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(CSA) - Lotto n.2 (.pdf 1565 KB ) - Grandi Stazioni S.p.A.

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13.18. .Intonaci<br />

Gli intonaci in genere dovranno essere eseguiti in stagione opportuna , dopo aver<br />

rimossa dai giunti delle murature, la malta poco aderente, ripulita e abbondantemente<br />

bagnata la superficie della parete stessa.<br />

Gli intonaci, di qualunque specie siano (lisci, a superficie rustica, a bugne, per cornici e<br />

quanto altro), non dovranno mai presentare peli, crepature, irregolarità negli<br />

allineamenti e negli spigoli, od altri difetti.<br />

Quelli comunque difettosi o che non presentassero la necessaria aderenza alle murature,<br />

dovranno essere demoliti e rifatti dall'Appaltatore a sue spese.<br />

La calce da usarsi negli intonaci dovrà essere estinta da almeno tre mesi per evitare<br />

scoppietti, sfioriture e screpolature, verificandosi le quali sarà a carico dell'Appaltatore il<br />

fare tutte le riparazioni occorrenti.<br />

Ad opera finita l'intonaco dovrà avere uno spessore non inferiore ai mm 15.<br />

Gli spigoli sporgenti o rientranti verranno eseguiti ad angolo vivo oppure con opportuno<br />

arrotondamento a seconda degli ordini che in proposito darà la Direzione dei lavori.<br />

Particolarmente per ciascun tipo d'intonaco si prescrive quanto appresso:<br />

13.19. Pavimenti<br />

intonaco grezzo o arricciatura. Predisposte le fasce verticali, sotto regolo di guida,<br />

in numero sufficiente, verrà applicato alle murature un primo strato di malta<br />

comune detto rinzaffo, gettato con forza o pompato a spruzzo in modo che possa<br />

penetrare nei giunti e riempirli. Dopo che questo strato sarà abbastanza asciutto<br />

si applicherà su di esso un secondo strato della stessa malta da stendere con la<br />

cazzuola o col frattone stuccando ogni fessura e togliendo ogni asprezza, in modo<br />

che le pareti riescano per quanto possibile regolari.<br />

intonaco comune o civile. Quando l'intonaco grezzo avrà preso consistenza, si<br />

distenderà su di esso un terzo strato di malta fina che si conguaglierà con le fasce<br />

di guida in modo che l'intera superficie risulti piana ed uniforme, senza<br />

ondeggiamenti e disposta a perfetto piano verticale o secondo le superfici degli<br />

intradossi.<br />

La scelta deve ricadere su pavimentazioni antisdrucciolo.<br />

A tale proposito riportiamo, come riferimento, il DM 236/89 che cita:<br />

“Per pavimentazione antisdrucciolevole si intende una pavimentazione realizzata<br />

con materiali il cui coefficiente di attrito, misurato secondo il metodo della British<br />

Ceramic Research Association Ltd. (B.C.R.A.) Rep. CEC. 6/81, sia superiore ai seguenti<br />

valori:<br />

‐ 0.40 per elemento scivolante cuoio su pavimentazione asciutta;<br />

‐ 0.40 per elemento scivolante gomma dura standard su pavimentazione bagnata.<br />

I valori di attrito predetto non devono essere modificati dall'apposizione di strati di<br />

finitura lucidanti o di protezione che, se previsti, devono essere applicati sui materiali<br />

stessi prima della prova.”<br />

La posa in opera dei pavimenti di qualsiasi tipo o genere dovrà venire eseguita in modo<br />

che la superficie risulti perfettamente piana ed osservando scrupolosamente le<br />

disposizioni che, di volta in volta, saranno impartite dalla Direzione dei Lavori.<br />

Pag.46 di 135<br />

<strong>CSA</strong>‐Accordi quadro_PARTE GENERALE‐ NORD‐rev 9maggio 2011.doc

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