fare? (se lo domandava anche<br />
Lenin)<br />
Un altro turbinio di emozioni<br />
sconvolge il cervello ordinato della<br />
prof compassata. R<strong>it</strong>ornare in classe per<br />
riprendere la lezione?<br />
Ma come si fa?<br />
Anche se si tratta d’uno scherzo, è<br />
talmente di pessimo gusto che non si può<br />
riprendere come se niente fosse.<br />
E’ sempre una donna di carne e<br />
sangue, anche se insegna matematica.<br />
E se fosse vero?<br />
Meglio sincerarsene. La decisione<br />
è presa e corre a casa. Non era uno<br />
scherzo. E questa non. è nemmeno una<br />
leggenda metropol<strong>it</strong>ana.<br />
aspettano altro che crescere, maturare<br />
con l’ambizione e il desiderio di inserirsi<br />
nel mondo dello spettacolo. Ma, soprattutto,<br />
sono gli adulti che negli ultimi<br />
anni si rendono partecipi attivi di lezioni<br />
di samba, merengue, cha-cha-cha e che<br />
si apprestano a fornirsi di scarpe e ab<strong>it</strong>i<br />
adatti al ballo che desiderano eseguire<br />
in un ins<strong>it</strong>a competizione fra amici e<br />
conoscenti. Crediamo che tutto questo<br />
sia sintomo di v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à nella nostra c<strong>it</strong>tà,<br />
i c<strong>it</strong>tadini di Augusta hanno voglia di divertirsi<br />
e di esprimersi: è davvero bello<br />
e importante! Ci auguriamo che sempre<br />
più gente affluisca alle scuole di ballo<br />
e che Augusta renda ancora più viva<br />
ed esuberante il suo animo, offrendo<br />
sempre nuove opportun<strong>it</strong>à significative<br />
per imparare, divertirsi, socializzare e<br />
,perché no, mantenersi anche in forma.<br />
Lucia Blanco<br />
Claudia Curcuruto
22<br />
Lettere<br />
Ad Augusta, come certamen<br />
te in tutti i paesi d’Italia, i<br />
complessi musicali oggi sono<br />
legione. In vario modo organizzati e variamente<br />
ispirati, cercano di far musica. Nella<br />
quasi total<strong>it</strong>à dei casi i complessi della nostra<br />
c<strong>it</strong>tadina im<strong>it</strong>ano o scimmiottano le formazioni<br />
di fama nazionale e internazionale,<br />
sono esterofili, hanno un repertorio esclusivamente<br />
finalizzato alle feste danzanti,<br />
dove il segno più vistoso della loro presenza<br />
e quello del baccano. Usano strumenti<br />
sofisticatissimi e quindi, costosissimi, ma<br />
generano più suoni che note. L importante<br />
per loro è stordire e non fare ascoltare.<br />
Più rompono i timpani e più si sentono<br />
soddisfatti. La loro e una degustazione del<br />
rumorcanoro a cui cercano di ab<strong>it</strong>uare il<br />
pubblico delle sale da ballo, che accetta<br />
tutto senza scomporsi. Giovani e giovanissimi<br />
sono i componenti di questi complessi<br />
che, per lo più, suonano a orecchio uno o<br />
più strumenti e non si pongono alcun problema<br />
di studio, di ricerca, di affinamento.<br />
(Qualche anno fa, dal ‘72 al ‘74, ha operato<br />
un complesso diverso dagli altri «Il Bazaar»<br />
che ha rifiutato decisamente la musica di<br />
intrattenimento palatale o comunque di<br />
tipo caramelloso, cercando di inserirsi,<br />
per tematica e produzione, nella cerchia di<br />
quei pochi complessi strumentali che lavorano<br />
con passione e serietà, sperimentando<br />
moduli espressivi nuovi, collegandosi alle<br />
manifestazioni dell’avanguardia, dove si<br />
rinviene “il gusto della provocazione ricercata<br />
dello scandalo voluto, accanto a impennate<br />
