analisi della performance di un portafoglio ... - Marco Marchioro
analisi della performance di un portafoglio ... - Marco Marchioro
analisi della performance di un portafoglio ... - Marco Marchioro
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
dove rappresenta il valore del <strong>portafoglio</strong> al termine del periodo <strong>di</strong> valutazione<br />
e rappresenta il valore all’inizio <strong>di</strong> tale periodo.<br />
Come risulta facilmente intuibile dalla formulazione, <strong>un</strong> wealth ratio maggiore <strong>di</strong><br />
1 rappresenta <strong>un</strong> incremento del valore del <strong>portafoglio</strong>, quin<strong>di</strong> <strong>un</strong>a <strong>performance</strong><br />
positiva, <strong>un</strong> risultato inferiore a 1 significa invece che vi è stato <strong>un</strong> ren<strong>di</strong>mento<br />
negativo. È, infatti, <strong>di</strong> imme<strong>di</strong>ata intuizione che si sarà ottenuto <strong>un</strong> risultato<br />
positivo quando il valore finale del <strong>portafoglio</strong> eccede il valore iniziale portando a<br />
<strong>un</strong> wealth ratio maggiore <strong>di</strong> 1 e, viceversa, quando il valore finale risulta minore<br />
del valore iniziale si avrà <strong>un</strong> risultato negativo e <strong>un</strong> wealth ratio inferiore a 1.<br />
Altro strumento che sintetizza la <strong>performance</strong> che si è verificata è il rate of return<br />
(tasso <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento), questo esprime il guadagno o la per<strong>di</strong>ta relativamente al<br />
valore iniziale del <strong>portafoglio</strong> riscontrata nel periodo <strong>di</strong> <strong>analisi</strong>:<br />
È inoltre possibile riformulare il wealth ratio come:<br />
in tal modo si ottiene che il wealth ratio è pari al rate of return più 1.<br />
(2.2)<br />
(2.3)<br />
Tale risultato è fondamentale per poter esprimere la relazione che lega i rate of<br />
return <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi sottoperio<strong>di</strong>. Infatti, qualora non vi siano cash flows esterni 2 , si<br />
ottiene la seguente relazione:<br />
(2.4)<br />
oppure, allo stesso modo si può esprimere il rate of return dell’intero periodo<br />
come il prodotto dei rates of return dei sottoperio<strong>di</strong>:<br />
(2.5)<br />
tale processo <strong>di</strong> moltiplicazione <strong>di</strong> <strong>un</strong>a serie <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> sottoperio<strong>di</strong> è detto<br />
collegamento o catena o geometrico.<br />
2 Si parla <strong>di</strong> cash flows esterni intendendo eventuali nuovi apporti o <strong>di</strong>minuzioni <strong>di</strong> capitale da<br />
parte dell’investitore per <strong>di</strong>stinguerli da eventuali flussi <strong>di</strong> cassa tra <strong>di</strong>verse categorie <strong>di</strong> assets<br />
facenti parte del <strong>portafoglio</strong>. Uno spostamento <strong>di</strong> risorse tra azioni e obbligazioni sarà<br />
considerato come cash flow interno in quanto non andrà a mo<strong>di</strong>ficare il valore totale<br />
dell’investimento ma solamente la sua ripartizione tra <strong>di</strong>versi assets.<br />
9