misticheggianti”; il complesso Bazaar<br />
era composto da Andrea Tich, Giampiero<br />
Mellea, Enzo Bianca, Elio e Claudio Panarello).<br />
Questi complessi, formati nella<br />
stragrande maggioranza da studenti medi,<br />
non operano mai con regolar<strong>it</strong>à. Regolare<br />
era, invece, l’attiv<strong>it</strong>à della banda comunale,<br />
formata quasi esclusivamente da artigiani,<br />
che provavano due ore al giorno, che toccò<br />
il suo apogeo durante il regime fascista.<br />
Erano tempi quelli in cui il corpo<br />
della banda, finanziata dal Municipio (i suoi<br />
componenti erano considerati dipendenti<br />
comunali), eserc<strong>it</strong>ava una grande attrazione<br />
in un paese agricolo-marinaro, com’era<br />
allora Augusta, privo di altre occupazioni di<br />
svago e di promozione culturale. La banda<br />
aveva alle sue spalle una grande tradizione<br />
e eseguiva repertori di qual<strong>it</strong>à. Il farne parte<br />
era t<strong>it</strong>olo amb<strong>it</strong>o per i molti seri cultori che<br />
allora vantava la nostra c<strong>it</strong>tadina. La banda<br />
suonava ogni domenica mattina in piazza<br />
Duomo dalle 11 all’una di pomeriggio ese-<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Febbraio <strong>2003</strong><br />
guendo circa<br />
sei pezzi comprendenti,<br />
oltre<br />
alle marce, brani<br />
sinfonici di<br />
opere liriche e<br />
operette.<br />
D’estate,<br />
la banda suonava<br />
sul palco<br />
della villa, oggi<br />
fatiscente, due<br />
volte la settimana:<br />
la sera<br />
del giovedi e<br />
quella della<br />
domenica, facendoaccorrere<br />
quasi l’intera<br />
popolazione<br />
del paese, che<br />
non raggiungeva<br />
ovviamente<br />
le attuali cifre. Non c’erano ancora i cinema<br />
all’aperto, nè tantomeno la televisione, nè<br />
l’ab<strong>it</strong>udine di andar fuori con l’automobile.<br />
Era uno spettacolo magnifico vedere tante<br />
famiglie riunirsi come in una sola. Durante<br />
quei concerti, diretti dal glorioso Umberto<br />
Spedalieri spesso fiorivano amori che di<br />
soltio andavano in porto.<br />
Nel dopoguerra, la banda, privata<br />
della guida di Spedalieri, non conobbe più<br />
i fasti di un tempo, fors’anche perchè il Comune<br />
non la sosteneva più finanziariamente,<br />
ma riusci a mantenere gli impegni estivi<br />
/ino o quando la televisione non entrò massicciamente<br />
nelle case. Chi scrive, allora<br />
era un fanciullo, ma si ricorda ancora con<br />
vivezza di quelle eccezionali sere estive che<br />
vedevano una folla strabocchevole attorno<br />
al palco della villa. Molti portavano con·<br />
sé le sedie da casa, molti invece, che non<br />
potevano trovare posto sui’sedili di ferro o<br />
di pietra, aff<strong>it</strong>tavano, per la modica somma<br />
di «lire dieci», una sedia di corda presso<br />
un magazzino vicino al palco che fu poi<br />
smantellato non appena la banda cessò<br />
questi concerti estivi.<br />
Il dopoguerra vide il fiorire di complessi<br />
strumentalcanori fra i quali il più<br />
famoso fu senza dubbio quello dell’Hot<br />
Za-Bu, formato dai fratelli Santino e Pietro<br />
Zanti (Za), Oreste e Giovanni Buccheri (Bu),<br />
Mico Fazzino e Peppino Passanisi. Santino<br />
Zanti a quell’epoca era il direttore della<br />
nuova banda civica.<br />
L’Hot Za-Bu furoreggiò non solo ad<br />
Augusta, ma anche a Melilli, a Sortino,<br />
a Carlentini, dove conobbe un successo<br />
addir<strong>it</strong>tura eclatante: succedevano episodi<br />
Amarcord<br />
Carrellata revival dei complessi musicali augustani<br />
di fanatismo simili a quelli che, stabil<strong>it</strong>e le<br />
dovute proporzioi (a causa dei tempi mutati)<br />
accadono oggì ‘in occasione dell’arrivo di<br />
complessi di grido. Era un fanatismo certamente<br />
meno estremistico, ma pur sempre<br />
una dimostrazione vistosa del vertice raggiunto.<br />
Le ragioni del successo sono facili da<br />
ricostruire: l’Hot Za-Bu eseguiva un repertorio<br />
di musica leggera di stampo americano<br />
(quella dei vinc<strong>it</strong>ori della guerra), francesi<br />
e brasiliano. Il pubblico che andava ad<br />
ascoltare l’Hot Za-Bu, voleva, per qualche<br />
ora, dimenticare le ristrettezze congiunturali,<br />
l’inflazione, la disoccupazione e si lasciava<br />
cullare (come accade anche oggi) dall’onda<br />
dei sogni e delle illusioni che quella musica<br />
sapeva susc<strong>it</strong>are. Si avvertiva, in sostanza,<br />
la necess<strong>it</strong>à di una compensazione psicologica<br />
al momento presente, d’una proiezione<br />
verso un futuro migliore. L’Hot Za-Bu,<br />
grazie all’affiatamento dei suoi componenti,<br />
riusciva a procurare quest’innocente droga<br />
ovunque fosse chiamato, sia in occasione<br />
dei festeggiamenti matrimoniali (tenuti di<br />
sol<strong>it</strong>o al caffè Noè o al Kursaal Augusteo)<br />
sia nei concerti d’estate (al lido Badiazza)<br />
sia durante le feste organizzate da privati<br />
come Ciccio Motta, o dal Circolo Saop<br />
(Società anonima ozio pubblico) Dopo la<br />
partenza di Giovanni e Oneste Bucceni<br />
alla volta del Venezuela, l’Hot Za-Bu si<br />
trasformò nell’orchestra Zanti formata dai<br />
fratelli Zanti al completo e da Agostino Sole<br />
(al contrabbasso); i fratelli Zanti erano:<br />
Santino (al sax contralto, clarinetto eflauto),<br />
Carmelo (al sax tenore e claninetto), Pietro<br />
(alla tromba), Bruno (alla batteria) e Lucia<br />
(al pianoforte) L’orchestra Zanti pantecipò
Lettere<br />
alla trasmissione radiofonica, promossa<br />
dal centro Rai di Palermo,, «Il Buttafuori»,<br />
rassegna di musica leggera per dilettanti.<br />
A un’analoga rassegna per dilettanti, organizzata<br />
a Melilli, l’orchestra Zanti vinse una<br />
coppa che fece la gioia di tutti i componenti.<br />
Altreformazioni musicali che operarono con<br />
una certa regolar<strong>it</strong>à negli anni Cinquanta furono:<br />
«L orchestra cubana Andalusa», con Enzo<br />
Roggio (alla batteria), Michele Zuppello (al<br />
clarinetto), V<strong>it</strong>o Vinci (alla tromba), Ottavio<br />
Petracca al sax tenore) FioMadragona alla<br />
ch<strong>it</strong>arra, Agostino Sole (alla fisarmonica);<br />
l’orchestra Falco con Mimmi Lanzerotti (alla<br />
batteria), Enzo Lanzerotti (alla fisarmonica),<br />
Giuseppe Falco (al violino), Giuseppe Mameli<br />
(al sax tenore), Nuccio De Santis (alla<br />
tromba), Mimmo Pugliares (al sax contralto),<br />
Agostino Sole (al contrabbasso).<br />
Come si può facilmente intuire dalla<br />
natura degli strumenti, la loro produzione<br />
era prevalentemente melodica e specializzata<br />
nel liscio. Suonavano al «Vaccarizzo», ma<br />
anche a Sortino, Pniolo, Lentini, Siracusa,<br />
Acireale, nei locali pubblici e sulle terrazze<br />
private dove sovente si riunivano i giovani<br />
di allora per ballare alla luce dei lampioni<br />
multicoloni. Non erano ancora sorti tutti<br />
quei locali caratteristici fuoni c<strong>it</strong>tà dove la<br />
gioventù d’oggi si reca per evadere dal tran<br />
tran quotidiano. Allora il cosiddetto boom<br />
economico era di là da venire e si ena perciò<br />
più casalinghi anche perché i gen<strong>it</strong>ori erano<br />
pia rigidi e volevano tenere sotto controllo i<br />
movimenti delle loro figlie. Questi complessi<br />
trovavano anche spazio nei nicevimenti nuziali<br />
allora molto diversi da quelli attuali.<br />
Infatti, poiché si consumavano dolci e gelati<br />
e non un pranzo con diverse portate, si<br />
passava il tempo ballando a r<strong>it</strong>mo di suoni<br />
dolci melodiosi, che non di rado, favorivano<br />
lo sbocciare di nuovi amori. Molte di queste<br />
notizie ci sono state forn<strong>it</strong>e da Agostino Sole,<br />
simpatico artigiano al pani di molti suoi<br />
colleghi musici, ottimo giocatore di dama<br />
e valente cultore di scacchi, appassionato<br />
filatelico, che all’età di otto anni fu collocato<br />
dal padre presso una barbenia non solo perché<br />
imparasse presto e bene il mestiere, ma<br />
perché non subisse la tentazione di recarsi<br />
nelle «marine» dove sovente i ragazzi, organizzati<br />
in bande, si scontravano ingaggiando<br />
funibonde sassate.<br />
Questo pezzo fu pubblicato sul quotidiano<br />
Il Diario di Siracusa il 17-5-<br />
1977<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Bellezza<br />
Egregio prof. Giorgio Càsole, aven<br />
do ricevuto il Giornale di Augusta<br />
da lei firmato come direttore responsabile,<br />
mi permetto di dare un mio semplice<br />
giudizio dopo averlo attentamente letto. Mi è<br />
piaciuto. E le spiego perché.<br />
Apri il giornale e sub<strong>it</strong>o, a pagina 3 leggi<br />
la seconda puntata del Totosindaco che già nel<br />
“catenaccio” dimostra la grinta e la verve del<br />
suo direttore.<br />
Le successive quattro pagine sull’ambiente<br />
sono attualissime, in quanto l’effetto Condorelli<br />
ancora oggi fa testo nelle ricorrenti problematiche<br />
di inquinamenti e di eco-mafie, a cui fa eco<br />
l’intervento del senatore Franco Greco, come<br />
sempre paladino degli indifesi e dei poveri.<br />
Mi è piaciuto l’articolo di Giovanni Ruggiero:<br />
“Augusta, vietato nascere sani per la sua<br />
drammatica attual<strong>it</strong>à; non mi è piaciuta, invece,<br />
la foto di pagina 11 con quelle belle natiche di<br />
ragazze americane al vento e alla salsa di pomodoro<br />
che protestavano in favore della pace: ma<br />
solo la foto (messa lì forse per fare audience? O<br />
procurare uno shock?) e non il pezzo storico che<br />
ricorda i tristi bombardamenti alleati su Augusta<br />
nel maggio del 1943.<br />
Ho trovato interessante la cronaca che in<br />
defin<strong>it</strong>iva è quella che deve sostenere il giornale:<br />
il processo a Letizia Di Tommaso, l’inaugurazione<br />
del rinnovato teatro della Base navale<br />
di Augusta, la lettera di lamentele delle alunne<br />
23<br />
e le proteste dei liceali per la carente edilizia<br />
scolastica. La descrizione dei “personaggi”,<br />
inoltre, rende il Giornale di Augusta divulgativo,<br />
informato, popolare sulle cose “giornaliere”,<br />
quelle che si commentano durante le chiacchiere<br />
al bar, nei salotti, nei circoli o in piazza: Carmelo<br />
Salemi, Augusta com’era, le mucche nelle saline,<br />
il pensiero di un operatore turistico, Di Mare<br />
come Giordani?, Fradella e Luciano campioni di<br />
calcio a 5. Mi sono soffermato a leggere, curioso<br />
come sono, 1’ intervista a Giancarlo Ranno, ma<br />
sono state le pagine 21 e 22, quelle di Gil Cagnè,<br />
a piacermi di più: quasi una bella favola!<br />
Infine, il pezzo di storia sui Borboni ci proietta<br />
sulle nostre radici di sudisti e di “borbonici” che<br />
forse ancora ci trasciniamo dietro. Nel chiudere<br />
questo breve commento mi permetto di suggerire<br />
alla redazione una maggior cura nella correzione<br />
delle bozze, in quanto troppi refusi impediscono a<br />
questo “lodevole” giornale di essere perfetto; ma<br />
penso che con un ulteriore sforzo sarà possibile,<br />
perché le 24 pagine sono tutte da leggere.<br />
Mi stavo dimenticando una cosa, la pagina<br />
più bella in assoluto: la 4 sui monumenti da<br />
salvare: l’obiettivo di Enzo Quartarone impreziosisce<br />
il Giornale di Augusta.<br />
Ancora complimenti e viva cordia1<strong>it</strong>à<br />
Giuseppe Aloisio (Siracusa)
24<br />
<strong>Aprile</strong> - <strong>Maggio</strong> <strong>2003</strong><br />
Lettera aperta agli Augustani<br />
La mia esperienza, in due legislature di consiglio provinciale,<br />
è decisamente pos<strong>it</strong>iva.<br />
Ho considerato fondamentale, nel mio ruolo di consigliere,<br />
il dovere di servizio nei confronti del terr<strong>it</strong>orio, portando avanti<br />
battaglie che spero vengano continuate da chi, della zona nord,<br />
prenderà il mio posto nella prossima legislatura. Ho deciso, infatti, di non ricandidarmi,<br />
una scelta questa maturata dopo attente riflessioni personali, che<br />
nulla hanno a che vedere con la pol<strong>it</strong>ica, molto sofferta, ma necessaria per<br />
recuperare quella sfera del privato che r<strong>it</strong>engo indispensabile curare meglio.<br />
Resta comunque immutato il mio impegno sociale, che penso di poter ancora<br />
impiegare, con spir<strong>it</strong>o di servizio tra la gente della mia Augusta.<br />
Ringrazio adesso gli elettori che mi hanno votato<br />
nel 1994 e rieletto nel 1998, consentendomi di continuare<br />
l’esperienza in consiglio provinciale.<br />
Quella che si è appena conclusa è stata una<br />
tornata ricca di battaglie all’insegna dell’impegno<br />
civile, attraverso interrogazioni e interpellanze, promozioni<br />
d’iniziative, progetti esecutivi.<br />
Non ci sono state associazioni di solidarietà,<br />
gruppi c<strong>it</strong>tadini socialmente impegnati, com<strong>it</strong>ati, che<br />
non hanno trovato in me un punto di riferimento all’interno<br />
dell’ente provincia per difendere e portare<br />
avanti le loro giuste istanze.<br />
Spero che in futuro Augusta e la zona nord della<br />
provincia di Siracusa, continuino a contare molto in via Malta.<br />
Non possiamo certo abbassare la guardia proprio adesso che la sfida è stata<br />
lanciata e vi sono in <strong>it</strong>inere importanti programmi da concludere: Autor<strong>it</strong>à<br />
Portuale, viabil<strong>it</strong>à della zona nord e collegamento autostradale con Catania;<br />
progetti di sviluppo legati a finanziamenti europei; attiv<strong>it</strong>à finalizzate al rilancio<br />
occupazionale e al risanamento ambientale. Sono questi solo alcuni punti di un<br />
piano di lavoro di vastissima portata che chiunque rappresenti la nostra area<br />
deve adesso saper portare avanti.<br />
Saluto e ringrazio<br />
IL CONSIGLIERE PROVINCIALE<br />
CAPO GRUPPO UDEUR<br />
PAOLO AMATO